21 novembre 2019

Franz Ackermann da Giò Marconi, Milano

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Alla galleria Giò Marconi la personale di Franz Ackermann, «tra cambiamenti socio-culturali, crescente informatizzazione tecnologica, globalizzazione e omologazione culturale». Fino all'11 gennaio

Franz Ackermann a Milano
Franz Ackermann da Giò Marconi, ph Filippo Armellin, courtesy l'artista e Giò Marconi

A Milano, alla galleria Giò Marconi, inaugura oggi, 21 novembre, la personale di Franz Ackermann “New Neighbours”.

Franz Ackermann (1963, Germania) «è una figura spicco tra i pittori tedeschi della sua generazione. Sin dagli esordi, i suoi lavori hanno posto l’accento sui cambiamenti socio-culturali in un’epoca di crescente informatizzazione tecnologica, globalizzazione e omologazione culturale», ha spiegato la galleria.

«”New Neighbours” è un mondo colorato, coraggioso, rinnovato e redistribuito in cui emergono costantemente persistenti problemi attuali come il divario sempre più ampio tra la sfera analogica e digitale, la migrazione umana globale e le complesse affiliazioni nazionali e sovranazionali in un mondo sempre più populista», si legge nel comuncato stampa.

«Ackermann è un globetrotter. Il suo lavoro germoglia da piccoli schizzi, le sue cosiddette Mappe Mentali, che disegna come se fossero un diario, durante i suoi numerosi viaggi attorno al mondo. Attraverso questi disegni, Ackermann esperisce i luoghi, si appropria di essi attraverso il movimento del tratto, conservato sulla carta. Queste Mappe Mentali sono esse stesse delle interpretazioni […] di spazi e luoghi e di un particolare momento nel corso del tempo. Esse contengono già – su una scala più piccola e semplificata – le caratteristiche delle sue opere di maggiori dimensioni».

Per la mostra a Milano, la quarta negli spazi della galleria Giò Marconi, «Ackermann ha tratto ispirazione dalle mappe di Alighiero Boetti: arazzi in cui le diverse nazioni sono rappresentate dai colori delle rispettive bandiere, formando così delle raffigurazioni ideologiche del passare del tempo e dei cambiamenti geopolitici, e affermando al tempo stesso l’idea di un mondo unito».

«Ackermann affronta il tema dell’affiliazione territoriale e l’idea di un mondo unito da una prospettiva leggermente diversa. Utilizzando le 194 bandiere di tutti i paesi del mondo, l’artista ha creato un tappeto bandiera gigante o, come a lui piace chiamarla, la bandiera del mondo. Ciascuna di queste bandiere è stata posizionata in maniera casuale, il significato politico sottointeso è che ogni stato conserva la propria identità nazionale, ma all’interno di una nuova configurazione geografica: l’Italia rimane l’Italia con tutto ciò che rappresenta, ma ora potrebbe essere il vicino del Sudafrica e del Brasile», ha spiegato la galleria.

«Nell’era digitale, la possibilità di un mondo di nuova configurazione diventa una preoccupazione legittima, nel momento in cui il web rende insano il concetto di confine: il fatto che qualcuno dall’altra parte del mondo possa guardare la mostra “New Neighbours” on line un giorno dopo l’inaugurazione fa sì che il concetto di mostra all’interno di uno spazio fisicamente definito diventi irrilevante. Questo fa sì che anche l’idea di originalità perda di significato in quanto l’originale – il suo vero colore, la sua vera forma e l’aura – sono sempre più rimpiazzati da milioni di riproduzioni nel mondo digitale».

Nel percorso espositivo saranno presenti anche diversi dipinti a olio e una nuova serie di assemblage multistrato, tra cui Das Deck, dedicato alla città di Milano.
Gli assemblage «consistono di un fondo dipinto a olio, un lavoro fotografico nel mezzo, e, nella parte superiore, una stampa colorata con elementi architettonici dipinti e parti tagliate che consentono allo spettatore di immergersi nella profondità del lavoro. In questo nuovo corpo di opere, Ackermann combina i diversi media in maniera omogenea. Il passaggio intermedio della Mappa Mentale non è più necessario in quanto è stato sostituito da numerose fotografie ed elementi architettonici dipinti che vengono applicati direttamente sul lavoro reale», ha proseguito la galleria.

Franz Ackermann
New Neighbours
Dal 22 novembre 2019 all’11 gennaio 2020
Galleria Giò Marconi
Via Tadino 20, Milano
Opening: 21 novembre 2019, dalle 19.00 alle 21.00
Orari: dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00
www.giomarconi.com, info@giomarconi.com

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