05 aprile 2009

NELL’ANTICA MASSERIA

 
Un contenitore artistico-culturale, uno spazio dove sporcarsi le mani sostenuto, tra gli altri, da Francis Ford Coppola e Nicolas Cage. È il Castello Torre di Mare a Bernalda, sulla foce del Basento, cuore delle civiltà metapontine. Ce ne parla Michele Russo, direttore artistico della Masseria Culturale Fortificata. Nata affinché i giovani del Sud abbiano un’altra scelta oltre l’emigrazione...

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Nata da un sogno che idealmente tende a ricostruire l’antica Metaponto, la materana Masseria Culturale Fortificata è ormai una realtà tangibile e prossima all’inaugurazione, prevista per quest’estate. Pensata per dare vita al Centro sperimentale per le Arti Visive nel comune di Bernalda, punta a recuperare e difendere la cultura in toto. L’intento è quello di realizzare una fucina, luogo d’incontro, scambio, promozione, diffusione e contaminazione delle culture e delle arti.
Una storia a lieto fine, quella della Masseria, che sembra quasi la trama di un film. Non a caso Michele Russo, il protagonista principale, è un attore formatosi alla Scuola d’arte drammatica strehleriana del Piccolo di Milano, con un curriculum che vanta partecipazioni al Padrino parte III di Francis Ford Coppola, The Passion di Mel Gibson o il recentissimo Baarìa di Tornatore. Non è tutto: videomaker e regista, attualmente Russo sta girando un documentario sul capostipite della famiglia Coppola che, emigrato da Bernalda in America, vi trovò fortuna e prestigio, riuscendo a conservare e trasferire suoni, sapori, profumi e luci della sua Lucania agli eredi. A partire dal figlio Carmine, primo flauto nell’Orchestra Sinfonica di Arturo Toscanini, al nipote Francis Ford, cineasta di fama mondiale, ai pronipoti Sophia e Nicolas Cage (Coppola, all’anagrafe).
Una famiglia di talenti, come quella di Michele Russo che, con i suoi fratelli Gaetano e Riccardo (uno scultore, l’altro musicista), discende da quell’Agostino Coppola cui il film è dedicato.
L’ingresso al secondo edificio pre-restauro. Tra gli altri, si riconoscono Francis Ford Coppola, sua moglie Leonor e Michele Russo sulla destra
Ma torniamo alle vicende della Masseria Culturale. Dopo essersi allontanato giovanissimo dalla Basilicata, nel ‘99 Michele Russo vi fa ritorno per restare: “Trovavo insopportabile il vuoto culturale, sociale ed economico di quelle aree, così ricche di tesori naturali, artistici e storici, sentivo l’esigenza di fare qualcosa”. Decide così di intraprendere la battaglia “per costruire una realtà che offrisse ai giovani una speranza, la possibilità di trovare una strada nella propria terra”. Nel Mezzogiorno, peraltro, già a partire dagli anni ‘90 si assisteva a una sempre più marcata domanda di luoghi di incontro dove le nuove generazioni “potessero da un lato confrontarsi con la cultura ‘ufficiale’, dall’altra conoscere, apprezzare e coltivare la propria identità, valorizzando la propria storia comune”.
Costituita l’Associazione Ulisse, viene individuato il luogo ideale per la nascita di un contenitore artistico-culturale. È il castello Torre di Mare, sulla foce del Basento, dove nell’antichità si erano sviluppate le grandi civiltà che gravitavano nel Metapontino. La sua edificazione è frutto di stratificazioni e contaminazioni, a partire dai resti dell’antica città ellenica.
