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Icone d’epoca, tra design e bijoux: al via gli incontri virtuali di Mercanteinfiera
Progetti e iniziative
di redazione
Tra i compiti di una fiera c’è sicuramente dare spazio alle opere, agli oggetti, ma anche dare voce alle persone, al loro lavoro e al loro impegno. Da questa sorta di presa di responsabilità prende le mosse “Mercante e dintorni. Incontri tra il virtuale e il reale”, rassegna ideata da Fiere di Parma, dedicata a imprenditori, collezionisti ed esperti, che racconteranno le loro esperienze e condivideranno le loro competenze in occasione di una serie di talk online, in programma a partire dal 16 marzo.
In attesa di poter entrare nella Fiera di Parma dal vivo, probabilmente tra maggio e giugno, gli incontri di questo nuovo format saranno virtuali ma porteranno una traccia consistente del “reale”, attraversando una pluralità di argomenti dal design alla storia del costume, dalla moda al bijoux. Insomma, tutti i settori solitamente al centro di Mercanteinfiera, la fiera dedicata all’antiquariato, al modernariato e al collezionismo più grande d’Italia. «La formula del talk non è solo una decisione guidata da una necessità momentanea. Si tratta piuttosto di una modalità nuova di raccontare il salone che rimarrà nel tempo», ha precisato Ilaria Dazzi, brand manager di Mercanteinfiera. Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta sul sito di Mercanteinfiera.
Mercante e dintorni: il programma dei talk online
Si parte martedì, 16 marzo, alle 17, con “Made in Italy. Tra storia e prospettiva del glamour”. Da dove dovrà ripartire la moda nel dopo-covid? Quali gli elementi vincenti del nostro passato che non potremo trascurare? Che posto ha il vintage nell’attuale scenario? Ha ancora senso parlare nella moda di tendenze? Sono alcune delle domande alle quali risponderanno Lucia Mantero, dal 2011, con il fratello Franco, alla guida dell’azienda tessile Mantero di Como, Fulvio Alvisi, docente di Textil Design all’ Istituto Europeo di Design di Milano, Franco Jacassi, proprietario di Vintage Delirium, storico negozio milanese, e Paolo Aquilini, direttore del Museo della seta di Como, che testimonierà come la digitalizzazione stia contribuendo a conservare la tradizione legata alla fibra proteica di origine animale più famosa al mondo, la seta.
“Brillanti illusioni. Due passi virtuali nel bijoux americano” è il titolo del secondo incontro, in programma il 30 marzo, sempre alle 17. Questa volta si parlerà del bijoux in tutte le sue sfumature, come oggetto estetico dalla grande valenza sociale, insieme a Maria Teresa Cannizzaro, presidente dell’Associazione culturale Passato e Futuro – Sezione italiana Vintage Fashion &Costume Jewelry Club, e Fiorella Operto, vicepresidente, con un affondo specifico su Kenneth Jay Lane. Amico di Andy Warhol, il bigiottiere statunitense incarnò con i suoi gioielli “in serie” lo spirito democratico dei tempi, poiché «se un diamante è per sempre, un bijou è per tutte».
Perché è proprio la corona a cingere ogni anno la testa di Miss America? Quali storie cela il bijoux simbolo incontestato di inarrivabile regalità? Sarà Paola Pennetta giornalista, autrice del blog Lady Violet’s Sofa ed esperta conoscitrice della famiglia reale inglese ad accompagnarci nel mondo di altri bigiottieri come Pell (al secolo Pellegrino Gaeta) e Trifari. E se c’è nel collezionismo “qualcosa di personale” ce lo svelerà Daniela Russo, collezionista esperta di Miriam Haskell.
Ad aprire gli incontri di aprile sarà il talk “Arte e Antiquariato digitali: risultati e prospettive post Covid” cui seguirà “D come Design. L’alfabeto di uno stile che ha rivoluzionato gusti e tendenze”. Al primo incontro prenderanno la parola Stefano Vannucchi, fondatore di Antico Antico, portale di vendita di oggetti d’arte, e Livia Napoleone, fondatrice di Intondo, Italian vintage furniture marketplace. Accanto alle esperienze dirette di chi ha saputo portare con successo il business dell’arte on line, prenderanno la parola Andrea Maulini, docente di Marketing presso l’Università di Bologna, e Guido Guerzoni, docente alla Bocconi di Museum Management e co-founder di B2G strategy.
A discutere sul tema del design d’arredamento italiano e sull’avanzata del total look, per il quarto e ultimo appuntamento in programma, saranno Aurelio Magistà, giornalista, direttore di RepDesign, inserto del quotidiano la Repubblica e professore all’Università IULM di Milano, assieme a Lorenza Luti, direttore marketing di Kartell. Ad Alba Cappellieri, professore Ordinario al Politecnico di Milano dove insegna Design del Gioiello e dell’accessorio e direttore del Museo del Gioiello di Vicenza, sarà lasciato un affondo appunto sul gioiello proposto nei sui diversi aspetti: progettazione, storia e presenza viva di un museo. Chiuderà l’incontro Damiano Gulli, Public Program Head Curator della Triennale che si soffermerà su come siano messi in scena, al Museo del Design italiano, al di là di collezioni e pezzi iconici, i temi e le urgenze della contemporaneità.