16 gennaio 2004

fino al 1.II.2004 Officina – Vedovamazzei, Sislej Xhafa e Maurizio Donzelli Roma, Palazzo Fontana di Trevi

 
Un’installazione di quaderni, come quelli dei bambini. Un diario sparpagliato in decine di acquerelli. Una performance che irride le mostre d’arte e il loro rituale. Un video delicato come un disegno. Quattro artisti per un’officina…

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Il progetto L’officina della Calcografia vede l’Istituto romano impegnato in qualità di vero e proprio committente, pronto a offrire agli artisti invitati i propri mezzi tecnici e concettuali e ove necessario la propria stamperia. Per quest’anno, quattro gli artisti proposti: il duo Vedovamazzei, Sislej Xhafa –entrambi protagonisti una personale al Magazzino d’Arte Moderna, galleria romana francamente un poco sovrarappresentata in questa rassegna- e Maurizio Donzelli. Vi raccontiamo che cosa hanno proposto…


Vedovamazzei – This is what you want, this is what you get

Il duo artistico formato da Stella Scala (Napoli, 1964) e Simeone Crispino (Frattaminore NA, 1962) -che ha preso il nome d’arte da una lapide del cimitero di Napoli- presenta per l’occasione tre opere.vedovamazzei_quaderni californiani
S’inizia dai Quaderni californiani: quaderni aperti, disposti sul pavimento narrano con disegni e immagini ritagliate storie cinematografiche celebri come Quarto potere di Orson Welles e Gli spietati di Clint Eastwood. Una serie di quaderni con piccole piscine di un blu intenso, ricorda il film dove un nuotatore attraversa la città di Los Angeles appunto di piscina in piscina. Non mancano quelli ispirati all’arresto di George Michael o alla sontuosa dimora di Michael Jackson. Tutta l’opera realizzata con questa tecnica tipica dei lavori artistici dei bambini trasmette delicatezza, poesia e ironia. Ed è proprio l’ironia l’animus della seconda opera di Vedovamazzei: un biliardo perfettamente realizzato e munito di regolari stecche, palle e gessetti, ma la cui forma invece di essere rettangolare riproduce la pianta dell’Istituto nazionale della Calcografia. Istituto culturale o sala da gioco? Su questo paradosso il duo artistico gioca la sua provocazione. Il terzo lavoro infine è una sorta di diario per immagini. Acquerelli di vario formato posti su una grande parete raccontano il privato dei due artisti -anche il più intimo- e i loro progetti, realizzati o di futura realizzazione: di fatto una ricerca su se stessi sviluppata dal 1991 al 2002.


Sislej Xhafa – See no evil, hear no evil, speak no evil

sislej xhafa_padilgione clandestino albanese_1997Performance per Sislej Xhafa (Pejo, Kossovo, 1970), realizzata durante la sera del vernissage –il 9 dicembre scorso- nella Sala Dante dell’Istituto. L’artista ha sfruttato una parete di legno che circonda per tre lati la sala ed ha invitato una trentina di studenti di istituti d’arte a realizzare delle opere, nascondendoli dietro questa parete per tutto il tempo della serata inaugurale. Tema del lavoro: proprio il retro della parete.
Gli invitati entrando vedevano la sala completamente vuota, ma sentivano un gran fermento senza capirne –inizialmante- il motivo. Dopo alcune ore di lavoro gli studenti sono usciti allo scoperto con le opere appena realizzate. Che Xhafa ha appeso alle tende della sala, ma rivolte all’esterno in modo da poter essere viste solo attraverso le finestre del palazzo che si affacciano su Fontana di Trevi.
Al termine della mostra è intenzione dell’artista mettere opere e tende sotto plexiglas. Mi servo della creatività – ha commentato Xhafa – per radiografare e mettere in discussione le istituzioni, l’economia, il turismo, la legalità imposta e l’illegalità imposta, le relazioni geografiche


Maurizio Donzelli – spettacolo di niente

Tutta l’opera di Maurizio Donzelli (Brescia, 1958) è una riflessione filosofica sull’arte, non astratta ma attuata nell’esecuzione dell’opera. I suoi lavori si basano sul disegno, che per l’artista è il punto delicatissimo della memoria. Sono infatti disegni quelli che compaiono e scompaiono nel video Lo spettacolo di niente ( 24 minuti, montaggio di Dario Bellini e musiche originali di Rossano Pinelli – 2003). Proiettato su una lastra di cristallo opaco sospesa al centro della sala: allestimento suggestivo e degno di nota. Donzelli presenta inoltre, appositamente realizzato per l’occasione, un suo lavoro modulare stampato su feltro che si ritrova alle pareti stampato su carta dalla stessa Calcografia nelle varie versioni ottenibili. Non mancano poi i suoi disegni cangianti Mirrors e i recenti disegni in vetrofusione dai colori accesi e decisi.

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pierluigi sacconi
mostra vista il 9 dicembre 2003


Officina – Vedovamazzei, Sislej Xhafa, Maurizio Donzelli, a cura di Giacinto Dipietrantonio
Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Fontana di Trevi, via Poli 54 (piazza Fontana di Trevi), 06699801 tutti i gg 10-19, ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro, catalogo Mazzotta


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