14 giugno 2000

Redazione di Napoli

 
L'evento dell'apertura della redazione napoletana di EXIBART poteva essere rappresentato solo con la recensione di un libro in cui sinteticamente ma vivacemente sono rappresentati 25 anni di arte a Napoli

di

La pubblicazione “NAPOLI ad Arte 1985/2000” di Angelo Trimarco per l’edizioni editoriale Modo srl Milano è per noi una strada che i navigatori di internet potranno consultare per conoscere artisti, eventi e gallerie che fanno storia a Napoli.
Angelo Trimarco oltre ad essere docente di critica d’arte all’Università di Salerno e docente di Storia d’arte Contemporanea all’Istituto S. Orsola Benincasa di Napoli è anche un critico militante. Ha inziato giovanissimo collaborando con alcuni giornali tra cui Il Mattino. Ha conosciuto artisti, critici, gallerie; è stato commissario alla Biennale di Venezia ed alla Quadriennale nazionale d’arte.
Il testo si legge velocemente, tratteggia il carattere di artisti italiani e stranieri che hanno operato a Napoli, commenta alcuni degli eventi più importati. A Stefania Zulliani ha dato il compito di elaborare la cronologia artistica di tutte le gallerie d’arte più importanti operanti a Napoli.
Interessante è anche riportare frammenti dell’intervista che Antonio Bassolino già sindaco di Napoli ed ora Governatore della Regione Campania in occasione di Bandiere di Maggio in Piazza Plebiscito mi ha rilasciato avendolo intervistato per i giornali Cronache di Napoli e il Caffè di Caserta. : “.. lei ha visto con me il film testimonianza di Pappi Corsicato che ha ripercorso la storia del rapporto tra piazza Plebiscito e l’arte Contemporanea nel corso di questi anni. Ha anche ascoltato il commento del critico Bonito Oliva e le motivazioni che mi hanno ispirato. Le riconfermo che fu un momento di grande turbamento il chiudere la piazza, ripulirla dalle macchine e ridarla vuota
alla Città perchè Essa la riempisse di significati, ma il gratificante contatto con artisti di scuole diverse mi ha reso consapevole che giusta è stata la decisione e che l’intenzione maturata dopo il G7 di fare di Napoli una città internazionale utilizzando l’arte quale uno dei canali strategici, si è oggi rivelata una strategia efficace, che sta dando i primi risultati”.
Non solo le istituzioni politiche ed amministrative (comune, provincia e regione) si sono mosse in modo dinamico., ma anche le strutture periferiche dello stato stanno dando il loro contributo. La Sovraintendenza Archivistica per la Campania di Napoli in via S. Biagio dei librai, Palazzo Marigliano, Telefono 081203110 diretta dal dr Giulio Raimondi, nell’Aprile scorso con una inziativa brillante Le Carte dell’Arte .Avendo posto sotto la sua tutela documenti della Galleria d’arte Trisorio (una delle più antiche e storiche di Napoli) ha organizzato una settimana di dibattiti, mostra di documenti, fotografie, video e informazione multimediale sull’attività della storica galleria.
Il funzionario Maria Rosaria de Divitiis intervistata ha illustrato i percorsi che la Sopraintendenza sta compiendo per salvare i “Fondi ” così si chiamano il materiale documentale (lettere, scritti, contratti, foto) di quanti si sono dedicati all’arte. La galleria Trisorio nelle persone di Lucia e Laura Trisorio è stata sensibile a questa richiesta. Contatti sono stati presi con altre gallerie e con l’accademia delle Belle Arti di Napoli, che ha documenti di inestimabile valore.

Angelo De Falco

4 Commenti

  1. L’Arte contemporanea è una delle strade maestre da percorrere,per far sì che il sud si risollevi, e spazza via tutto quel “cemento” e “polvere” che ha accumulato in tanti anni di oscurantismo…facendo solo camminare immagini e significati del “luogo comune” in negativo..e anche drammatici,legati alla malavita organizzata.
    Era ora che Napoli,riacquistasse una sua dignità ed equilibrio,tra il “male” e il “bene”. Era ora cheidiventasse una capitale dell’arte contemporanea,non solo in Italia, dove il connubio “Pubblico-Privato”,pare che funzioni…rivelandosi una “polveriera di creatività”…Di questo,come artista, e come cittadino campano (stanco di fare il nomade-pendolare tra il nord e il sud della nostra lunga Penisola),non posso che esserne contento. E’ una speranza in più,che si da non solo agli artisti del territorio,per far in modo da non emigrare più,se non per interessi cultuali,e non più,per “bisogno di sopravvivenza”, ma anche ai giovani,per un’economia “inventata”,legata alla salvaguardia dei Beni Culturali e Ambientali, e per una migliore qualità della vita, a Napoli, e si spera, in tutta la Regione Campania.Napoli ha tutte la carte in regola di diventare una città per i giovani,anche per i costi della vita più bassi (e questo è importante).A Milano si invecchia,impoverendosi,giorno dopo giorno.

    Spassionatamente. Grazie.
    Angelo Riviello

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