25 luglio 2011

fino al 15.IX.2011 Wardell Milan. On Beauty Napoli, Galleria Annarumma

 
Tra tulipani e boxeur, tra fragilità e fisicità, Milan porta sul ring la Bellezza. Forse è proprio vero, come diceva Egisto Corradi, che “il giornalismo si fa con la suola delle scarpe”, lo è ancora di più quando ”le suole” sono quelle di uno storico dell’arte...

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In un’estate estenuante, percorrere le strade di Napoli alla volta della galleria Annarumma, zigzagando tra cumuli d’immondizia, non è affatto semplice. Verrebbe da  dire “rischi del mestiere”. La galleria ospita la personale di Wardell Milan (1978, New York), l’artista-boxeur porta sul ring la sua riflessione “Sulla bellezza”. Si tratta di una riflessione in tre atti o, sarebbe meglio dire, in tre round, che indaga l’inseparabile connubio bellezza-fragilità in alcune possibili declinazioni. Ed allora la boxe, con i disegni su carta, ed i collages fotografici ad immortalare la plasticità scultorea dei corpi in lotta, cosicché Rocky Marciano e Dick Tiger, immersi nel bianco e nero del tempo, diventano moderni eroi mitologici, ma anche incarnazione di fragilità, data dalla loro condizione di caducità che ad ogni colpo può vederli andare al tappeto. Questa condizione, così insita nella boxe, scrive la critica d’arte Carla Rossetti, è “l’immagine del dramma, della tensione della vita verso una liberazione o un riscatto, dove le difficoltà esistenziali sono rappresentate fisicamente, non idealisticamente”. 

Davanti a queste opere di Milan, sembrano riecheggiare le parole di Muhammad Ali “Vola come una farfalla, colpisci come un’ape”, in fondo è questo il pericoloso fascino di tale precarietà: la leggerezza e la potenza, la bellezza e la fragilità da cui è scandita. Nella serie di collages Heroine: Nudes and Landscape cambia il soggetto, ma il tema è lo stesso. Milan propone un’anatomia dell’immagine, dove si alternano fotografie di parti di corpi di donne, riassemblati attraverso tagli articolati, spicchi di paesaggio e disegni a matita, che come radiografie scoprono gli scheletri dei corpi. Viene da pensare alle irriverenti scomposizioni figurative di Hans Bellmer (Katowice, 1902 – Parigi, 1975). Una fragilissima architettura regge queste composizioni, che mostrano la frammentarietà e l’eleganza di una nudità che è innanzitutto mentale. Il disvelamento delle Heroine di Milan avviene come in un moderno Lucas Cranach (Kronach, 1472 – Weimar, 1553), ed allora citando il fin troppo usato, ma non certo meno efficace, Michelangelo di Reed, la condizione è da “tormento ed estasi”. 

La sequenza di disegni Tulipomania chiude, in modo emblematico, l’incontro. Sono “fiori senza foglie”, come scrive Gottfried Benn per quelli di Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954) , tutto colore, tutta energia vitale, incamerato sul foglio come in certe tele di Sam Francis (San Mateo, California, 1923 – Santa Monica, California, 1994). Tulipomania è anche la celebrazione della prima bolla speculativa della storia, che, nell’Olanda del XVII sec., vide l’impennata dei prezzi dei bulbi dei tulipani e poi il conseguente crollo improvviso del mercato. Insomma tra splendori e cadute, la storia ciclicamente si ripete, in un’eterna condizione di affascinante inafferrabilità.

massimo maiorino

mostra visitata il 13 luglio 2011

fino al 15 settembre 2011

Wardell Milan. On Beauty

Galleria Annarumma

Via Carlo Poerio, 98 80135 Napoli

Info: Tel. / Fax +39 081 0322317

info@annarumma.net

www.annarumma.net

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