20 maggio 2014

Fino al 24.V.2014 Emanuela Fiorelli, L’orizzonte degli eventi Galleria Anna Marra Contemporanea, Roma

 
Artista, filatrice, novella Penelope, Fiorelli costruisce la trama dell'orizzonte attraverso fili elastici e serigrafie murali. Ed invade lo spazio della galleria -

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Seguendo il filo di Emanuela Fiorelli dove tutto, come in un vecchio dagherrotipo, si dipana in bianco e nero, emerge, a un tratto, un fil rouge. Dopo una serie di sculture a parete, rigorose e severe sbuca un filo rosso. La sottile scultura si chiama Espansione rossa per Anna, un gentile omaggio alla gallerista  che la ospita, Anna Marra. Ma non c’è solo questo filo a sconvolgere il linguaggio consueto di Emanuela, perché dietro le maglie dell’opera s’intravede anche una fotografia, quella della stessa Galleria.
È questo e non solo il lavoro, elegante e raffinato, della Fiorelli, che attratta da fenomeni fisici, intitola la sua esposizione L’orizzonte degli eventi, mettendosi in connessione con la fisica e le sue forze gravitazionali dei buchi neri. Si, perché è questa l’operazione che compie la scultrice, scovare se c’è o no un punto di ritorno; tira i fili, perciò, allargando il campo visuale e fisico da una sala all’altra.
Emanuela Fiorelli, L'orizzonte degli eventi, vista della mostra
L’opera ha dimensioni ambientali, non rappresentabili in centimetri, ma occupa lo spazio, senza chiedere il permesso.
Ci fa pensare a certa arte degli anni 70 e il suo modo di aderire e costruire lo spazio attraverso una produzione che assomigliava a strutture architettoniche. Il metodo è quello dell’architetto, ma questa volta l’opera non è smontabile, modellabile, la ragnatela è immobile, resta tesa.
L’installazione site-specific che dà il nome alla mostra s’inserisce nel filone dell’arte contemporanea che dall’inizio del XX secolo interessa la dimensione ambientale. Lì, lo spazio fisico è qualificato dagli artisti attraverso interventi di varia natura: dipinti o sculture, uso di luci o colori. La partecipazione del pubblico è a volte richiesta. Qui, attraverso gli occhi e le sensazioni,  l’intercapedine che si forma tra la trama e l’ordito della scultura, non lascia presagire un passaggio, ma è solo permesso uno sguardo fugace.
“Il contrasto bianco- nero, la distorsione della prospettiva costruiscono una inconsueta interpretazione dello spazio” come ci racconta il curatore, Lorenzo Respi.
E non si tratta di una scultura architettonica che prende spessore, massa, si assottiglia piuttosto, cancella le architetture e ingentilisce le pareti che così vacillano.
Sembrano a volte, cattedrali cadute, queste trame di tarlatana in prospettiva.
I punti, non sempre s’intrecciano nel telaio, alcuni saltano fuori. Yves Klein, s’immergeva nello spazio stesso per dipingere lo spazio. Ed Emanuela? Cosa tesse il suo ricamo? Come vede il suo orizzonte?
Anna de Fazio Siciliano
Mostra visitata il 2 aprile
Dal 2 Aprile al 24 maggio 2014
Emanuela Fiorelli 
L’orizzonte degli eventi
Galleria Anna Marra Contemporanea
Via sant’angelo in pescheria, 32 – 00186 Roma
Orari: da martedì a sabato, dalle ore 15.30 alle 19.30

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