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Manifesta 14, 77 autori, quattro pilastri: il programma di 100 giorni a Pristina
Progetti e iniziative
di redazione
77 autori provenienti da 32 Paesi e un calendario di 100 giorni, diffuso su quattro spazi iconici ma in espansione verso tutta la città. Manifesta 14 ha presentato il suo programma, che aprirà ufficialmente il 22 luglio 2022 a Pristina, la giovane capitale del Kosovo, epicentro di una geografia politica, sociale, culturale alternativa. Proseguendo l’attitudine context-based della Biennale itinerante, fondata da Hedwig Fijen nei primi anni ’90 per riflettere sui temi di un mondo in rapidissimo cambiamento, il programma è stato sviluppato a seguito di una ricognizione urbana curata da CRA – Carlo Ratti Associati, tenendo conto delle vive voci degli abitanti. “it matters what worlds world worlds: how to tell stories otherwise” è il titolo della tappa di Pristina, che sarà dedicata all’esplorazione delle varie modalità di narrazione collettiva, oltre che allo sviluppo di nuove pratiche di storytelling. Una sperimentazione di termini che si riverbera anche nella struttura stessa, con la curatrice e studiosa australiana, di base a Berlino, Catherine Nichols nominata Creative Mediator, mediatrice creativa, a sottolineare il ruolo di facilitatore relazionale e acceleratore cultruale della manifestazione.
Manifesta 14, un incubatore temporaneo ma sul lungo periodo, per Pristina
Pensato come un dispositivo da attivare per genere ulteriori energie, il programma trasformerà il modello organizzativo, realizzativo e partecipativo del format biennale, in un catalizzatore partecipativo e collaborativo per avviare pratiche di cambiamento sociale. «Dopo due anni colpiti dalla pandemia, Manifesta, la Biennale europea nomadica ha intensificato la sua ricerca per sviluppare modelli biennali più sostenibili, co-creando strutture a lungo termine e progetti avviato con la comunità locale», spiegano dall’organizzazione.
Similmente a quanto abbiamo visto anche per la tappa di Palermo, Manifesta 14 funzionerà dunque da incubatore temporaneo innestato nella città, una piattaforma ibrida per la produzione di conoscenza e per l’innovazione, attraverso la proposta di pratiche partecipative. Il ripensamento della struttura della Biennale ha portato anche alla creazione della prima scuola di mediazione in Kosovo, che non solo offrirà percorsi di formazione per i giovani ma stabilirà una infrastruttura permanente per continuare tali pratiche.
Nell’ambito del programma di Manifesta 14, una chiave di volta è la trasformazione della ex Biblioteca Hivzi Sylejmani nel Centro per la Pratica Narrativa: uno spazio polifunzionale permanente per gli abitanti e per la comunità artistica, con l’obiettivo di recuperare usi e funzioni a lungo termine per lo spazio pubblico. L’estensione dell’infrastruttura culturale oltre i confini del centro città, ma la promozione della diversità e dell’inclusività nei campi culturali, sono alcuni degli obiettivi identificati dallo studio di Carlo Ratti.
La lista dei partecipanti, in aggiornamento
I partecipanti presenteranno il loro lavoro in 22 sedi in tutta Pristina, con particolare attenzione su alcuni luoghi iconici, come il Grand Hotel, risalente all’era iugoslava, la Brick Factory, una archeologia industriale a ridosso del centro cittadino, e la Biblioteca Sylejmani. Tra i progetti sviluppati da Carlo Ratti Associati, anche il Green Corridor, il Corridoio Verde, che – un po’ sulla falsariga della High Line di New York – trasformerà una parte della dismessa linea ferroviaria Pristina – Belgrado in un nuovo spazio verde con un percorso pedonale, collegando la Brick Factory al Palazzo della Gioventù e dello Sport, nel cuore della città. Obiettivo di Manifesta, infatti, è ampliare la partecipazione sull’intera cartografia cittadina.
