09 giugno 2003

fino al 22.VI.2003 Raphael Dallaporta Roma, Il Segno

 
Una comunità di attempate ladied vietnamite, a Noyant, nel cuore della Francia. In una esilio dignitoso e discreto. Un villaggio stagionale fatto roulotte. Dove abitano nudisti e non nudisti. Impianto minimale e colori polverosi per gli scatti di un giovanissimo fotografo. Alla prima personale...

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Raphael Dallaporta, fotografo francese di 22 anni, borsista presso Fabrica il centrostudi – laboratorio per lo sviluppo e la ricerca nel campo della comunicazione di Benetton, è stato selezionato personalmente da Marco Delogu, direttore artistico del Festival Internazionale di Fotografia: di comunità – tema ingombrante di questa edizione – parlano – ma con un’accezione originale ed interessante – anche i lavori di Dallaporta esposti negli spazi del Segno, storica galleria nel centro di Roma. Si tratta della prima personale di questo artista giovanissimo che per l’occasione presenta due serie fotografiche a colori. La prima intitolato Le signore di Noyant è una successione di ritratti di donne vietnamite, una piccola comunità che vive appunto a Noyant, piccolo paese nel cuore della Francia. Sono le mogli abbandonate dai mariti francesi conosciuti durante gli eventi politici in Indocina e poi trasferitesi con lororaphael dallaporta, caravannes, veduta dell in Francia negli anni ’50. In un esilio discreto, lontane dal clamore, memoria di un passato prossimo da tenere alla larga. Immagini di volti tristi , ma pieni di dignità. Dallaporta le ha fotografate nelle loro case spesso davanti ad immagini religiose o ad altarini di gusto orientale o nell’atto di mostrare la foto del proprio marito. Completamente diverso il secondo lavoro intitolato Caravannes. Si tratta di una comunità di nudisti e non-nudisti – i cosiddetti tessili – che d’estate si riunisce sulla spiaggia di Piémanson vicino ad Arles, alla foce del Rhone, alloggiando in centinaia di roulottes e creando un vero e proprio villaggio stagionale. Dallaporta fotografa una roulotte alla volta, isolandola e ponendola al centro del fotogramma evitando con cura ogni presenza umana. Viene a perdersi così il senso della comunità in favore di una sorta catalogazione rigorosa, ossessiva, dai colori spenti e polverosi. Le immagini delle roulottes presentate una accanto all’altra su tre file sovrapposte, richiamano le opere della coppia di artisti tedeschi Bern & Hilla Becher, sebbene il particolare cromatismo e la ricerca sociologica sottostante facciano del lavoro di Dallaporta qualcosa di unico ed originale.

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pierluigi sacconi
mostra visitata il 20 maggio 2003


Raphael Dallaporta
Galleria Il Segno via Capo le Case 4 (piazza di Spagna) 06 6791387, ilsegno@tiscalinet.it , mar_ven 10.30-13/17-19.30 lun 17-19.30, www.fotografia.festivalroma.org , catalogo del Festival di Fotografia edito da Federico Motta


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