02 aprile 2016

Fino al 03.IV.2016 Pablo Echaurren, Contropittura GNAM, Roma

 

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Disinibita e coinvolgente, la mostra “Contropittura” di Pablo Echaurren (Roma, 1951) alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, segna l’avvento di un nuovo corso per il museo, segnato dalla direzione di Cristiana Collu, e di una rinnovata voglia di comunicare con il pubblico dei fruitori del museo. L’apparato didattico che accompagna la mostra, curata da Angelandreina Rorro, consente di fare piccole pause all’interno del turbine artistico di Echaurren, aggiungendo importanti dettagli a quello che le opere comunicano in realtà in maniera immediata, dotate di una carica espressiva e di una forte immediatezza concettuale. 
Un linguaggio innovatore, quello dell’artista, che non ha mai perso di attualità e che fa diventare Echaurren, suo malgrado, un “maestro” della corrente anti-pittorica o contro-pittorica. Le opere si succedono all’interno delle sale intavolando un dialogo con grandi artisti del passato come Marcel Duchamp, Cy Twombly e Mario Schifano, per citarne alcuni, ma soprattutto esibendo la ricerca privata dell’artista: le Ossidazioni (i collage), le Decomposizioni floreali, le Carte (di navigazione). Una produzione spesso inedita, che svela la costruzione di una personalità artistica che affonda le radici, per scelta e dedizione culturale, nel Futurismo Italiano. 
Pablo Echaurren, Contropittura
La Fondazione Echaurren-Salaris, curata dall’artista e dalla storica dell’arte e moglie Claudia Salaris, raccoglie infatti un’importante collezione di libri, giornali e manifesti dell’avanguardia artistica italiana più influente a livello internazionale. Una struttura scarsamente supportata dalle autorità culturali ma sicuramente più preziosa delle tante mostre celebrative ospitate negli spazi museali. Contropittura sembra quasi saldare un debito, nei confronti di un artista che ha contribuito alla costruzione della cultura alternativa del nostro paese, senza cercare facili legami con quello che è diventato il sistema di potere che in Italia è partito dalla contestazione e poi ha affondato i piedi nel privilegio. Il riferimento video alla realtà del Maam (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz), il contro-museo curato dall’antropologo Giorgio de Finis, contribuisce a sottolineare la necessità, espressa dall’artista fin dai primi lavori, di un sistema artistico e creativo svincolato dai valori economici e di mercato ma promotore della crescita culturale del paese. Anche attraverso la provocazione. 
Mariangela Capozzi 
mostra visitata il 10 febbraio
Dal 20 novembre 2015 al 03 aprile 2016
CONTROPITTURA
GNAM – Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea 
Viale delle Belle Arti, 131 – 00197 Roma
Orario: mar-dom 8,30-19,30
Info: tel 06 32298 221    gan-amc@beniculturali.it     www.gnam.beniculturali.it

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