05 agosto 2025

In Scena: gli spettacoli di teatro e danza della prima metà di agosto

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Una selezione degli spettacoli e dei festival di teatro, danza e arti performative più interessanti in scena fino a metà agosto, in tutta Italia

ORESTE. Nella foto Marco Imparato, Giulio Forges Davanzati, Alessandra Fallucchi Ph Massimiliano Natale

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione speciale per la prima metà di agosto.

Teatro e danza

Oreste di Euripide, ad Alba Fucens

Prima nazionale il 4 agosto al Festiv’Alba di Alba Fucens Oreste di Euripide, nell’adattamento e regia di Alessandro Machìa (produzione Làros e Compagnia Zerkalo). Un lavoro di riscrittura e lettura scenica del testo euripideo, con particolare attenzione alla componente tragica e filosofica dell’opera. L’Oreste di Euripide, composto nel 408 a.C., è un testo che affronta i temi della responsabilità, della giustizia e del rapporto tra l’umano e il divino in un momento di crisi della polis ateniese. Al centro del dramma, la figura di Oreste, perseguitato dal rimorso e da una giustizia terrena e divina che si mostra inefficace, diventa occasione per una riflessione sull’autonomia dell’individuo e sull’illusione della conciliazione imposta dall’alto. L’intervento finale del dio Apollo non risolve il conflitto, ma sottolinea l’impossibilità di una catarsi reale.

Nel ruolo di Oreste l’attore Marco ImparatoPino Quartullo interpreta Tindaro e il dio Apollo, Giulio Forges Davanzati è Pilade, Alessandra Fallucchi veste i panni di Elettra, Claudio Mazzenga è Menelao, Silvia Degrandi interpreta Elena, Alessia Ferrero è Ermione. Completano il cast Tommaso Garrè nel doppio ruolo del Messaggero e del Frigio, e Valeria Cimaglia nel ruolo del Coro.

Lo spettacolo sarà successivamente in scena al Platus Festival di Sarsina, il 12 agosto, e al Tindari Festival, il 30.

ORESTE Marco Imparato – ELETTRA Alessandra Fallucchi Ph Massimiliano Natale

Sonoma di Marcos Morau

Il visionario coreografo spagnolo Marcos Morau, guida in Sonoma La Veronal, la compagnia di danza fondata a Valencia nel 2005. Realizzata per nove interpreti, Sonoma è una continuazione della ricerca del coreografo iniziata con Le Surréalisme au service de la Revolution per il Ballet de Lorraine. