17 giugno 2010

Premio Celeste 2010, iscrizioni aperte fino al 31 luglio. Con diverse novità…

 

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74956Molte le novità messe in campo dalla settima edizione del Premio Celeste, per il quale le iscrizioni sono aperte fino al 31 luglio. Tra queste, una giuria composta da Julia Draganovic e Gabi Scardi, curatrici di fama internazionale, che selezionerà i quaranta finalisti con il supporto di un comitato di selezione formato da critici e curatori quali Manuela Annibali, Antonio Arévalo, Laura Barreca, Francesca Baboni, Chiara Canali, Martina Cavallarin, Viviana Checchia, Micol Di Veroli, Cathryn Drake, Elena Forin, Claudia Loeffelholz, Helga Marsala, Santa Nastro, Marinella Paderni, Luca Panaro, Adriana Rispoli, Alessandro Trabucco, Julia Trolp, Eugenio Viola, Alberto Zanchetta.
Saranno quindi gli stessi artisti della lista di 40 finalisti scelti dalla giuria a esprimere le proprie preferenze per le quattro categorie – pittura, installazione & scultura, fotografia & grafica digitale, video & animazione – e ad attribuire con il loro voto il montepremi complessivo di 20mila euro. Il premio Celeste, infatti, si distingue nel panorama dell’arte perché dà voce alla creatività emergente e sottolinea il ruolo di assoluto protagonista dell’artista attraverso un sistema di votazione innovativo, che conferisce ai partecipanti stessi il potere di nominare i vincitori e di assegnare i premi. La mostra con le opere dei quaranta finalisti, si svolgerà dal 29 ottobre al 5 novembre 2010 a Catania, alla Fondazione Brodbeck, dove saranno annunciati i vincitori e consegnati i premi.

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www.premioceleste.it
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37 Commenti

  1. vorrei sapere la competenza pratica e saggistica di nomi come:
    Antonio Arévalo, Francesca Baboni, Viviana Checchia, Micol Di Veroli, Cathryn Drake, Elena Forin, Helga Marsala, Santa Nastro, Luca Panaro, Alessandro Trabucco, Julia Trolp, Alberto Zanchetta.

    in particolare, correi conoscere la loro competenza sull’arte giovane italiana e quanto sono in grado di percepirla in un confronto e comparazione con quella internazionale. in modo da poter dar noi un ampio e ponderato giudizio.

    io dovrei pagare 90 euro di tassa di iscrizione per farmi giudicare da chi?

  2. L’allargamento della giuria di selezione mi da un po’ più di fiducia, poi ci sono Baboni e di Veroli.
    Proviamo… se poi non va smettiamo di nuovo di iscriverci dal prossimo anno.

  3. a parte i 90 euro (aumentano piu’ delle tasse berlusconi!) fare che sono gli stessi artisti a votarsi fra di loro mi sembra davvero poco serio. Non si prendono neanche la responsabilita’ della scelta finale!

  4. caro daniele capra,
    difatti non mi sento obbligato in alcun modo!

    la mia è una domanda banale quanto, credo, lecita. a cui comunque nessuno mi ha dato risposta 🙂

    (non è che ci sono delle tue amicizie tra i nomi citati???)

    saluti!

  5. Per non rimanere amareggiati e indignati,suggerisco a tutti gli artisti, di non farsi abbindolare demagogicamente o sfruttare da intermediari, critici, o pseudo mecenati. Come diceva il grande MAN RAY: “DI NON SOTTOPORRE MAI UN’OPERA A UNA GIURIA NE’ DI CONCORRERE A UN PREMIO. E’RISAPUTO, I VINCITORI DI TALI PREMI, SCELTI DALLE GIURIE FINISCONO RAPIDAMENTE NEL DIMENTICATOIO. GLI ARTISTI DEVONO USCIRE DALL’ISOLAMENTO SOCIALE, DAI LORO STUDI E FAR SENTIRE LA LORO VOCE DI PROTESTA CONTRO QUESTO SISTEMA DEL PASSATO CHE NON HA PIU’ RAGIONE DI ESISTERE. A DIFFERENZA DI ALTRI PAESI EUROPEI, IN ITALIA GLI ARTISTI NON RICEVENO NESSUNA TUTELA ECONOMICA.

