27 novembre 2024

Rauschenberg e l’arte della collaborazione: i talk di avvicinamento a miart 2025

di

Con talks among friends, miart 2025 riflette sull’eredità di Robert Rauschenberg, celebrando le collaborazioni interdisciplinari come motore di innovazione artistica

Rauschenberg nel 1968

Dal 4 al 6 aprile 2025, Allianz MiCo ospiterà la 29ma edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano: quest’anno, l’evento trae ispirazione dal centenario del grande Robert Rauschenberg (1925-2008), tra i pionieri nel portare avanti un approccio artistico basato sull’interdisciplinarità e sul dialogo tra registri linguistici – e anche materici – diversi. Il celebre artista americano scardinò non solo i confini tra arte e vita, ma anche i limiti tra i media e tra i ruoli, tracciando nuovi percorsi di cooperazione che lo hanno portato a collaborare con ballerini, musicisti, scienziati e scrittori.

Questa eredità viene rilanciata in talks among friends, un programma di conversazioni che esplora l’amicizia artistica come occasione di reciproco sostegno e innovazione. Promosso in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali milanesi — Fondazione Prada, Museo del Novecento, PAC, Pirelli HangarBicocca e Triennale Milano — il progetto si snoda in cinque appuntamenti mensili, da novembre 2024 a marzo 2025. Ogni incontro approfondisce le dinamiche collaborative nell’arte contemporanea, mettendo in luce il ruolo delle sinergie tra pubblico e privato e il superamento dei confini disciplinari.

Il primo incontro: Tinguely e il legame con Rauschenberg

Il ciclo si inaugura il 28 novembre 2024 presso il Pirelli HangarBicocca, con una lecture di Annalisa Rimmaudo, curatrice al Centre Pompidou, dedicata a Jean Tinguely. Figura radicale e innovativa, Tinguely ha sfidato l’idea tradizionale di autorialità, creando opere effimere e performance che spesso coinvolgevano colleghi e pubblico. Tra i momenti salienti della serata, la proiezione del film Homage to New York, girato nel 1960 da D.A. Pennbaker, che documenta una delle più celebri performance collaborative dell’artista, in cui Rauschenberg svolse un ruolo centrale.

Jean Tinguely, Homage to New York, 1960 (MoMA)

L’incontro tra Tinguely e Rauschenberg, avvenuto proprio nel 1960, segnò l’inizio di una lunga amicizia e di importanti collaborazioni, come l’iconico progetto collettivo Dylaby (1962) allo Stedelijk Museum, realizzato con artisti entrati di diritto nella storia, come Niki de Saint Phalle, Per Olof Ultvedt, Martial Raysse e Daniel Spoerri. Queste iniziative, unite dalla volontà di superare le convenzioni artistiche, rappresentano, ancora oggi, una testimonianza di come il lavoro condiviso possa amplificare il potenziale creativo individuale.

Istituzioni e idee: il programma degli appuntamenti

Ciascun appuntamento di talks among friends si collega alle mostre in corso e alla ricerca delle istituzioni ospitanti. Dal PAC, che esplorerà i confini tra arte e politica, al Museo del Novecento, che indagherà i linguaggi della contemporaneità, fino alla Triennale Milano e alla Fondazione Prada, ogni evento rifletterà sul valore della collaborazione come motore di innovazione e resistenza culturale.

I prossimi incontri si terranno il 12 dicembre 2024 al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, quindi a gennaio 2025 al Museo del Novecento, a febbraio alla Triennale e a marzo alla Fondazione Prada. Il programma completo è disponibile qui.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui