14 novembre 2007

fino al 17.XI.2007 Aldo Bandinelli / Nito Contreras Roma, Museo della Via Ostiense

 
Dialoghi calibrati sul tempo e sulla forma. Ricerca di affinità creative tra mondi diversi, non necessariamente contrastanti. Tutta la complessità della storia e la peculiarità di esperienze individuali. Nel torrione di Porta San Paolo...

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L’esposizione curata da Luca Arnaudo indaga il dialogo tra persistere dell’antico e influsso contemporaneo. Il luogo in cui si svolge, il museo della Via Ostiense, assume un’importanza definitiva all’interno del progetto: non un luogo/contenitore che accoglie un evento, ma un luogo che è evento di se stesso, “contenuto” in comunicazione con opere di artisti chiamati a esporre. La ricerca estetica degli artisti quindi ricerca un rapporto preciso con lo spazio, in contraddizione con la neutralità delle gallerie contemporanee, basate invece su una nudità anonima, che azzera le caratteristiche spaziali con l’intento di isolare la presenza aurale dell’opera.
Quella che apparentemente è un’esposizione di quadri e sculture diventa un’installazione sul trascorrere del tempo e il suo condensarsi nelle forme creative dei luoghi fisici. Aldo Bandinelli - Monte dei cocci - 2007 - tecnica mista su carta - cm 30x30La prima tappa della rassegna, dal montaliano titolo Satvra, prevede l’intervento di due artisti. Il primo, Aldo Bandinelli (Roma, 1966) si esprime attraverso una forma territoriale intesa come presenza pura. Le carte sono trattate come superfici su cui sabbie e pigmenti formano uno strato sottile, che sprigiona alla vista il senso di una penetrabile leggerezza. Intervengono tracce di matita, che si conciliano con una pittura di materia fortemente assonante con l’esperienza informale europea, dove l’identità dei materiali usati si combina in un unitario senso dello strato, come poteva essere per un Fautrier o un Dubuffet, ma col senso di una spazialità minimale colma di risonanza come poteva essere per un Fontana. Monte dei cocci è il titolo della serie, e allude al ricongiungimento dell’opera col tempo trascorso che nutre l’opera stessa, riqualificandola nell’oggi.
L’altro artista, Nito Contreras (Ourense, Spagna, 1947), elabora le sue sculture a partire dagli spostamenti del corpo, che si riappropria di un suo spazio all’interno della città organizzata e preesistente. Lo spazio così è perfettamente fuso con l’esperienza dello spazio stesso, e attraverso un’intima mappatura dà vita all’oggetto, alla scultura, che altro non è che la forma di un’esperienza del contesto urbano, un rifondare la soggettiva interazione coi luoghi. Influenzato dalla filosofia di Michel de Certeau, Contreras produce sculture dalla forte connotazione astratta, dove elementi metallici slanciati comunicano un dinamismo essenziale, geometrico, delineato attraverso punti di tensione, riflessi luminosi e forme rarefatte.
Nito Contreras - Relitto urbano - 2006 - alluminio - cm 240x60x20Opere che si lasciano leggere in piena autonomia dall’elemento filosofico alla base della tecnica di elaborazione. La mostra, sicuramente interessante nel suo insieme, dice la sua sulla convivenza interattiva fra mondi dispersi nel tempo e attitudini diverse, che si arricchiscono e si amplificano senza mai sovrapporsi.

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dal 21 ottobre al 17 novembre 2007
Aldo Bandinelli / Nito Contreras – Satvra
a cura di Luca Arnaudo
Museo della Via Ostiense
Via Persichetti, 3 (zona Piramide Cestia) – 00153 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 9-13.30; martedì e giovedì ore 9-13.30 e 14.30-16.30
Ingresso libero
Catalogo Edizioni Eventi Culturali
Info: tel. +39 065743192; larnaudo@yahoo.com

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