  6. Se tu Artista vuoi partecipare al concorso devi apuzzare la grana 🙂

    Quante cose si possono fare con 90 euri?
    Una bella magnata di pesce con una amica/o e un buon vino, poi l’arte ci guadagna.
    E’ inutile partecipare se poi devi stare a rosicare.
    E dopo ti arriva il comunicato dei selezionati, dei vincitori …e puoi sempre dire: lo sapevo, quello è venuto fuori perchè è new pip, quello è new pop, quello ha fatto il bambolotto che butta fuori sangue, quell’altro è gotico…
    dillo pure, ma quello che conta è che non hai buttato i tuoi sacrosanti 90 euri, che un operario per guadagnarli ci vuole quasi 2 giorni di lavoro.

  7. simpatico il Draghi….ha perfettamente ragione loro prosperano con i nostri soldini (santi perchè ne abbiamo pochi)…non a caso è un pullulare di miriadi di concorsi..è un sistema per fagogitare quattrinelli niente più poi tutto svanisce come una bolla di sapone…puff

  8. con circa 90 €uro si può acquistare in alternativa anche un bel Rabbit Jimmyjane… il risultato è lo stesso; più o meno.

  9. Allora: chiariamo subito una cosa, carissimi tutti e soprattutto carissimo michele da milano. Come al solito, l’anonimato permette di esprimere il meglio della propria bassezza. Vorrei precisare che i curatori in questi concorsi sono sempre l’ultima ruota del carro dal punto di vista economico, ad ammazzarsi giorno e notte a vedere migliaia di lavori, magari belli, ma anche delle emerite schifezze che non si capisce perché vengano inviate.
    Se sapessi quanto ci pagano per visionare più di 20.000 lavori, e fare le nostre personalissime scelte, sprofonderesti dalla vergogna caro michele per le tue parole tendenziose e prive di qualsiasi fondamento. Quindi, suggerirei una cosa: se non avete altro da fare che sparare stronzate circa i guadagni o circa le nostre competenze, potete benissimo rivolgere la vostra attenzione da poveri frustrati altrove, altrimenti farete meglio a dimostrarci la vostra di competenza e le vostre grandi capacità artistiche.
    Cordiali saluti
    Alessandro Trabucco

  10. caro sig Trabucco mi sembra un pò esagerato ciò che scrive! non sarebbe la prima (nè sarà l’ultima) volta che in un premio vengano fuori cadaveri dall’armadio riguardo la vittoria, ne abbiamo un ultimo esempio con il premio cairo. gli artisti sepsso e volentieri vengono sfruttati e forse questa è la causa di tanta polemica su questo portale, magari polemiche mal espresse, ma giustificate.
    manca l’etica lavorativa nel nostro paese. e voi come curatori dovreste rifiutarvi di partecipare ad una giuria dove gli artisti pagano per farsi giudicare. manca ormai tutto di serietà. nessuno dovrebbe essere sottopagato, ma allo stesso tempo non mettiamoci a fare la guerra tra poveri, facciamo squadra e facciamo vedere che in italia possono venire fuori ancra grandi cose buone.
    cordiali saluti

  11. perchè hanno alzato la quota di iscrizione?
    a mio modesto parere è logico che i curatori
    tendono a far passare gli artisti che seguono mi pare normale,dura realtà ma verità.

  12. Sig. Trabucco: se non è contento di quanto la pagano non partecipi alla selezione.
    E vada a fare un altro lavoro, visto che questo non lo fa nè con voglia nè seriamente dato quello che scrive.
    Gli artisti partecipanti con “emerite schifezze” come le chiama lei, pagano 90 euro.
    I 90 euro pero’ so buuuooniiii.
    Siamo in basso, molto in basso.

