16 ottobre 2000

Fino al 22.IV.2001 I fenici delle isole Sedi varie

 
Un viaggio affascinante attraverso un periodo che va dall’ VIII al III secolo a.C., incontrando i popoli che per primi colonizzarono Sicilia, Ischia e Sardegna...

di

E’ la storia avvincente della scoperta dell’Occidente da parte di mercanti e coloni fenici, cui farà seguito la lunga egemonia di Cartagine. Reperti, suggestioni e testimonianze di un’avventura mediterranea raccontati in una mostra che avrà due sedi. A Castelvetrano, dove sbarcarono le navi fenicie, e ad Erice dove marciarono gli eserciti cartaginesi.Una concitazione degli eventi simbolicamente sottolineata da una doppia esposizione, che è stata inaugurata in concomitanza con i lavori del V Congresso internazionale di Studi fenici e punici che riunisce a Marsala e Palermo studiosi provenienti da tutto il mondo.
Oltre 3500 pezzi, alcuni dei quali prestati dal Museo Selinuntino di Castelvetrano e dal Museo Civico di Erice e molti, ancora sconosciuti al pubblico, provenienti dalla fondazione Whitaker di Mozia.Monete in oro e corinzie, vasi attici a figure nere e a figure rosse, ceramiche attiche a vernice nera, vasellame di creta, terrecotte, marmi, statuette, bronzi
Anfora
La prima sezione, nella Chiesa di Sant’Agostino a Castelvetrano, è dedicata alla colonizzazione fenicia e al dominio cartaginese dal VII al III secolo a.C..
Di fronte alla chiesa, tra l’altro, nel museo civico di Castelvetrano è visibile lo splendido Efebo di Selinunte, raccolto casualmente dalle reti di un pescatore mazzarese. Nel Convitto Sales di Erice trovano invece collocazione i reperti punici rinvenuti in Sardegna e in Sicilia, mai esposti fino ad ora, e che sono di grande interesse archeologico ed artistico. Preziose monete in oro e argento, cammei, lucerne, idoli oltre a un singolare tesoro di lingotti di bronzo, del peso di circa ottanta chili, racchiuso in una grande anfora scoperta durante uno scavo, che dà un chiaro segno della rarità e della preziosità di questo metallo a quel tempo. Tracce ancora nitide dell’incontro tra le popolazioni locali e i colonizzatori, che consentì la nascita degli empori e delle colonie, l’affermarsi delle città, la penetrazione nei territori interni e gli scambi commerciali.
Guerriero
La mostra, organizzata da Novamusa, vede la collaborazione delle Soprintendenze archeologiche di Cagliari e Oristano, di Sassari e Nuoro, di Napoli e Caserta, della Soprintendenza per i beni culturali e Ambientali di Trapani e della Fondazione Whitaker ed è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Sicilia, dalla Provincia di Trapani e dai comuni di Castelvetrano e Erice.


Ugo Giuliani


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Castelvetrano (Tp) e Erice (Tp)- I fenici delle isole, Chiesa di Sant’Agostino a Castelvetrano, e al Convitto di Sales a Erice, informazioni e prenotazioni tel. 0924 932108, apertura tutti i giorni dalle 9,30 alle 18,30 (orario continuato), biglietti ( ord. L.6000; ridotto L.4000; scolaresche L. 3000). Fino al 22 aprile 2001. Catalogo, I Fenici delle isole, ed. Giunti, a cura di Paolo Bernardini (Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano), Rubens D’Oriano (Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro) e Maria Pamela Toti (Fondazione Whitaker), pp. 48, lire 15’000

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