Dei 40 interventi artistici urbani già annunciati, 32 sono pensati appositamente per Manifesta 14. L’intero programma riunirà 77 partecipanti provenienti da 32 paesi, di cui 17 collettivi, 37 partecipanti originari del Kosovo e 16 dai Balcani occidentali. Pertanto, il 48% tra partecipanti sono kosovari, compresi i progetti commissionati tramite Manifesta 14 Kosovo Projects Open Call, una parte cruciale del programma, per dare la giusta rappresentazione del ricco mondo culturale del Kosovo.
Di seguito la lista – in aggiornamento – degli artisti partecipanti: Petrit Abazi (1983, XK), Piers Greville (1972, AU) & Stanislava Pinchuk (1988, UA), Astronomy Club of Kosova (XK), Bora Baboçi (1988, AL), Valentina Bonizzi (1982, IT), Anna Bromley (1971, DE), Luz Broto (1982, ES), Lee Bul (1964, KR), Lúa Coderch (1982, PE), Ilir Dalipi (1981, XK), Yael Davids (1968, IL), Cevdet Erek (1974, TR), ETEA (XK), Jakup Ferri (1981, XK), Foundation 17 (XK), Núria Güell (1981, ES), Driton Hajredini (1970, XK), Artan Hajrullahu (1979, XK), Laureta Hajrullahu (1997, RS/XK), Petrit Halilaj (1986, XK), Flaka Haliti (1982, XK), Haveit Collective (XK), Roni Horn (1955, US), Majlinda Hoxha (1984, XK), Astrit Ismaili (1991, XK), Fitore Isufi Shukriu – Koja (1982, XK), Hristina Ivanoska (1974, MK), Emily Jacir (1972, PS), Šejla Kamerić (1976, BA), Antoneta Kastrati (1981, XK), Doruntina Kastrati (1991, XK), Genti Korini (1979, AL), Argjire Krasniqi (1989, XK), Edona Kryeziu (1994, XK), Katalin Ladik (1942, HU), Brilant Milazimi (1994, XK), Hana Miletić (1982, HR), Alketa Xhafa Mripa (1980, XK), Alban Muja (1979, XK), Sami Mustafa (1984, XK/FR), Silvi Naçi (1981, AL), Natasha Nedelkova (1993, MK), Tuan Andrew Nguyen (1976, VN), Vigan Nimani (1981, XK), Christian Nyampeta (1981, NL), Adrian Paci (1969, AL/IT), Marta Popivoda (1982, RS), Marubi National Museum of Photography (AL), Pykë Presje (XK), Lala Raščić (1977, BA), raumlaborberlin (DE), Alicja Rogalska (1979, PL/UK), RomaMoMa (DE/RS) with Farija Mehmeti (1978, Roma/XK), Ugo Rondinone (1964, CH), Sahej Rahal (1988, IN), Nusret Salihamixhiqi (1931, XK), Oral History Initiative/Secondary Archive (XK/PL), Katarzyna Kozyra Foundation (PL), Tirana Art Lab (AL), Ambasada Kultury (BY), MeetFactory (CZ), Easttoppics (HU), CZKD (RS), BJÖRNSONOVA (SK), Artsvit Gallery (UA) Sekhmet Institute (XK), Selma Selman (1991, BA), Driton Selmani (1987, XK), Abi Shehu (1993, AL), Chiharu Shiota (1972, JP), Speculative Tourism (IL), Starry Skies of Humanity – Raoul Schrott (1964, AT) et al., Beth Stephens & Annie Sprinkle (1960, 1954, US), StoryLab (XK), tamtam (AT/DE), Miryana Todorova (1984, BG), Vangjush Vellahu (1987, AL), Alije Vokshi (1945, XK), Werker Collective (NL), Sislej Xhafa (1970, XK), Yll Xhaferi (1988, XK), Miki Yui (1971, JP), Driant Zeneli (1983, AL), Hana Zeqa (1988, XK), Lulzim Zeqiri (1978, XK), Dardan Zhegrova (1991, XK).