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fino al 22.VI.2003 Raphael Dallaporta Roma, Il Segno
roma
Una comunità di attempate ladied vietnamite, a Noyant, nel cuore della Francia. In una esilio dignitoso e discreto. Un villaggio stagionale fatto roulotte. Dove abitano nudisti e non nudisti. Impianto minimale e colori polverosi per gli scatti di un giovanissimo fotografo. Alla prima personale...
Raphael Dallaporta, fotografo francese di 22 anni, borsista presso Fabrica il centrostudi – laboratorio per lo sviluppo e la ricerca nel campo della comunicazione di Benetton, è stato selezionato personalmente da Marco Delogu, direttore artistico del Festival Internazionale di Fotografia: di comunità – tema ingombrante di questa edizione – parlano – ma con un’accezione originale ed interessante – anche i lavori di Dallaporta esposti negli spazi del Segno, storica galleria nel centro di Roma. Si tratta della prima personale di questo artista giovanissimo che per l’occasione presenta due serie fotografiche a colori. La prima intitolato Le signore di Noyant è una successione di ritratti di donne vietnamite, una piccola comunità che vive appunto a Noyant, piccolo paese nel cuore della Francia. Sono le mogli abbandonate dai mariti francesi conosciuti durante gli eventi politici in Indocina e poi trasferitesi con loro in Francia negli anni ’50. In un esilio discreto, lontane dal clamore, memoria di un passato prossimo da tenere alla larga. Immagini di volti tristi , ma pieni di dignità. Dallaporta le ha fotografate nelle loro case spesso davanti ad immagini religiose o ad altarini di gusto orientale o nell’atto di mostrare la foto del proprio marito. Completamente diverso il secondo lavoro intitolato Caravannes. Si tratta di una comunità di nudisti e non-nudisti – i cosiddetti tessili – che d’estate si riunisce sulla spiaggia di Piémanson vicino ad Arles, alla foce del Rhone, alloggiando in centinaia di roulottes e creando un vero e proprio villaggio stagionale. Dallaporta fotografa una roulotte alla volta, isolandola e ponendola al centro del fotogramma evitando con cura ogni presenza umana. Viene a perdersi così il senso della comunità in favore di una sorta catalogazione rigorosa, ossessiva, dai colori spenti e polverosi. Le immagini delle roulottes presentate una accanto all’altra su tre file sovrapposte, richiamano le opere della coppia di artisti tedeschi Bern & Hilla Becher, sebbene il particolare cromatismo e la ricerca sociologica sottostante facciano del lavoro di Dallaporta qualcosa di unico ed originale.
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mostra visitata il 20 maggio 2003
Raphael Dallaporta
Galleria Il Segno via Capo le Case 4 (piazza di Spagna) 06 6791387, ilsegno@tiscalinet.it , mar_ven 10.30-13/17-19.30 lun 17-19.30, www.fotografia.festivalroma.org , catalogo del Festival di Fotografia edito da Federico Motta
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