02 luglio 2017

Fino all’1.X.2017 Stanze d’artista. Capolavori del ‘900 italiano GAM, Roma

 

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«Ora dovrei parlarti della mia solitudine. Anche tu conosci questa bestia: essa inaridisce il cuore, sa scavare, come una talpa, e come essa ha pelo morbidissimo impalpabile, ed è del suo stesso colore, grigia». In questa lettera scritta all’amico Libero de Libero nel 1930 Scipione (Gino Bonichi) ricorre a un’immagine squisitamente visiva  per parlare dell’angoscia che lo opprime. E proprio col filo di un dialogo intimo, ricco di risonanze, è imbastita la bella mostra Stanze d’artista. Capolavori del ‘900 italiano, curata da Maria Catalano e Federica Pirani, e allestita nelle sale dei tre piani della Galleria d’Arte Moderna di Roma, fino al 1° ottobre 2017.
Le sale, trasformate idealmente in “stanze”, accolgono le opere (circa una sessantina) di dodici tra i maggiori esponenti del panorama artistico italiano della prima metà del Novecento. Ogni artista è introdotto da una scelta di brani tratti dai suoi scritti (lettere, diari, testi teorici), come se si presentasse da sé e confidasse direttamente al visitatore idee, progetti, sogni e frustrazioni, in un cortocircuito ricco di corrispondenze tra immagini e parole.  
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Ferruccio Ferrazzi, La nuda, 1922, olio su tela, Gian Enzo Sperone, Sent
Protagonisti sono due scultori, Marino Marini e Arturo Martini, e dieci pittori: Massimo Campigli, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Ferruccio Ferrazzi, Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Scipione, Mario Sironi e Ardengo Soffici. Di ciascun artista l’esposizione presenta le opere possedute dalla Galleria accanto ad altre provenienti da raccolte private. Nella stanza dedicata a Sironi, per esempio, spicca il dipinto Pandora (1924); in prestito da una collezione svizzera, l’opera non si vedeva da quarant’anni. Nella stanza di Scipione è invece ricostruita una sequenza eccezionale (già da sola varrebbe la visita) composta da Il cardinal Decano (1930), un capolavoro di proprietà della Galleria, affiancato dal bozzetto per la sola testa del cardinale e dal bozzetto per l’intera scena, provenienti anch’essi dalla Svizzera.
Magnifiche anche le stanze dedicate a Fausto Pirandello (con ben otto dipinti) e la stanza di Ferruccio Ferrazzi, dove tra l’altro si possono ammirare affiancati due frammenti di due diverse versioni della Vita Gaia (1922). Infine un pensiero va a Ninetta Ferrazzi, scomparsa a Roma lo scorso marzo. Appassionata e generosa custode della storia familiare, adorata da generazioni di studiosi, Ninetta appare ricordata in mostra in due dipinti del padre che la ritraggono bambina. 
Flavia Matitti
mostra visitata il 27 aprile

Dal 14 aprile al 1 ottobre 2017
Stanze d’artista. Capolavori del ‘900 italiano
Galleria d’Arte Moderna, 
Via Francesco Crispi, 24, Roma
Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.30
Info: www.galleriaartemodernaroma.it

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