27 settembre 2021

Teatrino di Palazzo Grassi: un nuovo programma, per unire collezione e città

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Il Teatrino di Palazzo Grassi presenta i nuovi progetti autunnali, tra performance, masterclass e concerti, per mettere in dialogo la Fondazione Pinault e la città di Venezia

Ormai nel cuore delle attività autunnali, il Teatrino di Palazzo Grassi si conferma snodo fondamentale tra la Fondazione Pinault e la città di Venezia. Se da un lato lo spazio di Tadao Ando ha affiancato, dall’inizio di settembre, la mostra in corso a Punta della Dogana proponendo degli approfondimenti sul lavoro dell’artista Bruce Nauman (ricordiamo tra gli altri le sessioni di ascolto e performance di Helicotrema del 29 settembre), dall’altro lato conferma collaborazioni già in essere da anni, come quella con la Casa delle Parole, dà vita a occasioni formative trasversali rivolte tanto agli addetti ai lavori quanto ai bambini, ridefinisce uno spazio che diventa espositivo laddove, fino a ora, era stato utilizzato esclusivamente come luogo di incontri, dibattiti e approfondimenti.

Tra i numerosi appuntamenti spicca infatti l’assoluta novità data da “Gestus”, mostra che si articolerà in due fasi, una prima tra il 15 ottobre e il 24 novembre, una seconda tra l’1 dicembre e il 15 gennaio, durante le quali VideoSoundArt curerà una serie di progetti in fieri che si ispirano alla scrittura teatrale dei primi del Novecento, indagando l’aspetto attivatore e trasformativo del linguaggio del corpo. Tra opere video, sculture e performance, la proposta rivolta primariamente a un pubblico giovane e dinamico vedrà coinvolti gli artisti Enrique Ramirez, Luca Trevisani, Caterina Gobbi, Andrea di Lorenzo, Ludovica Carbotta, Driant Zaneli e Annamaria Ajmone.

Sul crinale dell’education si muovono invece i numerosi appuntamenti formativi, tra i quali emerge la sostanziosa proposta di Extragarbo: cinque giornate, dall’1 al 5 ottobre 2021, di masterclass rivolte a giovani artisti che stiano attraversando il guado complesso e insidioso tra formazione e mondo del lavoro. Facendosi portatori di una visione militante e non allineata di ciò che debba essere il lavoro artistico, i relatori invitati a dar corpo ai tre moduli proposti sono accomunati da una consolidata esperienza sul campo, che si traduce in consapevolezza critica della situazione presente, popolata da distorsioni e vizi di sistema, per discutere e costruire possibili vie di fuga che siano strumenti operativi concreti nelle mani di chi si appresti ad entrare nel mondo culturale o che, magari già attivo in questo ambito, voglia rinnovare il ruolo che si è costruito al suo interno. In quest’ottica interverranno Sarah Parolin, Martina Merico, INITIATIVE für SOLIDARITÄT am THEATER (IsaT) e Giuseppe Allegri. Un percorso che viene proposto a titolo quasi gratuito (con un contributo spese di 20 euro) e che costituisce una sollecitazione interessante su quale possa essere il ruolo di un’istituzione culturale riconosciuta internazionalmente come il polo veneziano di Collezione Pinault in connessione con realtà spontanee e indipendenti quali Extragarbo, caratterizzata da un profondo radicamento nel territorio e animata dal desiderio di fare da ponte tra realtà che cerchino confronto per affrontare il complesso panorama italiano sotteso al lavoro artistico professionale.

Sempre legati all’educazione gli incontri di “Grand Tour”, piattaforma di confronto sulle pratiche educative innestate all’interno di istituzioni museali, che quest’anno dal 19 al 21 novembre vedrà la partecipazione del dipartimento di Ricerca e Sviluppo di ECAL – ECAL/University of Art and Design Lausanne, Svizzera.

Ancora, si concluderanno il 5 ottobre le “Lezioni d’artista” ispirate alle conferenze “Artists on Artists” della Dia Art Foundation, con la presenza di Emily Jacir che fa seguito a quello con Dora Budor. Il format prevede la presentazione e discussione di una mostra, un’opera o una figura memorabile che siano state centrali nel proprio personale percorso artistico.

Cinema invece nel mese di ottobre, durante il quale, dal 7 al 10, andrà in scena la nuova collaborazione tra Palazzo Grassi e The International Festival of Film on Art (FIFA) di Montreal, con la proiezione di una serie di corto e lungo metraggi su arti visive, performative, mediali, architettura e vita di artisti. Sempre ad ottobre, il 23, in occasione del Venezia Jazz Festival Fall Edition, il concerto del trio lussemburghese Michel Reis, Marc Demuth e Paul Wiltgen, seguito lunedì 1 novembre da Grischa Lichtenberger.

Per finire, a dicembre si svolgerà l’incontro dedicato ad Emergency Marghera che aggiornerà il pubblico sulle proprie attività da Venezia all’Uganda, attraverso la partecipazione di operatori attivi direttamente sul campo. A questa iniziativa, che racconta dell’impegno profuso dal teatrino sul crinale sociale, si affiancano “Altri Sguardi”, laboratori di mediazione culturale museale rivolti ai richiedenti asilo, e “Incroci di civiltà”, giunta ormai alla sua quattordicesima edizione.

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