16 novembre 2023

I pericoli dell’ingerenza politica sugli intellettuali della storia: il caso della mostra di Tolkien a Roma

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La mostra TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore si apre alla Galleria Nazionale d'arte Moderna con una cerimonia presieduta dalle più alte cariche dello Stato. Ma proviamo a spiegare perché la mostra non rende giustizia al celebre autore

MostraTolkien. Foto © Emanuele Antonio Minerva - Ministero della Cultura

In un momento di profonda crisi, con ben altri impegni da affrontare, esponenti del Governo si scomodano per una mostra che sarebbe stata troppo anche per un normalissimo assessore. Tanto rumore per nulla. Oppure tanti politici per nulla. I titoli per raccontare la mostra TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore, potrebbero essere molti, ma nessuno edificante, a meno che non si voglia assecondare un potere che è arrivato in pompa magna ad inaugurare una mostra dove non vi è traccia né dell’uomo né del professore.

Mostra Tolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

«“Una bella pagina di cultura; una mostra molto bella e completa, ricca di molte cose che non conoscevo; una mostra molto viva che fa una ricostruzione molto bella non solo delle opere, che sono note, ma anche dell’uomo Tolkien”. È il giudizio sulla mostra Tolkien: uomo, professore, autore che esprime la premier Giorgia Meloni, all’uscita dalla Gnam, la Galleria nazionale di Arte moderna di Roma, dove è stata inaugurata l’esposizione visitata in anteprima dal capo del Governo, accompagnata dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano», riporta Adnkronos.

MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura
MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

A parere di chi scrive quella che occupa indegnamente alcune sale della Gnam sarebbe una bellissima mostra se fosse l’esposizione di fine anno di una scuola d’arte. Con tutte le opere che potremmo esporre in una sede di tale prestigio non si comprende come si possano sprecare risorse per una raccolta di libri, locandine di film e oggetti vari, spiegati male e con una indecifrata strategia espositiva. «Questa è una mostra che, da questo punto di vista, fa un salto di qualità, per cui ringrazio il ministro Sangiuliano, la Galleria Nazionale di Arte moderna di Roma e i curatori: è una bella pagina di cultura» – chiosa ancora Meloni, sempre da Adnkronos. Ci si domanda dove questa mostra faccia un salto di qualità: al piano terra una sala con locandine di film della saga, qualche abito su manichini, un flipper a tema, giochi da tavolo, modellini, un Hobbit. Interessante la collezione di libri in bella mostra in teche cielo terra.

MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura
MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Al piano superiore, una sala di “disegni della Terra di mezzo” realizzati in anni vari senza nessuna indicazione sul criterio di scelta, né sull’uso che era stato previsto. E ancora libri. Definita «una mostra indispensabile per comprendere l’autore», la Presidente del Consiglio ci tiene a sottolineare che, «da persona che conosce molto bene la materia», l’ha trovata molto completa. «Una ricostruzione molto viva», continua Meloni, riferendosi a una mostra morta che, vista la materia e le tecnologie a disposizione ormai usate in ogni mostra, ha perso la grande occasione di essere una mostra immersiva, risultando noiosa e senza un filo conduttore. Poteva essere una mostra anche multimediale e, vista tutta la tradizione di giochi di ruolo che traggono spunto dalle opere di Tolkien, persino collaborativa, partecipativa, sperimentale.

MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Tolkien è stato scrittore, filologo, linguista, docente universitario anche a Oxford. Ha creato lingue artificiali. Era un appassionato di letteratura fantastica e di mitologia nordica. Le sue storie narrano un mondo immaginario, popolato da umani, elfi, nani, hobbit e altre creature fantastiche. Tolkien è uno dei padri della letteratura fantasy moderna e uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Le sue opere hanno ispirato film, giochi di ruolo, cartoni animati. Con un simile patrimonio, non si riusciva a costruire niente di meglio di una sfilza di teche con libri inanimati e disegni messi in fila alle pareti? Oggi che le mostre di maggior successo, che richiamano adulti, bambini e ragazzi, che avvicinano le nuove generazioni alla cultura, sono quelle che catapultano il visitatore nel mondo virtuale, siamo riusciti a sprecare tanto materiale per nulla?

MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura
MostraTolkien Foto © Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

L’inaugurazione è stata una bellissima recita di Natale ricca di figure istituzionali in gran lustro. Tra tanti, purtroppo, un grande assente: J.R.R. Tolkien, la sua grandissima arte, i suoi potenti maghi, le sue straordinarie figure mitologiche e tutto il suo mondo popolato di figure magiche. Manca, in questa mostra, il senso dell’avventura, l’interesse di Tolkien per la storia medievale, per i miti, le leggende. Manca la genialità e l’originalità di un autore immenso che ha ispirato generazioni di artisti e di lettori. Manca la vita che è in ogni singola pagina che lui ha scritto e che i curatori di questa mostra non sono stati in grado di far rivivere nonostante tutta la tecnologia che abbiamo oggi a disposizione. Una grande occasione persa per far rivivere Tolkien, che qui giace sommerso dalla polvere di una cultura vuota e stantia.

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