18 febbraio 2000

fino al 19.III.2000 Eros nell’arte di Gustav Vigeland Roma, Museo Hendrik Christian Andersen

 
Il nuovissimo museo Hendrik Christian Andersen, uno dei satelliti della Soprintendenza Speciale Arte Contemporanea (SACS), ospita una mostra piccola , ma molto intensa che si fa apprezzare anche per la gradevolezza degli spazi espositivi

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Eros nellLa mostra dedicata allo scultore norvegese Gustav Vigeland (1869-1943) coincide con l’apertura del Museo H.C. Andersen che ha sede in un’elegante palazzina in stile neo-rinascimentale costruita su disegno dello stesso Andersen tra il 1922 e il 1925.
Il recente restauro (reso possibile grazie ai finanziamenti del gioco del Lotto), ha restituito all’edificio l’originale delicata cromia del paramento murario e lo splendore delle decorazioni in puro Jugendstil.
Al piano terra si possono visitare i 2 grandi atelier di Andersen (n.1872/m.1940) – la Galleria e lo Studio – che fanno da suggestivo scenario per le sue monumentali sculture sui temi dell’amore, della maternità, della gagliardia fisica e della fratellanza universale. Quasi tutte le colossali sculture presenti in queste sale erano destinate a decorare gli edifici della Città Mondiale, un grande centro internazionale di cultura consacrato all’enfatica celebrazione del progresso dell’Umanità, al cui progetto Andersen dedicò molti anni della sua vita.
Al piano superiore, già abitazione di Andersen, è allestita la mostra dedicata al tema dell’eros nell’arte di Gustav Vigeland.
Eros nellLa differenza tra i due artisti, anche se conterranei e figli entrambi della medesima cultura di impronta simbolista, si rivela subito profonda. Vigeland, famoso soprattutto per lo straordinario parco di sculture di Oslo, è sensibilmente lontano dall’arte enfatica e magniloquente di Andersen, e mostra al primo sguardo una personalità complessa e affascinante.
Nelle 40 piccole sculture e negli oltre 100 disegni esposti, l’artista norvegese si fa portatore di una visione dell’eros appassionata e spontanea; estenuata, ma vitale.
Diversamente da molti altri artisti dell’area simbolista che hanno affrontato il medesimo tema, ad esempio Eduard Munch, Vigeland guarda alla donna come partner sua eguale e non come all’ingannevole tentatrice che trascina l’uomo alla perdizione. Uomini e donne sono entrambi consumati da una passione che non possono controllare e che li spinge in maniera disperata l’uno verso l’altra. Tuttavia queste opere esprimono diversi tipi di relazione tra i due sessi: la tenerezza, la tensione erotica, l’ardore, ma anche il conflitto e la pura ostilità. “Il rapporto sessuale è cosa magnifica” diceva Vigeland, “ma può anche trasformarsi in un inferno“.
La qualità vibrante del modellato e alcuni spunti compositivi rivelano la conoscenza dell’opera di Rodin, mentre i disegni appaiono come esplosioni spontanee ed emozionanti di un’immaginazione erotica personale e appassionata. I corpi delle sculture di Vigeland si attorcigliano, si compenetrano, quasi si fondono simbioticamente in coiti passionali e disperati.

valentina tanni


“Eros nell’arte di Gustav Vigeland”; Museo Hendrik Christian Andersen ; via Pasquale Stanislao Mancini 20(Flaminio); fino al 19-03-2000; orario 9-19 ; Ch. Lunedi; Info 06.3219089; costo L. 8000, gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65, ridotto dai 19 ai 25 anni; Catalogo Umberto Allemandi per le ed. SACS; servizi igienici SI ; lingue straniere SI; Audioguide NO ; Bar Ristorazione SI; Bookshop No; Tempo di visita 45min/1 ora.

[exibart]

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