Grazie alle qualità storico-architettoniche e all’ubicazione in prossimità delle principali attrattive turistico-culturali del territorio, il complesso possiede tutte le caratteristiche per diventare “il naturale esempio di come sia possibile far rivivere un valore simbolico-rappresentativo di una collettività”. Un potenziale enorme, ma di fatto all’epoca infestato dalla vegetazione: quasi un rudere. Michele Russo però non è uomo da arrendersi quando i propri sogni cominciano a prendere forma. Coinvolgendo il Comune e la Regione Basilicata trova i fondi per finanziare il progetto di restauro della Masseria. E non si ferma lì: “In barba ai dubbiosi”, rivitalizza quel reperto del passato creando Estarte, rassegna di teatro danza, lirica, cinema, musica e mostre. “Abbiamo costruito per i nostri spettacoli un enorme palco nella corte antistante il complesso monumentale, allora in fase di restauro”, ricorda Russo, “e animato le vicine aree sacre del Tempio di Hera e del Tempio di Apollo Licio con il suo teatro greco”.
Il lato posteriore del secondo edificio prima del restauro
Estarte, attiva ogni luglio e agosto, giunta quest’anno alla sua decima edizione, “è stato il primo passo di un percorso diretto all’istituzione della Masseria Culturale Fortificata”. Oggi, dopo una lenta ma efficace azione di recupero, il castello ha riconquistato la sua importanza strategica per il territorio.
Il complesso consta sostanzialmente di tre ambienti, più la corte esterna, trapezoidale. Il primo, l’area “operativa”, è deputato ad ospitare i vari laboratori performativi: aule per l’audiovisivo, sala espositiva, ambienti per la musica e uffici di amministrazione; al piano superiore, il ristorante. Il secondo invece, è suddiviso in un’area polifunzionale, con una sala di circa centocinquanta metri quadri idonea a ospitare proiezioni audiovisive, laboratori di teatro, di musica, incontri, lezioni, seminari, conferenze e tavole rotonde; la zona superiore è deputata a foresteria, con ben otto monolocali su due piani. L’ultimo si compone dell’ex chiesa di San Leone e dei locali annessi, destinati a laboratori creativi: didattica, formazione e produzione delle arti visive, pittura, scultura, artigianato artistico e tanto altro.
Lo sviluppare scambi culturali, attraverso partenariati e co-produzioni, con strutture e istituzioni del panorama internazionale, è un importante obiettivo della Masseria Fortificata. L’associazione Ulisse presieduta da Michele Russo ha con questo obbiettivo firmato protocolli d’intesa, oltre che con la menzionata Artèteca, con il Conservatorio “Duni” di Matera, la Regione Basilicata, il Comune di Bernalda, Cinecittà Holding S.p.A e American Zoetrope, con Nicolas Cage e Francis Ford Coppola, che hanno accordato fin dall’inizio il loro sostegno al progetto.
La corte esterna della Masseria Culturale Fortificata
Lontano dall’idea statica di spazio museale, sottolinea Michele Russo, “è invece un luogo aperto alla contaminazione, alla complementarietà fra i diversi linguaggi espressivi e alla sperimentazione”. Non dimentichiamo infine, che l’antica Metaponto ispiratrice dell’attuale Torre di Mare fu non solo notevole emporio commerciale, ma soprattutto sede della scuola filosofica di Pitagora. Come creatore della parola filosofia, cioè amore per la saggezza, egli tentò di mostrare che l’uomo, per definirsi tale, deve tendere con ogni sforzo all’elevazione morale e culturale. Pare un buon viatico per questa nuova istituzione culturale lucana.

lori adragna

*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 55. Te l’eri perso? Abbonati!


MCF – Masseria Culturale Fortificata
Contrada Torremare – 75012 Bernalda (MT)
Info: tel. +39 0835549095; masseriaculturalefortificata@live.it

[exibart]

2 Commenti

  1. Cresciuta di fronta al castello di Torre Mare, ho passato le mie estati di bambina e di adolescente guardandolo ogni mattina, prima rudere, ora bellissima masseria ristrutturata. Un grazie a Michele, che ha creato un luogo magico in mezzo al nulla, con un bel cinema all’aperto e spettacoli teatrali divertenti. Io sono un’emigrante, non per scelta ma per necessità ma le estati metapontine a Torre Mare mi riportano a casa.

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