    (E basta con la scusa dell’anonimato, patetica)

  13. Mi sembra di conoscere abbastanza bene la vicenda dell’ultimo premio cairo… ma il paragone è fuori luogo, completamente. La questione, invece, è più semplice di quanto si creda, ma d’altronde in Italia siamo specializzati a complicare le cose tirando in ballo parole quali “etica professionale” o roba simile, ma solo quando fa comodo. E ci si dimentica, “ad arte” e appena se ne ha la possibilità, dell’impegno (fisico ma anche e soprattutto economico, speso in anticipo e a volte a fondo perduto) che un critico investe quotidianamente per svolgere bene e con coscienza il proprio lavoro (altro che i 90 euri per un concorso!) per viaggiare, andare negli studi degli artisti, visitare mostre, fiere, musei, comprare libri, studiare, proprio per alimentare continuamente la propria competenza e metterla a disposizione. Ma di questo un critico/curatore serio non si lamenta, è il proprio lavoro! Continuamente a rischio e per niente sicuro, ma non alimenta polemiche su questa situazione, cerca di migliorarla e va avanti. E poi, personalmente, io faccio già, da anni, squadra con gli artisti che seguo e con i miei colleghi, affinché venga fuori qualcosa di buono nel panorama italiano.
    Detto questo, per concludere e riprendere il filo del discorso, non posso che fare mie le parole di Daniele Capra: “guarda che nessuno ti obbliga a far niente. Se ti fa schifo non ci partecipi e basta. E comunque quanto rancore…”
    Saluti
    Alessandro Trabucco

  14. ma il problema, gravissimo, caro livio (cognome scusi?) è che qui si parla sempre a vanvera, senza conoscere. Si giudica senza un minimo di cognizione di causa, senza discutere, senza un reale confronto tra persone civili. Ma sempre attraverso il filtro dello schermo del pc, senza prendersi la reale responsabilità delle proprie affermazioni, una vita da codardi. Le mie scelte, di accettare o meno un lavoro, sono innanzitutto dettate dalla passione per il mio mestiere, poi viene anche il resto, ma le scelte sono sempre a prescindere. E chi mi conosce questo lo sa benissimo.
    Qualcun altro dovrebbe cambiar mestiere, ma purtroppo la maggior parte della gente ricopre cariche per le quali non ha competenze, e questi sono i risultati, un blablabla continuo, ininterrotto, inconcludente e misero. Tanti auguri, le auguro buon lavoro, che al mio ci penso io.
    Alessandro Trabucco

  15. Mi scusi signor Trabucco, ma lei pensa di essere il solo a spendere/investire in viaggi per tenersi aggiornato, libri, visite a mostre, musei e fierei? Pensa che questo faccia parte solo del lavoro dei curatori?
    Mio caro, guardi che gli artisti si fanno carico delle stesse spese che ha lei.
    Ho seguito la vicenda Premio Cairo e mi ero fatto un’ottima opinione di lei. Ora purtroppo dopo avere letto i suoi interventi mi sto facendo un’opinione molto diversa.

    La discussione verte principalmente sulla esosa cifra chiesta per l’iscrizione al premio Celeste, lasciando stare i giudizi di merito su curatori e giudici.

    Mi pare che 90 euro siano una quota di iscrizione non solo vergognosa, ma veramente indifendibile.

    Il palese e sproporzionato fine di lucro di questa iniziativa a danno degli artisti ha un contraccolpo inevitabile che si traduce nella poca credibilita’ dei curatori/giudici che vi prendono parte, consapevoli membri di un’organizzazione stile “Banda Bassotti”.

    Insomma, qualunque curatore – anche serio e valido – che partecipa ad un affare come questo in cui si mette in scena lo spennaggio degli artisti, fa una pessima figura.

    Se, inoltre, lei dice pure che e’ sottopagato… beh… giocarsi la reputazione pubblicamente per prendere meno di due lire, vuol dire che davvero siamo messi male e che la credibilita’ delle persone non vale davvero piu’ nulla.
    Se poi lei ha bisogno di soldi al punto da essere disposto a metterci la faccia e a lavorare sottopogato per un premio la cui organizzazione cerca di scucire ben 90 euro al popolo di artisti disperati, a quel punto non so piu’ se siano messi peggio i malcapitati artisti o i malcapitati (ma pagati) critici.

  16. caro Trabucco anche lei a quanto pare tira fuori l“etica professionale” o roba simile, solo quando fa comodo.
    L’impegno fisico ed economico c’è in varia misura in tutti i lavori, compresi quello dell’artista. Ma ce ne sono di piu’ faticosi, teniamolo presente.
    Ma a lei Trabucco tutto questo sembra pesare moltissimo, che il lavoro è “continuamente a rischio e per niente sicuro” (preferirebbe un impiego statale?), ma allora, è sicuro della professione che si è scelto o è solo un ripiego?
    E poi “io faccio già, da anni, squadra con gli artisti che seguo e con i miei colleghi, affinché venga fuori qualcosa di buono nel panorama italiano”.
    Quindi alla fine a questi concorsi partecipano in tanti, ma se lei “fa squadra” non mi pare molto aperto alle nuove proposte, non fara’ passare solo chi conosce?
    se poi lei aggiunge “altro che i 90 euri per un concorso!” si vede che guadagna meglio di come dice.
    90 euro per un concorso sono tanti. mica a questi concorsi ci partecipa chi ha le tasche di Cattelan.

