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Clip from London
roma
Scenari acquatici, apocalissi digitali, racconti surreali, visioni ipnotiche. È l’immaginario dei videoclip. E di una generazione di film maker che ha talento e accetta le sfide. A Roma, per una sera il meglio dell’edizione 2003 del festival londinese onedotzero…
Elettronica Londra. Impazza il revival eighties, torna la club culture e la capitale del Regno Unito sembra fare spallucce: cultura elettronica, musica, arte ed un buon campionario di contaminazioni -da quelle prevedibili a quelle inaspettate- hanno sempre abitato (anche) qui. O almeno questo domicilio non se lo sono mai dimenticato. Complice –ad esempio- l’episodio assai felice di Artangel, versione updated del committente illuminato, o una serie di manifestazioni –a cadenza più o meno annuale- che delle ultime tendenze offre una ricognizione attenta e aggiornata.
Così onedotzero è da sette anni (il primo onedot è stato nel 1999, poi è la serie tv ed i select_dvd…) il festival per quanto riguarda l’orizzonte video, videoclip ed immagine digitale: dieci giorni di proiezioni all’ICA ed una sorta di tour tra Europa, Canada e Giappone; la trasferta di onedot tocca –in forma ridotta- anche Roma: due serate, ospitate all’interno del Gallery Programme della British School.
Se Gondry forever -il primo appuntamento, lo scorso giovedì- bissava a poca distanza la retrospettiva che il milanese Invideo aveva già dedicato al filmaker (leone d’oro a Cannes nel ’95 con lo spot Drugstore per Levi’s) francese, il programma della seconda serata (giovedì 27 novembre 2003) accosta una selezione di ragazze agguerrite –le Girls on film Floria Sigismondi, Elaine Costantine, Sophie Muller e Dawn Shadforth– ad un percorso attraverso l’ondata di videoclip realizzati con le tecniche di animazione digitale (Wavelenght03): un itinerario originale, visionario, affascinante.
Dagli scenari acquatici e stranianti firmati Lynnfox (nature is ancient di una abbacinante Bjork), al segno grafico, essenziale e graffiante di Shynola (al secolo Gideon Baws, Chris Harding, Richard Kenworthy, Jason Growes freschi di premiazione per Go with the flow agli MTV Awards), dai paesaggi acidi di Alex & Martin per Sound of Violence di Cassius a quelli futuristici –ma molto glamour- che Dawn Shadforth ha scelto per Kylie Minogue, fino alle atmosfere velate, vagamente malinconiche evocate da Sophie Muller. E poi l’immaginario teatrale, oscuro di Floria Sigismondi: inconfondibile, sia che giri per un Marylin Manson in gran forma, sia che scelga un racconto come è quello dei bambini, in untitled #1 di Sigur Ros. Terribile, delicato, ipnotico.
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The best of onedotzero: wavelenght03 e girls on film
Roma, 27.XI.2003 dalle 21.00
British School at Rome, via Gramsci, 61 (Valle Giulia), www.bsr.ac.uk, 063264939, ingresso 5 euro
[exibart]