20 luglio 2004

decibel_musica elettronica Intervista a Jason Forrest

 
Fino a qualche tempo fa si faceva chiamare Donna Summer. Recentemente con il suo vero nome Jason Forrest ha realizzato il funambolico cd “The unrelentig songs of 1979 post disco crash”. Il suo estro e la sua ironia in un’intervista rilasciata a Decibel…

di

Che tipo di background hai?
Praticamente nessuno! Ho sempre creduto che sarei diventato un bravo membro di una band quand’ero al college, ma non avevo nessuna dote musicale. Quindi un giorno decisi che dovevo essere un DJ per diventare un miglior artista visuale, quindi iniziai a far qualcosa con il computer un anno dopo ed ora… eccomi qui! HA!

E quale connessione esiste tra la tua ricerca sonora e quella visiva?
Io posso certamente vedere una connessione, ma forse è più difficile per gli altri. Ho un vecchio sito (vedi link correlati, n.d.r) dove è possibile vedere quello che facevo all’epoca. Ero molto interessato alla gestualità e a far riferimenti ed ottuse citazioni con tutti i tipi di media (principalmente fotografia e scultura). Ora con la musica continuo su questo binario. Anche se in una forma più concentrata e, credo, più genuina.

Come si è interessata la Sonig al tuo lavoro?
Gli spedii un demo anni fa e lo ricorderanno per sempre. Quindi quando iniziai a suonare in giro li incontrai di persona…


jason forrest
Come mai hai scelto Donna Summer come tuo pseudonimo e perché ora usi il tuo vero nome?
Il motivo di quella scelta è che volevo campionare il nome di qualcuno come ne campiono i suoni. La sua musica con Moroder mi ha ovviamente influenzato; aveva senso per qualche ragione. Ora la vera Donna Summer sta avendo un grande ritorno negli Stati Uniti, pertanto ho pensato che fosse opportuno cambiare nome.

La tua ricerca da un punto di vista tecnico è concentrata sul cut&paste e sulla plunderphony. Ovvero, da un punto di vista concettuale, il tuo interesse è più nell’origine che nell’originalità…
Sì. L’idea di campionare non è stata spinta a sufficienza. Di recente mi sono concentrato di più sull’idea di campionare generi e storia, che è un concetto molto astratto, ma quando ascolti una canzone i campionamenti suscitano ricordi. E’ una sorta di gioco, ma in sostanza sono ancora interessato nel fare musica pop, quindi spero che queste siano anche canzoni pop.


jason forrest Budapest-DS-show
Cosa intendi con “post disco crash”?

Ha! E’ una frase che trovai in rete e che si riferiva alla morte della disco music nei tardi anni settanta. Ho pensato che era una frase così interessante, fotograficamente sonora! Credo che ad un altro livello io stia semplicemente cercando di creare questo nuovo sound della disco, un suono che accolga il cambiamento e la molteplicità, come lo fece negli anni 70. Non solo una techno boom boom, ma qualcosa con anche un po’ di funk e rock.


Il tempo dell’estetica sonora “microwave” sembra essere terminato?. Cosa è rimasto di questo fenomeno?
Microonde? Come i forni? Ha! Mia moglie dice: “digli che la gente è stanca di fondi di pizza bagnati” HaHah!!!
Scherzi a parte, forse tu intendi la musica minimalista? Beh, credo che molta di quella roba è noiosa ed elitaria e spinge le persone lontano dall’apprezzare la musica. Ma detto questo, credo che ci siano ancora ottime persone che fan ottima musica lì fuori. Certamente Carsten Nicolai è ancora preciso. Ma comunque, se muore come movimento, si crea un nuovo spazio per la re-invenzione!

Sei in contatto con musicisti italiani?
Sì con i Tu m’, persone molto simpatiche!

Progetti futuri?
Touring touring touring! Portare il mio live show a tutte le persone, ovunque. Faccio il mio live un po’ diverso dalla maggior parte degli altri musicisti. E’ più fisico, qualcosa con cui forse le persone possono sentirsi partecipi…
Oltre a questo sto lavorando su alcuni nuovi progetti, uno con una band di free jazz; sto collaborando inoltre con diversi musicisti e alle mie nuove canzoni. Non credo avrò altre uscite discografiche nel 2004, ma forse un 7’’ o due…


bio
Jason Forrest compone musica sotto lo pseudonimo di Donna Summer. Ha realizzato numerosi cd negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in Giappone. Articoli sulla sua attività musicale sono comparsi su diverse riviste specializzate (The Wire, Muzik, The Village Voice, De Bug…). La sua musica è una combinazione di rock, disco music, elettro acustica e metal.

discografia selezionata
2004 “The unrelentig songs of 1979 post disco crash”, CD, Sonig
2003 “Split –w- Ove Naxx 12” /CD Adaat/Cargo, England
2003 “This need to be your style”, CD-Irritant, England
2003 “Fluxus, Inc” 7”, Tonschant, Germany
2003 “To all methodds which calcolate” Power, Cd, Omeko, Japan
2002 “Popxplostion”, 7”, Broklyn Beats, USA

link correlati
cockrockdisco.com
vecchio sito dell’attività artistica di Jason Forrest
sito della sonig

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marco altavilla

decibel – sound art e musica elettronica è un progetto editoriale a cura di marco altavilla

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