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Micol Forti è stata nominata direttrice del Mart di Trento e Rovereto
Personaggi
di redazione
La Giunta provinciale di Trento ha nominato Micol Forti nuova direttrice del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. L’incarico, che decorre dal primo dicembre 2025, avrà durata fino alla fine della legislatura in corso, nel 2028, con possibilità di rinnovo per ulteriori cinque anni. Storica dell’arte e curatrice di lungo corso, Micol Forti succede a Diego Ferretti, direttore ad interim dal 2020, diventando la quinta figura a guidare il Mart dopo Gabriella Belli (fino al 2011), Cristiana Collu (2012–2015), Gianfranco Maraniello (2015–2020) e lo stesso Ferretti.

Le istituzioni e il CdA
«Il Mart è un fiore all’occhiello del nostro territorio e un punto di riferimento per la cultura italiana. La scelta di Micol Forti conferma la volontà di investire su una leadership di alto livello, capace di consolidare il ruolo del museo e di proiettarlo sempre più nel contesto internazionale», ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Per l’assessora alla cultura Francesca Gerosa, «La competenza e la visione della dottoressa Forti sapranno rafforzare il legame con la comunità e ampliare l’offerta culturale, valorizzando al meglio l’enorme patrimonio artistico del museo».
Il CdA del Mart, presieduto da Vittorio Sgarbi con Silvio Cattani vicepresidente e Nicoletta Boschiero consigliera, ha espresso gratitudine a Ferretti «Per l’ottimo lavoro svolto» e ha accolto Forti con «un caloroso benvenuto».
Il profilo di Micol Forti
Nata a Roma, nel 1964, dal 1999 Forti dirige il Reparto di Arte dell’Ottocento e Contemporanea dei Musei Vaticani, curando progetti internazionali e ampliando le collezioni. È Consultore del Dicastero per la Cultura e l’Educazione dal 2011, ha insegnato Museologia alla “Sapienza” di Roma ed è stata visiting professor all’Università IDEM di Monterrey.
Tra le sue curatele più note figurano il Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia (2013, 2015) e alla Biennale di Architettura (2018), oltre a mostre come In piena luce. Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani (Milano, 2018) e Joaquín Sorolla. Pittore di luce (Palazzo Reale, Milano, 2022). La sua ricerca si concentra sulla storia dell’arte europea, sul dialogo tra Chiesa e arte contemporanea, sulla fotografia e sulla museologia come strumento di innovazione.
Il Mart oggi
Fondato nel 1987 e inaugurato nella sua sede principale nel 2002, progettata da Mario Botta e Giulio Andreolli, il Mart comprende tre sedi: il museo di Rovereto, la Casa d’Arte Futurista Depero e la Galleria Civica di Trento. A queste si aggiungono collaborazioni con Palazzo delle Albere e altre realtà culturali.
Il patrimonio conta circa 20.000 opere moderne e contemporanee, custodite insieme a un ricco Archivio del ’900, centro nevralgico della ricerca. Ogni anno il museo propone decine di mostre e centinaia di eventi, accogliendo tra i 150 e i 200 mila visitatori.














