27 dicembre 2023

Il 2024 polifonico del Museo MACRO, tra mostre d’arte e design, poesia e musica

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A Roma, il Museo Macro si prepara per l’ultimo anno di direzione di Luca Lo Pinto: il programma del 2024, dalla mostra di Elisabetta Benassi ad Alva Noto, fino all'omaggio a Patrizia Cavalli

Feel Good Cooperative presenta: La Balconata. Disegno preparatorio di Alexandra Lopez, 2023. Courtesy Feel Good Cooperative

Gli artisti Elisabetta Benassi, Marcia Hafif, Michela de Mattei, Chiara Enzo, Sara Leghissa e Gabriele Sili e poi il musicista Carsten Nicolai aka Alva Noto, l’architetto e designer Luigi Serafini, la poetessa Patrizia Cavalli. Sono alcuni dei protagonisti del polifonico programma che scandirà il 2024 del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Tra mostre e progetti, il prossimo sarà dunque l’ultimo anno di direzione artistica firmata da Luca Lo Pinto, il cui incarico è stato esteso dall’Azienda Speciale Palaexpo, che oltra al museo di via Nizza gestisce anche il Palazzo delle Esposizioni e il Mattatoio per conto di Roma Capitale.

Il Museo per l’Immaginazione Preventiva di Luca Lo Pinto

In carica dal 2020, eletto a seguito di una procedura pubblica e succeduto a Giorgio De Finis, Luca Lo Pinto ha orientato la sua direzione in maniera impattante, sotto la voce dell’ampio progetto-contenitore Museo per l’Immaginazione Preventiva, adottando la struttura di un magazine «Come strumento di lettura del lavoro degli artisti e metodo di indagine della contemporaneità». Attraverso format specifici come Solo/Multi, Aritmici, Polifonia, Studio Bibliografico, Musica da Camera, In-design, Palestra e Retrofuturo – incentrati su vari linguaggi e diffusi tra gli spazi del museo, sono stati raccontati punti di vista eterogenei e all’incrocio tra le discipline.

Attualmente, fino a 31 marzo 2024, è visitabile …E Prini, la più ampia mostra mai realizzata su Emilio Prini, con oltre 250 opere, dal 1966 al 2016, per ricostruire la ricerca di una delle figure artistiche più complesse ed enigmatiche nella storia recente dell’arte italiana. Per il format Musica da Camera, invece, è ascoltabile fino al 17 marzo 2024 una nuova opera sonora di Alvin Curran, un mixtape che racchiude frammenti di composizioni, improvvisazioni e installazioni realizzati dal grande compositore statunitense, dalla fine degli anni Cinquanta fino ai suoi più recenti lavori.

Nella seconda parte del 2024, si terrà quindi la mostra collettiva che chiuderà il Museo per l’Immaginazione Preventiva, un’edizione speciale del museo-magazine che si diffonderà in tutti gli spazi del MACRO, stratificandosi nella sua architettura originaria.

Il 2024 del MACRO: le mostre e i progetti

La prima parte dell’anno vedrà un nuovo palinsesto di mostre che aggiorneranno ancora i contenuti di tutte le sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva, con diversi focus dedicati alla città di Roma. Lo stesso approccio si rifletterà anche negli appuntamenti di Agorà, il programma pubblico del museo, e in una articolata serie di eventi in collaborazione con le altre sedi di Azienda Speciale Palaexpo, come nel caso del Festival delle Accademie promosso da Palazzo delle Esposizioni.

BLESS, Blown Reality Curtain, MACRO Rome (work in process). Courtesy le artiste / the artists

A inaugurare, il 9 febbraio 2024, saranno le mostre 25 Years of Always Stress with BLESS del duo parigino e berlinese BLESS, e Triviale dell’artista francese, di base a Roma, Pauline Curnier Jardin insieme al collettivo Feel Good Cooperative, oltre ai nuovi interventi di Michela de Mattei, Chiara Enzo, Sara Leghissa e Gabriele Silli per il format Retrofuturo, la mostra in corso da tre anni dedicata a immaginare la futura collezione del museo con le opere di giovani artisti italiani.

Chiara Enzo, Untitled (Sister), 2020. Tempera, pastello, matite colorate su cartoncino incollato su tavola Courtesy the artist and ZERO…, Milano

25 Years of Always Stress with BLESS è la prima mostra istituzionale in Italia dedicata al lavoro delle situation designer, come si definiscono Desiree Heiss e Ines Kaag, fondatrici di BLESS. Un ambiente concepito per l’occasione presenterà creazioni e collaborazioni che caratterizzano più di 25 anni di lavoro, provocazioni e situazioni di “always stress” di BLESS, quale studio transdisciplinare che sfida i canoni della moda, lavorando ai confini con il design e interventi concettuali.

Gabriele Silli, Combat, 2023. Ferro, corde, cime, carta, spugne marine, tè, terra, vetro e pigmenti vari. Courtesy Galleria Mazzoli Modena-Berlino. Foto Giuliano Del Gatto

Triviale presenta i risultati della collaborazione tra Pauline Curnier Jardin e il collettivo Feel Good Cooperative, fondato a Roma nel 2020 dalla stessa artista e composto da un gruppo di sex worker colombiane e loro alleate, tra cui la fotografa e sex worker Alexandra Lopez e l’architetta e ricercatrice Serena Olcuire. La mostra si presenta come un set teatrale in cui mettere in scena tanto la dimensione pubblica del sex work quanto quella privata e domestica, affrontando temi quali l’identità di genere, le questioni migratorie, i lasciti del colonialismo, e le modalità di autorappresentazione e autodeterminazione a essi collegate.

Michela de Mattei, ACQUAVIDEO, 2020. Installazione video a due canali (10’15”), sistema audio 4.1. Veduta dell’installazione presso Aquaria (a cura di A.Rui), MAAT, Lisbona, 2021. Cortesy dell’artista e di Belmacz

Tra i protagonisti delle mostre che apriranno il 21 marzo, l’artista e musicista Carsten Nicolai aka Alva Noto, e l’artista, architetto e designer Luigi Serafini. Il 9 maggio inaugurerà la grande personale della prossima stagione, dedicata all’artista Elisabetta Benassi. Il 30 maggio seguiranno le mostre monografiche su altre due figure femminili legate a Roma, la poetessa Patrizia Cavalli, scomparsa nel 2022, e l’artista californiana Marcia Hafif, nata in California nel 1929, morta nel 2018 e frequentatrice abituale della città.

Sara Leghissa, Vorrei andarmene ma non me ne andrei mai, 2021. Foto di Sara Leghissa

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