18 novembre 2025

Alluminio, forza silenziosa: Alice Corbetta vince il Premio COMEL 2025

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Alice Corbetta è la vincitrice della dodicesima edizione del Premio Comel, il riconoscimento d’arte contemporanea che unisce creatività e impresa sul tema delle potenzialità espressive dell’alluminio

Alice Corbetta, Vincitrice Premio COMEL 2025
Alice Corbetta, Vincitrice Premio COMEL 2025

Sono stati annunciati i vincitori della dodicesima edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea, il riconoscimento incentrato sulle possibilità espressive dell’alluminio nell’arte contemporanea. Nello Spazio COMEL di Latina la giuria ha proclamato vincitrice Alice Corbetta con l’opera Memorie in superficie, scelta tra i 13 finalisti selezionati da quasi 250 candidature europee.

Secondo la giuria, presieduta da Giorgio Agnisola, Memorie in superficie interpreta in modo originale e poetico il tema di quest’anno, Alluminio, la forza silenziosa: una lavorazione complessa e raffinata, che esalta la materia senza metterla in mostra come puro virtuosismo tecnico ma trasformandola in supporto di memorie, tracce, stratificazioni emotive. L’alluminio si fa luogo di sedimentazione di immagini e suggestioni, restituendo in chiave contemporanea l’idea di una materia che conserva e resiste.

La giuria era composta, oltre che da Giorgio Agnisola, da Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Brera e artista, da Matilde Di Muro e Francesca Tuscano, storiche e critiche d’arte, e da Maria Gabriella Mazzola, in rappresentanza di COMEL Industrie, azienda promotrice e unico sostenitore del premio

La giuria ha attribuito quattro menzioni speciali. Margherita Cavallo è stata premiata per Sono una Creatura, scultura che dialoga con il corpo e la vulnerabilità; Sigita Dackevičiūtė per Structural Object: Alternatives, in cui la struttura metallica apre a equilibri instabili e possibili mutazioni; Simona Mastropietro per il dipinto Gesture II, in cui l’alluminio diventa superficie pittorica attraversata dal gesto; Mario Viezzoli per Traforo 100, scultura che lavora sul vuoto, sulla luce e sulla perforazione come scrittura nello spazio. Partecipato anche il voto del pubblico, che ha assegnato il Premio COMEL del Pubblico ex aequo a Fatma Ibrahimi, con il dipinto Bituminifera Divisa, e a Claudio Sapienza, autore di Pagine di Esistenza.

La mostra Alluminio, la forza silenziosa, inaugurata il 18 ottobre, ha rappresentato il momento culminante dell’edizione 2025: in dialogo nello Spazio COMEL, 13 opere tra pittura, fotografia, scultura e installazioni, realizzate dagli artisti finalisti: Miguel Auria, Margherita Cavallo, Alice Corbetta, Sigita Dackevičiūtė, Roberto Giordani, Fatma Ibrahimi, Fabrizio Lucchesi, Simona Mastropietro, Luisa Pineri, Claudio Sapienza, Mario Viezzoli, Katharina Maria Wimmer, Xin Zhang.

In questa costellazione di autori provenienti da Italia, Spagna, Lituania, Austria, Albania e Cina, protagonista assoluta è stata la lamiera di alluminio, tagliata, sagomata, incisa, ossidata, bruciata dagli acidi o piegata in forme sottili e inattese. Fusioni, assemblaggi e riusi di oggetti di recupero hanno mostrato la versatilità di un metallo che attraversa mondi diversissimi, dall’aerospaziale al quotidiano, dall’edilizia al design.

Nelle parole di Giorgio Agnisola, l’alluminio diventa un mezzo per raccontare l’essere umano: un materiale solo in apparenza fragile, che sa adattarsi alle sollecitazioni, cambiare forma e continuare a resistere. La “forza silenziosa” evocata dal tema non è infatti quella del gesto spettacolare ma un’energia sottesa, discreta, che somiglia alla capacità umana di rialzarsi dopo le prove più dure, di trasformare la vulnerabilità in occasione di crescita.

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