09 aprile 2003

fino al 27.IV.2003 La beltà – Giosetta Fioroni Roma, Mercati Traianei e Officina Arte al Borghetto

 
Una cornice eccezionale, quella dei Mercati di Traiano. Per raccontare Giosetta Fioroni, dagli ’60 alle opere recenti. Dai monocromi argentati, alle tele, alle ceramiche. Con un totem di 18 lightbox che diventa un ritratto – omaggio...

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Giosetta Fioroni espose per la prima volta nel 1961 presso la storica Galleria La Tartaruga; i suoi esordi si legano alla Scuola di Piazza del Popolo, fulcro della Pop art romana intorno a cui gravitavano artisti animati da un incredibile desiderio di ricerca e condivisione: Angeli, Festa, Schifano, ma anche Mambor, Ceroli, Pascali
I primi lavori rivelano il gusto per una pittura monocroma, mediato dall’adozione dell’argento, colore non colore che cambia a seconda della luce e che dona giosetta fioroni all’immagine l’indefinitezza del ricordo, della memoria. Ma l’argento è anche il colore del prodotto tecnologico, simbolo del boom economico di quegli anni. I soggetti rappresentati – gradevoli all’occhio – richiamano le immagini pubblicitarie, la televisione: giovani donne che guardano (o si lasciano guardare) impavide lo spettatore. Lo stesso soggetto viene spesso ripetuto più volte su più tele o sulla stessa, più grande, più piccolo, con colori diversi o in successione, reiterando il significato dell’immagine fotografica e cinematografica e il suo perdurare nella memoria.
Negli anni caldi della contestazione Giosetta, forse disorientata dall’improvviso mutamento di clima, si volge ad un modo fiabesco fatto di elfi, gnomi e paesaggi fatati in cui non c’è spazio per la violenza, per la lotta politica.
La mostra documenta tutto questo e molto di più, spingendosi fino all’attualità. Interessanti le grandi tele in cui rappresenta Roma (1990), attraverso imponenti portonigiosetta fioroni serrati, finestre murate o scorci chiusi da palazzi, che sembrano annullare o negare l’ariosa universalità della Città Eterna.
Sfavillanti di colore le ceramiche: case e teatrini, temi già presenti nella sua poetica, reinterpretati attraverso le qualità espressive della nuova tecnica con la quale inizia a misurarsi dal 1993. In questi giorni a Roma, un’altra mostra, CASEMATTE, propone 200 formelle in ceramica realizzate da Giosetta Fioroni, sagome di case ispirate dalla Patanella, casa di amici nella laguna di Orbetello.
Il punto d’arrivo dell’esposizione ai Mercati Traianei è Senex, 18 light box, presentati lo scorso anno nell’Ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma. Una serie ritratti, un unico soggetto: il volto dell’artista attraverso gli scatti del fotografo Marco Delogu.

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daniela bruni
mostra vista il 18 marzo 2003


La beltà. Giosetta Fioroni opere dal 1963 al 2003, a cura di Daniela Lancioni e da Federica Pirani
Mercati di Traiano Via IV novembre 94 (via Nazionale), 0669780532, mar_dom 9-19 ch lun, ingresso intero 6.20 euro, ridotto 3.10 euro, catalogo Viviani arte 35 euro

CASEMATTE
Fino al 20.IV.2003
L’Officina Arte al Borghetto, P.zza della Marina, 27 (Piazzale Flaminio), 06 6871093 mar_sab 15-19
Mattina su appuntamento: Carlo Virgilio (tel.Galleria: 06/6871093); Maria Paola Maino (Archivi delle arti Applicate del XX secolo: 06/3203565 – e-mail: a.artiapplicate@iol.it )


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