13 ottobre 2016

Fino al 16.X.2016 Via Margutta scolpisce il contemporaneo – Artisti vari Monogramma arte contemporanea, Roma

 

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Sono tredici gli scultori, tra i nomi più importanti del panorama italiano del ‘900, che si possono incontrare in questi giorni di inizio autunno a Roma, passeggiando per la storica via Margutta. Aria di arte e nostalgia per i fasti della celebre strada romana ma soprattutto un’iniziativa senza precedenti, degna del più importante museo italiano. È realizzata invece dalla coraggiosa galleria Monogramma Arte Contemporanea di Giovanni Morabito e sostenuta dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, con l’impegno profuso in prima persona dal Presidente Prof. Emmanuele F. M. Emanuele, storico frequentatore di un luogo così caro all’arte negli anni del Secondo Dopoguerra. L’incredibile selezione artistica, che vede esposte opere di Arturo Martini, Pietro Consagra e Giacomo Manzù, solo per citarne alcuni, è merito del curatore della mostra Gabriele Simongini che con la sua autorevolezza è riuscito a sensibilizzare importanti collezionisti privati, convincendoli a donare alla città un’occasione espositiva di grande livello. 
Ad aprire l’itinerario artistico, da un lato e dall’altro della via, le sculture di Pericle Fazzini e Giuliano Vangi, una donna e un uomo che portano i segni della tradizione ma introducono a una riflessione essenziale sul concetto di umanità. Scelte non casuali, in particolare nel caso di Fazzini, storicamente legato a via Margutta e all’Accademia di Belle arti di via Ripetta, dove insegnò per diversi anni. 
Arnaldo Pomodoro, Via Margutta
L’esposizione colpisce per la qualità di opere e artisti, insolitamente esposte in strada, davvero uno spazio pubblico presidiato dall’arte. Il grande scultore Arturo Martini è rappresentato dalla sua opera Trilogia dei re, una sorta di scacchiera gigante con la storia di San Giorgio, la principessa e il drago; Giacomo Manzù, Francesco Messina e Antonietta Raphaël trattano invece il tema della figura femminile: forte, audace e disinvolta, con visioni dall’incredibile carica evocativa. L’astrattismo gioca con Arnaldo Pomodoro e Pietro Consagra la sua partita significativa, introducendo, nel caso di quest’ultimo, l’opera d’arte a due facce purtroppo non visibili a causa del poco spazio. Non è stata chiusa, anche solo parzialmente, la strada al traffico e la galleria, pur in presenza di opere non destinate alla vendita, è stata costretta a pagare l’occupazione di suolo pubblico, con importanti sculture a contendersi lo spazio con motorini, furgoncini e biciclette, nell’indifferenza spesso dei commercianti e dei galleristi di via Margutta. 
Drammaticità e deformazione, sono i temi al centro delle opere di Augusto Perez e Floriano Bodini, mentre la storica scena pop anni ’60, particolarmente cara al Presidente Emanuele, è rappresentata da Renato Mambor che, con ironia e linguaggio iconico, si relaziona con le sue opere alla realtà concreta della strada, con i suoi colori, i segnali stradali, le intemperanze atmosferiche. Stessa vena ludica per l’opera di Giuseppe Maraniello, pur con linguaggi e materiali presi dalla tradizione della scultura, mentre la contemporaneità è rappresentata da Eugenia Albini, allieva di Pericle Fazzini e anello di connessione tra l’espressione scultorea dei diversi decenni del ‘900.
Un’iniziativa di pregio che ci auguriamo possa diventare un appuntamento annuale, magari con uno sguardo alla giovane scultura contemporanea, e che trovi nelle istituzioni partner accurati e colti in grado di consentire almeno l’essenziale semplificazione burocratica e logistica. Questo perché l’interlocuzione con i soggetti privati non si configuri come un semplice slogan, ma sia colta dal Ministero della Cultura come occasione permanente di confronto per aiutare il nostro paese a far vivere e rivivere realtà artistiche importanti.  
Mariangela Capozzi 
mostra visitata il 20 settembre

Dal 16 settembre al 16 ottobre 2016
Via Margutta scolpisce il contemporaneo
Monogramma Arte Contemporanea
Via Margutta, 102 – 00187 Roma
Info: infomonogramma@gmail.com, www.monogramma.it 

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