09 luglio 2020

‘Umano molto umano. 13 ritratti in vetrina’, a Casa De Rodis

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A Domodossola, dall'11 luglio all'11 ottobre, a Casa De Rodis una mostra che espone in successione 13 ritratti realizzati da 13 artisti di decenni diversi

Barbara Nahmad, Ritratto di un ritratto (COVID-19, Brescia) (part.), olio e smalto su tela, cm150x130 (proprietà dell’artista)

Dall’11 luglio all’11 ottobre a Casa De Rodis, a Domodossola, la collettiva “Umano molto umano. 13 ritratti in vetrina”, proposta da Collezione Poscio e realizzata con un progetto di Casa Testori a cura di Giuseppe Frangi, propone 13 opere che verranno esposte nella vetrina della sede espositiva, una dopo l’altra, e realizzate, in diverse epoche da altrettanti artisti: Umberto Boccioni, Filippo De Pisis, Beppe Devalle, Matteo Fato, Gianfranco Ferroni, Giosetta Fioroni, Carlo Fornara, Renato Guttuso, Aldo Mondino, Barbara Nahmad, Ottone Rosai, Mario Schifano, Giovanni Testori.

Giosetta Fioroni, Liberty in gabbia, 1969, Coll. Privata, Milano

Il progetto espositivo

«Ogni sabato si assisterà al rito di “apparizione” di un nuovo volto, secondo un preciso calendario (che potete trovare qui sotto, ndr): i visitatori e i passanti saranno invitati a esplorare e ad approfondire il singolo ritratto grazie a un testo su pannello che, oltre ai dati storici, offrirà una lettura in profondità dell’opera. L’esposizione è pienamente una mostra “su piazza”: infatti, grazie a una suggestiva soluzione espositiva, i 13 ritratti si affacceranno, naturalmente in riproduzione, dalle finestre di Casa De Rodis, e quindi sulla centralissima piazza Mercato a Domodossola», ha spiegato l’organizzazione.

“Umano molto umano. 13 ritratti in vetrina” «prende spunto da un dato di attualità: nei drammatici mesi segnati dall’epidemia del Coronavirus siamo stati tutti profondamente segnati dai volti di coloro che erano in prima linea negli ospedali e nelle terapie intensive. I “ritratti” fotografici di infermieri e medici ci hanno messo davanti volti di un’intensità umana difficilmente dimenticabile. Sono immagini che ripropongono il senso del fare un “ritratto”: che non è semplice restituzione delle sembianze di una persona, ma esplorazione e disvelamento di una condizione umana. È una coscienza che gli artisti hanno sempre avuto e che la mostra si propone di riscoprire attraverso la presentazione di 13 grandi ritratti dall’inizio del ‘900 ai giorni nostri. Il titolo dell’esposizione, “Umano molto umano”, vuole proprio sottolineare questo aspetto che dà pienamente valore e senso al genere del ritratto», si legge nel comunicato stampa.

Matteo Fato, Ritratto di Charles Duke (Moon 1972), 2019, proprietà e courtesy dell’artista

Il calendario della mostra

Oltre all’esposizione delle opere secondo il calendario che potete trovare qui sotto, la mostra prevede anche due momenti speciali: «il 25 settembre ci sarà un incontro con il fotografo Andrea Frazzetta, autore del più importante servizio fotografico sui protagonisti della lotta al COVID-19. Sempre a settembre Manuel Grosso, artista e fine ritrattista, porterà per quattro giorni il suo studio a Casa De Rodis per realizzare dal vivo ritratti a persone che si renderanno disponibili», ha ricordato l’organizzazione.

• dall’11 al 17 luglio: Barbara Nahmad, Ritratto di un ritratto (COVID-19, Brescia)”, olio e smalto su tela, cm150x130 (proprietà dell’artista)

• dal 18 al 24 luglio: Ottone Rosai, Ritratto di Ottavio Fanfani, 1946 (Coll. Privata Milano)

• dal 25 al 31 luglio: Beppe Devalle, Ritratto di Jo, 2010 (Collezione eredi dell’artista)

• dal primo al 7 agosto: Giovanni Testori, Ritratto di vecchia, 1977 (Collezione Casa Testori, Novate – Mi)

• dall’8 al 14 agosto: Filippo De Pisis, Garçon de Boulevards, 1928, (Coll. Privata Milano)

• dal 15 al 21 agosto: Carlo Fornara, Ritratto della sorella Marietta davanti alla chiesa del lazzaretto a Prestinone, 1896 (Collezione Poscio, Domodossola)

• dal 22 al 28 agosto: Aldo Mondino, Ritratto, 1987 (Coll. Privata, Milano)

• dal 29 agosto al 4 settembre: Giosetta Fioroni, Liberty in gabbia, 1969 (Coll. Privata, Milano)

• dal 5 all’11 settembre: Mario Schifano, Ritratto di Boccioni, 1985 (Coll. Privata Milano)

• dal 12 al 18 settembre: Renato Guttuso, Ritratto di Mario Alicata, 1940 (Collezione Giuseppe Iannaccone)

• dal 19 al 25 settembre: Gianfranco Ferroni, Autoritratto, 1946 (Coll. Arialdo Ceribelli, Bergamo)

• dal 26 settembre al 2 ottobre: Matteo Fato, Ritratto di Charles Duke (Moon1972)2019 (proprietà dell’artista)

• dal 3 all’11 ottobre: Umberto Boccioni, Ritratto della madre, 1911/12 (Galleria d’arte moderna Ricci Oddi)

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