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Un annuncio accolto con grande favore sia dal pubblico che dalla comunità scientifica: Christian Greco è stato riconfermato direttore del Museo Egizio di Torino. A darne notizia, nel contesto della presentazione di riallestimenti delle sale di Iti e Neferu e Ahmose, è stato lo stesso Greco: «Ringrazio per la fiducia che mi è stata data. Sono estremamente lieto di poter continuare il lavoro, e da parte mia ci sarà sempre grande passione ed entusiasmo per lavorare nel posto più bello del mondo per un egittologo».
Questa riconferma segna la prosecuzione di un percorso decennale che ha trasformato radicalmente il volto e la missione del museo, collocandolo tra le istituzioni egittologiche più autorevoli al mondo. «Entusiasmo e passione non possono venire meno in un posto come questo, ci sono mille storie, sfaccettature e oggetti da raccontare», ha aggiunto Greco.
Anche Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, ha accolto con soddisfazione la notizia: «Come speravamo, l’orizzonte si è sgomberato dalle nubi precedenti. I rapporti con il ministero sono ottimi e la riconferma di Greco è una garanzia di continuità e qualità».

La governance del Museo Egizio
Fondato nel 1824 e ospitato nel Collegio dei Nobili, il Museo Egizio di Torino è gestito dalla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, costituita nel 2004, che rappresenta una delle prime esperienze di governance pubblico-privata in ambito museale in Italia. Ne fanno parte il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, il Comune di Torino, la Città Metropolitana, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. Questo modello consente una visione strategica e operativa ampia, che ha sostenuto lo sviluppo di un museo dinamico, aperto alla ricerca internazionale e alla partecipazione del pubblico.
Il profilo di Christian Greco
Classe 1975, Greco è egittologo, accademico e divulgatore. Laureato in Lettere a Pavia e specializzatosi nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, ha diretto campagne di scavo in Egitto, dove oggi guida il progetto scientifico della tomba di Panehsy a Tebe ovest. Greco dirige il Museo Egizio dal 2014, dopo aver lavorato presso il Rijksmuseum van Oudheden di Leida. Sotto la sua direzione, il museo ha conosciuto una profonda riorganizzazione scientifica, un riallestimento radicale delle collezioni e una crescente attenzione alla comunicazione e all’inclusione culturale. Greco ha inoltre rafforzato il legame tra ricerca e museo, promuovendo importanti campagne archeologiche in Egitto e instaurando solide collaborazioni con le università.
Un progetto museale proiettato nel futuro
La riconferma di Christian Greco arriva in un momento cruciale per il Museo Egizio, impegnato in un aggiornamento degli spazi espositivi e in una riflessione critica sul proprio ruolo in chiave decoloniale, interculturale e partecipativa. A occuparsi dei lavori di risistemazione, è stato chiamato l’acclamato studio OMA – Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam, che sta guidando un’operazione museale di ampio respiro, a partire dalla corte interna, la Piazza Egizia, fino alla riorganizzazione dell’esposizione, con la rinnovata Galleria dei Re, ripensata da OMA in collaborazione con Andrea Tabocchini Architecture.