  17. caro Trabucco mi chiamo Livio Bussani, e allora?
    penso di avere il diritto di dire anche io la mia opinione, siamo (ancora) in democrazia.

  18. mah… io penso di essere stato abbastanza chiaro e trasparente, come al solito, non ho da aggiungere altro e non voglio assolutamente più perdere ulteriore tempo prezioso con anonimi personaggi ai quali non posso dare né un nome né un volto (invece il mio di volto, insieme al mio nome pulito e chiaro, è sempre ben esposto, ricordatelo). Continuerò a lavorare come ho sempre fatto. Chi vuol capire capirà, agli altri rosiconi mando tanti saluti e gli auguro buon appetito col proprio fegato. Siate clementi mi raccomando.
    Alla prossima
    Alessandro Trabucco

  19. Invito tutti a non partecipare ai concorsi, in particolare a quelli che chiedono una quota di iscrizione, alta o bassa, se proprio vogliono farli che siano gratuiti e solo ad invito.
    Non partecipate e starete meglio, l’arte non è un gara, all’arte non servono le classifiche, le gerarchie con il podio lasciamole allo sport.

  20. non penso sia cosa buona e giusta partecipare pagando
    anche fossero 10 euro,
    è eticamente sbagliato
    (comunque è pur sempre una mia opinione…
    non volevo offendere nessuno)

  21. la presunzione di questo sig trabucco mi lascia alquanto allibito. ma come si permette? dovrebbe vergognarsi di dare una risposta come quella che leggo qui sotto. rosicone sarà lui che non è in grado di difendere una vera posizione dell’arte, e lo dimostra attraverso quello che fa e che scrive. ma rendiamoci conto che questi prodotti alla trabucco non sono altro che prodotti di bassa leva…”faccio squadra con i miei”???????? si dovrebbe vergognare!!!!! non solo pochi soldi, non dovrebbe proprio essere pagato uno così. ridiamo all’arte quello che veramente le appartiene, fuori questi personaggi inutile e maleducati.

  22. Mah… secondo me il Sig. Trabucco intanto ha ragione in quello che scrive… in più, non posso fare a meno di notare come:

    1. ha sollevato un bel po’ di interesse su di sé con i suoi commenti.. avrà mica toccato qualche nervo??

    2. e gli altri curatori coinvolti nel premio? dalla cavallarin alla marsala ecc ecc… che cosa dicono? che cosa pensano?

  23. quoto Franco! che dire di piu’! gli altri “curatori”, che dire, tra di loro c’e’ chi copia gli articoli dai magazine stranieri, li traduce e poi se li firma…. quindi qualcuno fa bene a tacere

  24. Caro sig. Trabucco, non vedo proprio cosa ci sia di diverso nel conoscere anche il cognome di una persona o solo il nome. L’importante è quello che si scrive. Quella dell’anonimato è solo una scusa. Del resto anche per le opere d’arte basterebbe (e sarebbe giusto) guardare solo l’opera, senza conoscere l’autore, soprattutto in un premio serio. Sarebbe la garanzia di premiare le opere e non i nomi. Ma mi rendo conto che sarebbe troppo pulito come sistema.

  25. perdonatemi se cambio argomento.. concorsi a pagamento a parte, già che ci siamo vogliamo parlare delle mostre a pagamento????? … è una schifezza chiedere ad artisti migliaia di euro per esporre giustificando la parcella come contributo spese per stampare gli inviti!!!! … il 99% delle “gallerie” in Italia dovrebbero sparire insieme a tutti i loro pittorelli che pagano per esporre.. c’è bisogno di fare piazza pulita di tutti questi falsari che in nome dell’arte allontanano l’arte dalla cultura e la cultura dall’arte… “Get a hair cut and get a real job”… G.Thorogood

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