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Rocksophia: il viaggio filosofico alla ricerca delle radici culturali del rock e della musica
Progetti e iniziative
Da un lato l’ordine, il bello, il buono e l’armonia, dall’altra il caos, la carica esplosiva del dionisiaco e la seduzione dell’abbandono e del male: Civitanova Marche accoglie la terza edizione di Rocksophia – sotto la guida iconografica di una roccia fluttuante (da Le chateau des pyrenees, Magritte) – con un ricco programma di incontri e spettacoli filosofico-musicali.
Alessandro Alfieri, Noemi Serracini, Claudia Bonadonna, Ilaria Gaspari, Enrico Casarini, Ivo Stefano Germano, Marcello Veneziani, Fabio Cantelli, Davide Sisto e Carlo Massarini sono gli ospiti invitati a intervenire e confrontarsi. «Ogni edizione di Rocksophia ci offre l’opportunità di indagare a fondo la dimensione culturale della musica e delle canzoni popolari entrate nel nostro quotidiano – ha spiegato la Direttrice Artistica Lucrezia Ercoli – dimostrando, una volta di più, come anche semplici canzoni possano nascondere aspetti e problematiche proprie della filosofia. Da qui la voglia di spingere ancora più in là le aspettative del pubblico e dopo i philoshow monografici dedicati a icone mondiali e italiane della scena musicale, abbiamo deciso di fare una passeggiata nei meandri oscuri di una certa mitologia del rock e, per opposto, nella sua capacità spirituale e salvifica».
Gli incontri e gli spettacoli filosofico-musicali sono proposti attraverso lectio pop pomeridiane che hanno come argomenti Tina Turner, la filosofia di Patti Smith, un’analisi sociologica sul duetto Mina-Battisti, le sigle tv di Augusto Martelli e l’hard rock come genere musicale, i suoi legami con la morte e la redenzione e il rapporto fra musica e dipendenza. Il programma prevede anche tre philoshow – il format che unisce talk e musica dal vivo – serali: venerdì 28 Rock al femminile propone un focus sulle voci che hanno cambiato la storia della musica italiana, da Gianna Nannini a Loredana Bertè, Rita Pavone e Mina fino a Madame; sabato 29 Amarsi un po’ omaggia la poetica musicale di Lucio Battisti e domenica 30 con Maledette rockstar si entra nel mondo degli artisti del Club 27.
Ad arricchire la riflessione tra filosofia e musica, MeGA, la Meta Gallery di Popsophia, inaugura questa sera la mostra Apollineo e Dionisiaco, continuazione ideale di Autres regards (ne abbiamo parlato qui). L’inaugurazione è accompagnata dagli interventi di Maria Agostinelli ed Evio Hermas Ercoli con gli sviluppatori di MeGa Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Riccardo Preterossi, Mirko Verdecchia e Massimo Macellari; dopo di loro Lucrezia Ercoli e Federico Pazzagli, direttore della nostra rivista, si confrontano sulla comunicazione dell’arte nell’era dei social media e infine Raffaella Arpiani propone un focus sulla figura di Picasso a 50 anni dalla scomparsa.
«Lo sviluppo dell’arte è legato alla duplicità dell’apollineo e del dionisiaco»: le parole con cui Friedrich Nietzsche rivede il passato e rivoluziona il presente fungono nella mostra da punto di partenza per l’illustrazione dei due impulsi, apollineo e dionisiaco, da cui nasce l’opera d’arte. Il percorso racconta dell’eterna contrapposizione tra una forza razionale che rappresenta luce e armonia e una forza passionale che divide, genera caos e alimenta le passioni. Nelle stanze si contrappongono reale/ideale, umano/bestiale, apollineo e dionisiaco con capolavori classici e contemporanei: dalle opere della scultura classica (la Venere di Milo e il Doriforo di Policleto) ad alcuni capolavori cubisti (Les Demoiselles d’Avignon e i tori e minotauri del celebrato Picasso), fino all’opera di digital art di Massimo Macellari.
Che Rocksophia sia, dunque: un percorso dalla musica all’arte che racconta come tutta la storia delle arti visive sia un alternarsi fra il predominio dell’ordine e il suo opposto.