27 ottobre 2023

Popsophia, ad Ancona la filosofia è senza confini: le novità del festival

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Nato nel 2011 e diventato il riferimento per i temi legati alla filosofia e all’attualità, Popsophia si presenta sotto una luce nuova: l’anteprima del festival si terrà ad Ancona, a dicembre

Popsophia presentazione Roma, Lucrezia Ercoli
Popsophia presentazione Roma, Lucrezia Ercoli

Incontri, convegni, workshop per adulti e bambini, presentazioni, mostre, per far entrare la filosofia nel mondo contemporaneo e stimolare la riflessione, grazie alle parole e agli spunti dei maestri del pensiero e della creatività. Questo l’obiettivo di Popsophia, il festival della pop filosofia che, dal 2011, si occupa della riflessione filosofica sui fenomeni pop della cultura di massa, coinvolgendo filosofi, giornalisti, musicisti e artisti. Promosso dall’associazione Popsophia, con la direzione artistica di Lucrezia Ercoli e in collaborazione con il comune di Ancona il festival si presenta sotto una nuova luce e con una nuova mission: allargare i suoi confini e diventare un festival nazionale. La conferenza di presentazione si è svolta stamattina, nella Sala delle Sibille del Chiostro del Bramante, a Roma. Per l’occasione erano presenti il Sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini, l’assessore alle politiche giovanili Marco Battino, il presidente del consiglio comunale di Ancona Simone Pizzi, il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, il senatore Francesco Battistoni, il consigliere regionale Carlo Ciccioli.

Popsophia presentazione Roma

«Popsophia è un neologismo derivato dall’unione di pop e sophia, un ossimoro che affianca due opposti, la cultura popolare e il pensiero critico», ha spiegato Lucrezia Ercoli. «Una parola che sintetizza una nuova “prassi”, un modo di fare filosofia su e con il presente. E per stare al passo con le nuove sfide di una realtà che cambia rapidamente, il festival deve evolvere e aprirsi a nuove sfide. Investiremo ancora di più nella produzione culturale. Abbiamo già abbandonato la formula stantia della lectio magistralis dei soliti volti televisivi e della passerella degli autori dei libri più venduti per mescolarci alla vitalità della creazione culturale. I nostri “philoshow” sono nati così, per mettere in pratica quella commistione fra alto e basso che andavamo predicando. Il festival è un laboratorio da cui sono germogliati incontri, pubblicazioni, riviste, collaborazioni. Fondamentale è stato non aver mai interrotto un dialogo costante con il pubblico e con le scuole: nel confronto con gli studenti e con gli insegnanti, abbiamo evitato il rischio dell’autoreferenzialità. Oggi in Ancona inizia un nuovo capitolo che immaginiamo come la terza vita di Popsophia, una nuova virata di cambiamento e vitalità che vogliamo impostare con un festival nazionale capace di partire da Ancona per creare una nuova storia».

Popsophia presentazione Roma

La nuova edizione del festival, che si svolgerà nel 2024, si presenterà dunque con un’anteprima nella città marchigiana. Due philoshow, gli spettacoli filosofico musicali inediti realizzati da Popsophia, che uniscono talk con scrittori e filosofi, montaggi cinematografici e la musica live della band Factory, sono in programma il 16 e 17 dicembre all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona.

«E se domani…», recita l’enigmatico titolo della canzone scritta da Carlo Alberto Rossi e portata al successo dalla straordinaria interpretazione di Mina. Questo il tema che unisce le due giornate del weekend prenatalizio di Popsophia: uno sguardo rivolto al futuro, all’anno che verrà carico di speranze e di aspettative; ma anche un bilancio dei desideri da portare con sé per costruire il tempo “a venire”, come diceva il filosofo Jacques Derrida, che non è semplicemente il futuro ma il farsi di ciò che ancora non c’è.

Il 16 dicembre, alla Mole Vanvitelliana, andrà in scena Caro Babbo Natale, uno spettacolo filosofico musicale inedito che attinge all’immaginario cinematografico e musicale del Natale come mito del desiderio, della speranza attraverso le voci di chi lo ha raccontato attraverso la scrittura. Relatrici sul palco assieme a Lucrezia Ercoli, un terzetto di donne scrittrici d’eccezione: Licia Troisi, divulgatrice e scrittrice fantasy, Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce e Giulia Ciarapica, scrittrice e book blogger marchigiana. L’arte e letteratura sono il viatico per raccontare la mitologia del Natale tra la magia della festività e cinismo da Grinch, in compagnia da una nostalgica compilation di canzoni natalizie reinterpretate dai musicisti di Popsophia.

Il 17 dicembre, ancora alla Mole, Caro amico ti scrivo, sulle note della musica di Lucio Dalla: «L’anno vecchio è finito ma qualcosa ancora qui non fa». Il secondo Philoshow presenta una serata dedicata all’avvenire con le parole della filosofa Lucrezia Ercoli e del critico musicale Carlo Massarini, l’indimenticato Mister Fantasy. Un viaggio nelle storie visionarie delle canzoni di Lucio Dalla, dagli esordi fino allo scat, da canzoni gioco come Attenti al lupo, fino alle ballate come Caruso, alternando reale e surreale, libertà e teatralità.

Popsophia presentazione Roma

A fine dicembre infine verrà rilasciata nel centro storico di Ancona Mega, La Meta Gallery di Popsophia. La galleria immersiva di Popsophia apre i suoi spazi digitali verso le nuove frontiere dell’arte contemporanea con una esposizione artistica in presenza e in virtuale su piattaforma 3D. «Le nuove forme di comunicazione e interazione diventano l’occasione per ripensare gli spazi fisici creando una nuova architettura virtuale: volumi immateriali, stanze senza pareti dalle geometrie instabili, plasmate in tempo reale soltanto da suoni e immagini», spiegano dall’organizzazione. «Una piattaforma espositiva che ospita mostre virtuali, con opere d’arte visibili con il visore VR. Un progetto che unisce innovazioni tecniche e artistiche e che conduce Popsophia nel futuro immateriale del Metaverso, l’ultimo capitolo delle tante innovazioni di Popsophia che arriva ad Ancona in una nuova veste».

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