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fino al 17.VII.2011 Mirko nel tempo e nel mito Roma, Casino dei Principi di Villa Torlonia
roma
“L'arte, ogni oggetto dell'arte di Mirko, potrebbe dirsi un'anabasi. Sono lunghi viaggi nel tempo che hanno per meta un'ascensione della forma sino a farle cogliere e manifestare un significato segreto”…(G. Ungaretti)
All’origine della sua ricerca artistica, lo stimolante ambiente familiare, con i fratelli Dino (Udine, 1909– 1976) e Afro (Udine, 4 marzo 1912 – Zurigo, 24 luglio 1976), e, nei primi anni trenta, l’incontro con Arturo Martini (Treviso, 1889 – Milano, 1947), suo maestro a Milano, che gli trasmette il mistero ed il fascino del mito. Come si evidenzia in Apollo (1940, bronzo), piccola scultura esposta in una teca, in cui la forma giunge ad una straordinaria sintesi plastica, che unisce radici classiche e “non finito” michelangiolesco. Il mito greco è protagonista in Chimera (1954, bronzo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), grande scultura posta al centro della prima sala. Nella sua versione dell’animale mitologico, reticoli di segni incisi e in rilievo si sovrappongono alla forma, impostata in una robusta composizione. L’effetto è quello “archeologico”, dell’oggetto rinvenuto nello scavo. Artefice di una ricerca estesa, in cui sperimenta anche materiali poveri, anticipando soluzioni quasi concettuali, Mirko destruttura la forma, che si espande, talvolta, fino a frantumarsi. Ne La Dea della Fertilità (1964, bronzo), probabilmente Artemide di Efeso, la rappresentazione della divinità, dalle numerose mammelle, è in bilico tra stilizzazione totemica e composizione astratta.
Un’ampia selezione di disegni e dipinti, qui raccolti, introduce aspetti meno conosciuti del lavoro di Mirko Basaldella. Come scriveva G. Ungaretti nel ’63: “Mirko è anche pittore, le sue pitture ricordano le sue piccole statue, un po’, ed è una pittura di grande qualità”. Tra astrattismo e postcubismo si colloca Motivi Alterni (1947, tempera su carta intelata), o la splendida Caraffa con chitarra (1948, inchiostro acquerellato su carta), che sembra quasi un omaggio a Picasso (Málaga, 1881 – Mougins, 1973).
In sequenza “attori” di imprese eroiche e mitologiche come I Troiani (1957, pastello ceroso ad olio su carta), Guerriero a Cavallo (1952, pastello ceroso ad olio su carta) e le Figure Totemiche (1956, pastello ceroso ad olio su carta), soggetto più volte rappresentato nelle sue sculture. In Danza d’Arlecchino (1958, pastello ceroso ad olio su carta intelata), figure danzano ruotando su un fondo giallo, con effetti di sospensione metafisica. Il percorso si chiude con La Vita nei campi, Transumanza (1967, olio su tela), di eccezionale qualità pittorica, in cui il viaggio di Mirko, nel tempo e nel mito, ritrova nella figura umana e nell’eticità del lavoro l’autentica essenza.
pier maurizio greco
mostra visitata il 4 maggio 2011
dal 1 aprile al 17 luglio 2011
Mirko nel tempo e nel mito
A cura di Arnaldo Romani Brizzi e Alberto Mazzacchera
Casino dei Principi di Villa Torlonia
Musei di Villa Torlonia, via Nomentana 70 – 00161 Roma
Orario: ore 9.00-19.00 (la biglietteria chiude quarantacinque minuti prima);
lunedì chiuso
Ingresso: Biglietto unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Casino dei Principi con Mostra: € 10,00 intero; € 8,00 ridotto
Catalogo: Palombi Editore
Info: tel. 060608;
Fotografie gentilmente fornite dall’Ufficio Stampa Zètema
[exibart]