11 maggio 2001

fino al 24.VI.2001 Le Tribù dell’Arte Roma, GCAMC

 
Per concludere: io penso che si deve creare una nuova tribù che si chiama i bugiatori, che hanno scoperto che l’arte è una bugia e cercano la verità. Ben Vautier, 24 aprile 2001...

di

Era da tempo che a Roma non si vedeva un vernissage come quello delle Tribù dell’Arte: la sera del 24 aprile la Galleria Comunale d’Arte Moderna si è resa teatro di un’incredibile kermesse, fatta di luci, suoni, colori e jet set internazionale.
Dopo lo stordimento iniziale, ciò che maggiormente colpiva l’incauto visitatore era la straordinaria confusione che gli si parava davanti. Riuniti nel cortile dell’ex fabbrica Peroni, alcuni artisti davano vita ad una serie di happening, seguiti con grande interesse da un folto pubblico. Pino Pascali, Cannone, Tribu dellIn fondo allo spiazzo, Ben Vautier, seduto su un panchetto, tracciava su una lavagna, con la sua inconfondibile calligrafia, frasi di sarcastica e dissacratoria ironia tra cui: “vero vecchio artista fluxus” e “se tutto è arte perché fare arte?”; poco più avanti Shuji Mukai aveva creato una sorta di “zona franca” ricoprendo con ideogrammi privi di significato una vecchia cinquecento, un ombrellone, un tavolo e persino il pane nei piatti. Non contento, abitava il suo spazio indossando un completo “scritto” perfettamente in tono con l’ambiente. Potrei andare avanti a lungo, raccontando ad esempio di quell’artista che girava vorticosamente su se stesso al ritmo di musica dance e con il corpo completamente ricoperto di strass (Oleg Kulik), oppure di quello che sdraiato a terra si dimenava tra le grida strazianti di animali portati al macello.
Quello che più mi preme ora è invece spiegare cosa rende le tribù dell’arte una delle mostre più importanti della stagione romana. Prima di tutto la complessità del progetto, dedicato come ricorda Bonito Oliva “ai viaggiatori senza bagaglio, pronti a spogliarsi di ogni attributo professionale e produzione categoriale per assumere un’identità moderna, portata allo sconfinamento e alla sperimentazione multimediale”. Tribu dellUna mostra dedicata a quei gruppi (per questa prima edizione: Lettrismo, Situazionismo, Gutai, Fluxus ed Events, Happening e i Capi senza tribù, mentre nella seconda troveranno posto Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribù, video arte e Capi senza tribù) che “hanno ripreso volontariamente e involontariamente la strategia tipica delle tribù, comportamenti comuni e sistema di vita poggianti su una comune identità”.
L’esposizione, rivolta al recente passato dell’arte, riesce a dare la giusta rilevanza a quei gruppi e a quelle singole personalità che negli ultimi cinquant’anni hanno portato il loro fondamentale contributo all’evoluzione artistica. Le Tribù dell’arte offre al pubblico la visione di opere mai presentate in Italia, eppure famosissime: “Machine a faire des poemes lettristes”, 1966 di Maurice Lemaitre, “Duchamp/Beuys Buddha”, 1990 di Nam June Paik, “Cabin” 1963-91 di Allan Kaprow e ancora la splendida e recente installazione (1997-2000) di Atelier Van LieshoutSlachtinstallatie”.
Si tratta decisamente di un avvenimento molto importante per Roma. Ma non solo. Le Tribù dell’Arte sono anche il segno di un rinnovato interesse nei confronti dell’arte contemporanea che finalmente sembra aver trovato concretizzazione non in semplici mostre, ma in veri eventi e manifestazioni di qualità, proprio come questa.
Le tribù dell’Arte è curata da Achille Bonito Oliva con la collaborazione di un nutrito staff di curatori e studiosi tra cui Cecilia Casorati, Danilo Eccher, Alessandra Galletta.

articoli correlati
A.B.O. la prima mostra dedicata ad un critico del nostro tempo…
Bonito Oliva nel palinsesto culturale della RAI
forum correlati
I critici d’Arte
…ISMI… del nuovo millennio

paola capata
mostra visitata il 24. IV. 2001


guarda il VIDEO
in collaborazione con

my tv




Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Spazi Espositivi Ex Fabbrica Peroni
Via Reggio Emilia 54
Orario da martedì a domenica 9 – 19; festivi 9 – 14; (lunedì chiuso)
Informazioni tel. 06 67107900 / galleria.moderna@comune.roma.it
Sito Internet www.comune.roma.it/galleriacomunale
Biglietteria intero Lire 10.000, ridotto Lire 8.000
Catalogo in due edizioni (italiano-inglese); casa editrice Skira
Attività didattica visite guidate per scuole superiori e gruppi, prenotazione al tel. 06 67107944
Sì bookshop, sì caffetteria, sì servizi igienici, sì accesso ai disabili
Servizi ai visitatori: mediateca e postazioni multimediali, biblioteca del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive


[exibart]

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui