25 giugno 2020

48 ore di Love is the Message di Arthur Jafa, nei musei di tutto il mondo

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Love Is the Message The Message is Death, opera video di Arthur Jafa, sarà trasmessa in streaming per 48 ore da 15 musei in tutto il mondo, per sensibilizzare sul tema del razzismo

Installation view of Arthur Jafa: Love Is The Message, The Message Is Death, April 2–June 12, 2017 at The Geffen Contemporary at MOCA, courtesy of The Museum of Contemporary Art, Los Angeles, photo by Brian Forrest

Quindici istituzioni artistiche in tutto il mondo riprodurranno in streaming e simultaneamente, nel corso di 48 ore, a partire dalle ore 20 di venerdì 26 giugno alle ore 20 di domenica 28 giugno, Love Is the Message The Message is Death, opera video di Arthur Jafa. Promosso dall’Hirshhorn Museum e dallo Smithsonian American Art Museum, che hanno acquisito congiuntamente il lavoro nel 2018, il progetto di trasmissione in contemporanea rappresenta un’occasione di dialogo tra musei non così tanto usuale nonostante la relativa semplicità di realizzazione e l’indubbio impatto. E in un momento in cui il mondo dell’arte e le sue istituzioni devono riflettere su certe sue dinamiche egemoniche, l’operazione acquista una valenza ancora più significativa.

Arthur Jafa, Love Is The Message, The Message Is Death (still), 2016, single-channel video (color, sound), 7:30 minutes, courtesy of the artist and Gavin Brown’s enterprise, New York/Rome

Da Dallas ad Amsterdam, passando per Venezia

Tra le istituzioni che hanno partecipato all’iniziativa, tutte proprietarie dell’opera, il Dallas Museum of Art, la Glenstone Foundation, l’High Museum of Art di Atlanta, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, lo Studio Museum di Harlem, la Julia Stoschek Collection di Berlino, il LUMA di Arles, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Tate di Londra. E c’è anche Palazzo Grassi Punta della Dogana, dove l’opera sarà visibile, a partire da sabato 11 luglio, in occasione di “Untitled, 2020. Tre sguardi sull’arte di oggi”, mostra concepita e curata da Caroline Bourgeois, Muna El Fituri e dall’artista Thomas Houseago  suddivisa in sale tematiche che presentano le opere di oltre 60 artisti, provenienti dalla Pinault Collection e da musei internazionali e collezioni private (ve ne avevamo parlato già qui). Inoltre, per approfondire le tematiche affrontate dall’opera di Jafa, alle 20 del 27 giugno e del 28 giugno, sarà possibile seguire online, dal sito sunhaus.us, due tavole rotonde convocate dall’artista.

In Italia, l’opera è stata esposta anche a Torino, nella Sala del Senato di Palazzo Madama, nel 2019, per una mostra a cura di Lorenzo Fusi, promossa dalla Fondation Prince Pierre de Monaco, in occasione della 47ma edizione del PIAC – Prix International d’Art Contemporain, vinto appunto dall’artista e regista nato nel 1960, a Tulepo, in Mississippi.

Arthur Jafa, Love Is The Message, The Message Is Death (still), 2016, single-channel video (color, sound), 7:30 minutes, courtesy of the artist and Gavin Brown’s enterprise, New York/Rome

Il contesto di Love Is the Message, The Message Is Death

«Sono elettrizzato dall’opportunità di far vedere, a quante più persone possibile, Love Is the Message, The Message Is Death», ha dichiarato Arthur Jafa, che realizzò l’opera nel 2016, sulla scia della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Il video è composto da un’urticante ibridazione di immagini d’archivio e riprese video scaricate Youtube, con il sottofondo di Ultralight Beam, apprezzatissimo brano hip hop di Kanye West. In sette minuti, Arthur Jafa sviluppa una narrazione immersiva e meditativa di 400 anni di storia della comunità afroamericana – in America del Nord, i primi schiavi dall’Africa arrivarono nel 1619 – e nel contesto tristemente sempre attuale delle violenze della polizia e del razzismo  l’opera lascia emergere tanto la sofferenza quanto la forza dell’America Nera.

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