27 maggio 2010

Da Roma: 3D-tredomende: Luca Beatrice, bene il Maxxi, collezione Luna Park

 

di

74429
C’erano un po’ tutti, ad aggirarsi per le sale appena aperte del nuovo museo. Chi si soffermava nell’immensa lobby, approfittando per un fruttuosissimo momento di PR.
Chi invece nell’attesa della (movimentata, come avete visto) conferenza, si è esplorato scientificamente sala per sala, mostre ed allestimento della collezione permanente.
Fra questi Luca Beatrice, che ci dice la sua…

– Prime impressioni?
Intanto, credo che la cosa principale sia l’edificio, il vero protagonista della vicenda. Bene ha fatto infatti Zaha Hadid a presentarlo prima vuoto, per far sì che fosse apprezzato nei suoi volumi. Le mostre… Ho trovato frizzante quella di Kutlug Ataman, l’unica veramente da XXI secolo, almeno da un punto di vista cronologico. De Dominicis non è una scoperta, è giusto dare un omeggio così ad un artista molto legato all’Italia, ma soprattutto a Roma.
Sulla collezione ho un po’ di riserve, è poco chiara, non si capiscono le scelte, antididattica per eccellenza…

– Metti che io ora licenziassi Basualdo e nominassi te curatore. Prime mosse?
No grazie, io ho già dato, Basualdo lasciamolo tranquillamente al suo posto. Del resto questa collezione è preesistente al curatore nominato ora, il frutto di oltre dieci anni di raccolte. Prevale un po’ questo concetto del museo come Luna Park, con cui non sono molto in sintonia. Una linea, e come tale ce la dobbiamo tenere…

– Allora, ti trasferirai a Roma?
No.

[exibart]

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