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fino al 28.IV.2002 Dichiarazioni: Achille Pace – Franco Cyuti – Michele Cossyro Viterbo, Galleria Miralli
roma
Gastone Biggi ricorda quando, nel 1959 prese lo studio insieme ad Achille Pace, lì nacquero i fili di Pace. Oggi quest’ineffabile legame con la materia di supporto, la tela, è quasi un connotato essenziale della pittura di Pace...
Giunto a Viterbo con due amici, Franco Ciuti e Michele Cossyro, per questa mostra alla Galleria Miralli di Viterbo dal titolo Dichiarazioni, l’artista di Termoli Achille Pace traccia il delicato tragitto dei cascami in una sospensione metafisica, segni sottili di quella materia, atta a sorreggere ed ancorare la pittura e che ora emerge come sineddoche della trama e dell’ordito della tela. Essa sembra rappresentare la natura intima del tessuto e, al tempo stesso, indica come questo sia, se non altro, una condizione necessaria per dipingere il quadro. Il segno sottile è l’evidenza della materia nel colore assoluto, esso è legato da un capo all’io più profondo dell’artista e, dall’altro, alla profondità insondabile del colore, è la misura ‘tachistica’ d’uno spazio in cui diventa un leggero vettore poetico. La superficie, quindi, in una paratassi d’organico ed inorganico, di razionale ed irrazionale, di forma ed informe è il campo in cui si esplica l’arte di Franco Ciuti, che dichiara in questa maniera, il suo desiderio di sviscerare ‘le forze e le forme della materia’. Così nasce la sua proposta di associare informale e minimalismo, la sontuosa e carnale liquidità del colore, con il rigore assoluto della geometria. Per Michele Cossyro invece sembra più importante mostrare l’impalcatura del quadro. L’artista ha decorato un vero e proprio oggetto plastico con cui cattura l’occhio dell’osservatore, sfruttandolo come si trattasse di una trappola ammiccante. L’osservatore continua a seguire l’andamento della tessitura seguendo la diversa ripartizione dei pieni e dei vuoti, fino a stabilire un legame di contiguità tra i diversi andamenti di pittura e intreccio. Cossyro intende aprire un’intercapedine tra superficie e struttura di sostegno in cui catturare l’osservatore senza che essa si mostri una fredda analisi, senza rinunciare, per intenderci, ad un vezzo cromatico decisamente decò. La mostra rimane aperta fino al 28 aprile presso la galleria Miralli di Viterbo, in Via Chigi, 15.
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Dichiarazioni: Achille Pace, Franco Ciuti, Michele Cossyro
Galleria Miralli, via Chigi 15, 0761340820, lun_sab 17.30-19.30, ch festivi, amiralli@libero.it
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