19 settembre 2002

fino al 20.IX.2002 Tommaso Cascella – Reame di rame Viterbo, Galleria Miralli

 
Ispirate alle antiche civiltà mitiche dell’Età del Rame, le opere di Cascella sono ingenue armi da “parata” alternate da piccoli paesaggi chiusi in angusti contenitori, vere e proprie visioni di un diario di viaggio…

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Reame di rame è un gioco di parole, un’omofonia basata sulla similitudine di due termini così come, due, metalli, oro e rame, si somigliano per brillantezza e colore, ma non per valore. La mostra di Tommaso Cascella a Viterbo ci imbriglia in questo bisticcio, oscillante tra illusoria nobiltà nell’apparenza e sostanziale povertà della materia. Un equivoco che l’artista trasferisce dal vicino atelier di Bomarzo alla sala quattrocentesca di Palazzo Chigi, sede della Galleria Miralli. Congiunzione con un surreale momento archetipico della scultura, un primitivismo dal caldo sapore mediterraneo, che getta le radici in una mitologia picassiana , utilizzando la leva segnico – analogica di Mirò, anche se, con una ragione tutta personale annuisce all’esperienza in un presente sibillino e satirìaco. Come se Cascella alludesse ad un demone comune denominatore dei popoli latini, capace di tracciare queste linee così simili a graffiti rupestri. Come in criptici idoli apotropaici, la forza teurgia dei simboli ha ancora il sapore del genius loci. Infatti, c’inquietano Tommaso Cascellacon la loro dionisiaca insolenza, quasi fossero lame una volta brandite da un esercito aurorale. Il Reame di rame è come una beffarda raccolta d’oreficeria, una costellazione luciferina e, al tempo stesso benigna di preziosi monili da collocare in un immaginario viaggio a ritroso, così da farne monogrammi e formule segrete di un arcano sortilegio. Contenitori di una memoria ramingha, le opere di Cascella fanno pensare ad una storia tradotta oralmente, ad una archeologia delle idee e delle sensazioni in cui sopravvive un organico approccio con i segni del tempo. Siamo davanti ad una testimonianza di un patrimonio animistico che l’uomo occidentale tende a cancellare, un irrazionale runico che fa coincidere il celeste con il terrestre, il terrestre con l’ipogeo, l’ipogeo con il fuoco.

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mostra vista l’1.IX.2002


Tommaso Cascella – Reame di rame
Galleria Miralli Palazzo Chigi, Via Chigi 15, 0761 34 08 20, 349 09 86 79, lun_sab 17-19, amiralli@libero.it , www.infinito.it/utenti/galleriamiralli


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