19 febbraio 2021

Lo stencil di Banksy a Nottingham è stato staccato e venduto a una galleria d’arte

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L'opera di Banksy comparsa pochi mesi fa a Nottingham e raffigurante una bambina con l’hula hop di una ruota di bicicletta, è stata staccata dal suo muro e venduta a una galleria d'arte

Banksy Nottingham

Un’opera di Banksy, recentemente comparsa sul bel muro in mattoncini rossi di un’abitazione di Nottingham e raffigurante una bambina intenta a giocare con l’hula hop di una ruota di bicicletta, è stata rimossa dalla sua sede e venduto a una galleria d’arte. L’opera, rivendicata dallo stesso misterioso street artist attraverso la sua pagina Instagram come da prassi, è stata acquistata dalla Brandler Gallery, galleria di Brentwood, nell’Essex, specializzata in street art.

A comminare la vendita, il proprietario dell’edificio, che ha preferito rimanere anonimo, per un prezzo a sei cifre, ha spiegato la galleria che, però, non ha specificato la somma. D’altra parte, John Brandler, il gallerista, ha già un’ampia collezione di opere di Banksy non è nuovo a operazioni di “strappo”. Già nel 2019 acquistò lo stencil del garage di Port Talbot, quello del bambino che giocava con i fiocchi di plastica sciolta. L’opera di Nottingham, che è stata rimossa mercoledì da una ditta specializzata, sarà esposta in una mostra al Moyse’s Hall Museum di Bury St Edmunds, nel Suffolk, entro la fine del 2021.

 

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Secondo quanto riportato da un quotidiano locale, il proprietario dell’edificio, che si trova nella zona di Radford, tra Ilkeston Road e Rothesay Avenue, aveva anche provato a contattare organizzazioni ed enti del luogo, per evitare lo spostamento dell’opera da Nottingham ma le trattative non devono essere andate a buon fine. Evidentemente le cifre non erano sei.

Eppure, probabilmente l’opera era legata a un episodio di storia locale: Nottingham è infatti la sede dello storico marchio di biciclette Raleigh, fondato nel 1887 e, conoscendo il modus di Banksy, sempre attento a interpretare le suggestioni del territorio, probabilmente era proprio quello il riferimento nascosto. Insomma, la notizia non è stata presa benissimo dai residenti che, adesso, dovranno fare circa 240 chilometri per vederla, troppi da affrontare pedalando.

Il muro senza il Banksy

Ma, citazioni ciclistiche a parte, qualcuno ci aveva visto anche un messaggio di speranza per il Covid. «È stato fantastico per la città. L’opera è arrivata nel bel mezzo di Covid, quando stavamo attraversando un periodo davvero terribile e abbiamo vissuto questo momento di divertimento e di gioia. Ora, purtroppo, il murales è nelle mani di qualcun altro», ha dichiarato al Guardian Simon Bristow, esponente di Nottingham Project, associazione istituita dal comune per valorizzare la cultura e l’arte della città che, adesso, si sente defraudata di un suo bene.

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