15 settembre 2020

La prima edizione del Festival del Tempo, a Sermoneta

di

A Sermoneta, in provincia di Latina, il 19 e il 20 settembre inaugura il Festival del Tempo, con mostre e una residenza d'artista dedicate all’indagine «multidisciplinare e interdisciplinare sul Tempo, sul Passato, sul Presente e sul Futuro». Fino all'11 ottobre

Sermoneta, ph Francesco De Rubeis, courtesy Festival del Tempo

A Sermoneta, in provincia di Latina, il 19 e il 20 settembre sarà inaugurato il Festival del Tempo, con la direzione artistica di Roberta Melasecca, il primo Festival dedicato al Tempo, che fino all’11 ottobre propone mostre, installazioni e performance per indagare la percezione del Tempo e dello Spazio.
Qui potete trovare il programma completo.

Il Festival del Tempo, ha spiegato l’organizzazione, «è un’indagine multidisciplinare e interdisciplinare sul Tempo, sul Passato, sul Presente e sul Futuro. Ognuno di noi, secondo la propria formazione e background, ha un concetto specifico del tempo: il Festival del Tempo analizza i tanti e diversi tempi – e punti dello spazio -a cui corrispondono diversificate visioni, in ambiti multidisciplinari: saranno, così, i partecipanti tutti a confrontarsi e approfondire i molteplici punti di vista che il Tempo ispira nella vita e nella realtà, nella storia personale e collettiva. Per la prima edizione il Festival sceglie il territorio di Sermoneta, un luogo nel quale il passato emerge in modo preponderante con tutte le sue storie e tradizioni e diventa attuale e attualizzato nella vita economica, sociale, comunitaria di chi vive, permane e transita in queste aree. Sermoneta è, dunque, il simbolo di migliaia di realtà di cui è disseminato il territorio nazionale: all’Italia, e quindi a noi tutti, appartiene un passato stratificato, un presente in divenire ed un futuro all’insegna dell’innovazione. Per tale motivo il Festival del Tempo è un format per tutte le città italiane: può essere esportato e divenire un Festival diffuso e un appuntamento fisso nel calendario dei grandi eventi culturali nazionali ed europei».

Il Festival del Tempo è promosso dall’Associazione ONLUS “Centro d’Arte e Cultura di Sermoneta”, si avvale del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Sermoneta e di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS ed è realizzato con il contributo del Comune di Sermoneta e dei Partner del Festival.

Massimo Saverio Ruiu per Festival del Tempo, Sermoneta, 2020, courtesy l’artista

Le mostre e una residenza artistica

Il Festival, per questa prima edizione, propone «una mostra di arti visive e plastiche e una residenza artistica per realizzare installazioni nel centro storico di Sermoneta. I protagonisti della mostra e delle residenze sono stati selezionati attraverso due Bandi Internazionali che hanno visto la partecipazione di 400 candidati, sottoposti alla valutazione di una giuria di alto profilo culturale, artistico e professionale.
Disseminate nelle strade e nelle piazza di Sermoneta, per tutta la durata del festival, si possono ammirare le installazioni di Francesca Balducci, Claudio Beorchia, Emmanuele Lo Giudice, Anahi Angela Mariotti, Simone Mulazzani e Monica Pennazzi che hanno lavorato sul tema Il Tempo e lo Spazio, presentando progetti installativi e partecipativi con la comunità territoriale», ha proseguito l’organizzazione.

«Nella Chiesa di S. Michele Arcangelo è allestita la mostra collettiva “Prima e Dopo il Tempo” con le opere di Anelo1997, Valentina Baldelli/Simone Giacomoni, Giovanni Barbera, Sara Bernabucci, Franca Bernardi, Nicola Bertellotti, Elena Boni, Flavia Bucci, Emanuela Camacci, Jerusa Carneiro, Alice Colacione, Sebastian Comelli, Nino De Luca, Pamela Ferri, Paolo Garau, Francesca Genna, Fabrizio Gesuelli, Marco Giannini (Caterpillar), Simona Isacchini, Serena Lugli, Letizia Marabottini, Benna Gaean Maris, Leonella Masella, Denise Montresor, Roberta Morzetti, Aischa Gianna Müller, Elena Nonnis, Valeria Olivo, Elena Panarella Vimercati Sanseverino (EPVS), Giampaolo Penco, Sophia Ruffini, Massimo Saverio Ruiu, Nathalie Santini (Folly), Monica Sarandrea, Alessandra Sarritzu, Marina Scognamiglio, Park Seungwan, Delphine Valli, Maria Angeles Vila/Alicia Herrero, Fiorenzo Zaffina. Ogni artista ha interpretato la propria visione del tempo attraverso differenti media: pittura, scultura, incisione, mixed media, fotografia, video. Gli ingressi alla mostra si svolgeranno rispettando le normative vigenti».

Monica Pennazzi per Festival del Tempo, Sermoneta, 2020, courtesy l’artista

La giuria

«La Giuria del Festival del Tempo è costituita da Michela Becchis – Curatrice e Storica dell’arte; Chiara Bertola – Responsabile per l’arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Venezia; Lucilla Catania – Artista, Presidente e Amm. unico Sculture in campo e Presidente Ass. cult. Hidalgo;  Simone Ciglia – Curatore e Storico dell’arte, Marijke Gnade – Archeologa, Professoressa in Archeologia delle culture pre-romane nell’Italia centrale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Archeologia, Università di Amsterdam; Edoardo Marcenaro – Giurista d’impresa e Curatore; Edoardo Milesi – Architetto, Direttore Scuola Permanente dell’Abitare, Direttore ArtApp; Alessandro Melis – Architetto, Direttore Cluster for Sustainable Cities, Università di Portsmouth, Curatore del Padiglione Italia Biennale Architettura di Venezia 2021; Maria Giovanna Musso – Docente di Sociologia del mutamento, della creatività e dell’arte, Sapienza Università di Roma; Vincenzo Scolamiero – Artista, Docente di Pittura Accademia di Belle Arti di Roma; Francesco Saverio Teruzzi – Coordinatore Ambasciate e Ambasciatori Progetto Rebirth/Terzo Paradiso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS; Alberto Timossi – Artista; Sabrina Vedovotto – Curatrice e Storica dell’arte.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui