16 febbraio 2023

Il “Ciclo mercato dell’arte” a Palazzo Venezia, Roma

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Il “Ciclo mercato dell’arte”, a cura di Costantino D’Orazio, in collaborazione con l’Associazione Antiquari d’Italia, a Palazzo Venezia, Roma

Palazzo Venezia, Roma

Il “Ciclo mercato dell’arte”, a cura di Costantino D’Orazio, in collaborazione con l’Associazione Antiquari d’Italia, fa parte della rassegna “Al centro di Roma”, in corso sino a dicembre 2023, a cura di Edith Gabrielli, direttrice VIVE- Vittoriano e Palazzo Venezia, a Roma. 

«Il mercato ha tradizionalmente avuto un ruolo centrale nel sistema artistico per la circolazione delle opere e per l’orientamento del gusto. Nella Roma del Grand Tour settecentesco penso al ruolo svolto da mercanti d’arte britannici come James Byres e Thomas Jenkins, oppure, stavolta fra Otto e Novecento, da Giuseppe Sangiorgi, in contatto con i più bei nomi del collezionismo internazionale. Eppure, il mercato dell’arte è stato a lungo vittima di un malcelato moralismo ed escluso, almeno in Italia, dal circuito degli studi. Il ciclo, grazie alla collaborazione dell’Associazione Antiquari d’Italia e alla cura di Costantino D’Orazio, intende dare voce ai protagonisti, alcuni dei più noti del panorama nazionale, per superare, attraverso la conoscenza, pregiudizi e falsi miti e aprire la strada a una sempre più proficua collaborazione con le istituzioni pubbliche», spiega Edith Gabrielli.

Ciclo mercato dell’arte, Palazzo Venezia, Roma

Al centro degli incontri sono poste dunque le passioni private, un modus vivendi circondato dalla bellezza e i contesti del collezionismo, che da sempre è il motore che alimenta la produzione di opere d’arte destinate a cambiare il corso della storia. Muovendo dal presupposto che è il mercato che, in ogni epoca, ha saputo riconoscere gli artisti di maggior talento, che hanno poi avuto l’opportunità di realizzare grandi opere pubbliche, Costantino D’Orazio incontrerà cinque antiquari, accompagnati da altrettanti esperti, per indagare alcuni percorsi del collezionismo, soffermandosi su storie ed esperienze che permetteranno di approfondire diversi contesti storici tra il XIII e il XIX secolo.

«Senza la passione e il desiderio dei collezionisti, gli artisti non avrebbero realizzato la maggior parte dei propri capolavori. Ci sarebbe mai stata la Cappella Sistina senza la passione sfrenata di Giulio II? E l’Eros e Psiche di Canova? Non esiste opera senza un mecenate che l’abbia desiderata. Questo vale ancora di più per le opere che sono destinate ad arredare le case, i palazzi, e, soprattutto, finiscono sulle tavole delle dimore nobili. Ascolteremo storie di mercanti, artigiani, geniali artisti e capolavori che hanno fatto il giro del mondo. Sono storie italiane, che parlano del nostro genio creativo e della nostra capacità imprenditoriale. In questo ciclo rivivremo le storie di straordinari collezionisti, che si sono circondati di pezzi eccezionali, utili oggi a comprendere il gusto di un’epoca. Dalle raffinata riscoperta dell’antico alla passione per le armi bianche in Europa tra Cinquecento e Seicento, passando per quel curioso revival di arredi rinascimentali che esplose alla fine dell’Ottocento, fino a penetrare nel mercato delle lacche cinesi prodotte a Venezia sin dal Trecento. Il ciclo è organizzato in collaborazione con l’Associazione Antiquari d’Italia, che ha selezionato quattro appassionati antiquari, i quali, a loro volta, hanno scelto di farsi accompagnare da altrettanti esperti, restauratori e storici dell’arte», spiega Costantino D’Orazio. 

Ciclo mercato dell’arte, Palazzo Venezia, Roma

Il primo incontro, oggi 16 febbraio, con Alessandra Di Castro, vicepresidente Associazione Antiquari d’Italia, e Francesco Leone, professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’università “G. D’Annunzio” di Chieti, per esplorare le arti decorative della Roma frequentata dai viaggiatori del Grand Tour. «Come prima conferenza di un ciclo dedicato al multiforme mondo delle arti decorative in rapporto oggi con l’esperienza, la passione e la conoscenza degli antiquari – dichiara Alessandra Di Castro – abbiamo deciso di soffermarci sul lusso e sul fasto della Roma neoclassica, quando il palazzo di Venezia era il fulcro dell’arte cosmopolita di Roma, tra Piranesi, Canova, Volpato e Gavin Hamilton. In questa Roma, capitale delle arti, un ruolo cruciale nella diffusione del gusto neoclassico è stato giocato proprio dalle arti decorative. Grandi orafi come Luigi e Giuseppe Valadier o artisti del mosaico, come Giacomo Raffaelli e Michelangelo Barberi hanno fatto sì che la città dei papi, tra Sette e Ottocento sia stata il centro propulsore delle arti di tutta Europa».

Spazio poi al mondo delle armi bianche in Europa con Gherardo Turchi e Glauco Angeletti (30 maggio); al collezionismo del ferro a partire dalla Collezione Pace con Alessandro Cesati e Mario Scalini (20 luglio), alla moda ottocentesca di ricostruire ambienti rinascimentali, soprattutto attraverso la raccolta di mobili intarsiati alla Certosina con Bruno Botticelli e Simone Chiarugi (19 ottobre) per finire con l’arte dei manufatti laccati, in cui i Veneziani per secoli avevano maturato un’abilità pari agli artigiani cinesi, come racconteranno Tomaso Piva e Clara Santini (23 novembre).

Ciclo mercato dell’arte, Palazzo Venezia, Roma

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