24 agosto 2020

Una raccolta fondi artistica per proteggere la foresta amazzonica

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Una raccolta fondi artistica per proteggere la foresta amazzonica organizzata dalla Rainforest Foundation in collaborazione con artisti internazionali

Alfredo Piola, "Heal". Courtesy Rainforest Foundation e Unity

In occasione della raccolta fondi per proteggere la foresta amazzonica, organizzata dalla Rainforest Foundation, artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Tacita Dean e Wolfgang Tillmans, hanno realizzato stampe e manifesti.

Il mondo non può respirare senza alberi e foreste

Le organizzazioni no-profit Rainforest Foundation e Unity hanno realizzato una raccolta fondi artistica, invitatando artisti provenienti da tutto il mondo a mettere a disposizione un’opera cartacea per una raccolta fondi destinata alla salvaguardia della foresta amazzonica.

L’iniziativa benefica incoraggia i sostenitori ad acquistare opere d’arte originali. Il ricavato sarà devoluto interamente alla Rainforest Foundation, la quale opera attivamente sul territorio. Da circa trent’anni, la Rainforest Foundation supporta legalmente le comunità indigene (qui un progetto fotografico alla Fondazione Cartier di Parigi sulla  popolazione Yanomami), per le quali realizza programmi di formazione tecnologica e scientifica che hanno lo scopo di monitorare e preservare la foresta pluviale.

«Cerchiamo di dar maggior sicurezza agli abitanti della foresta amazzonica e cerchiamo di insegnare loro ad utilizzare strumenti tecnologici che hanno lo scopo di proteggere il territorio», ha dichiarato la Rainforest Foundation nel suo manifesto. 

Quasi cinquanta artisti, tra cui Tacita Dean, Wolfgang Tillmans e Rineke Dijkstra partecipano al progetto. Le opere partono da prezzi piuttosto abbordabili. I manifesti sono valutati a 50 dollari, mentre le stampe arrivano a 125 dollari e sono tutti acquistabili sul sito ufficiale di UNITY.

UNITY, invece, si configura come uno spazio che desidera creare consapevolezza e sensibilizzare le persone sulla deforestazione globale e, in particolare, sulla questione delle foreste pluviali amazzoniche. Sulla pagina web si legge: «Crediamo nel potere degli artisti di avviare conversazioni critiche sul clima e sulla salute del nostro mondo, che non può respirare senza alberi e foreste».

Denilson Baniwa, “Natureza Morta”. Courtesy Rainforest Foundation e Unity.
Melanie Bonajo, “Night Soil – Economy Of Love”. Courtesy Rainforest Foundation e Unity.
Tacita Dean, “Majesty”. Courtesy Rainforest Foundation e Unity.
Rafael Pavarotti, “Guardian”.  Courtesy Rainforest Foundation e Unity.

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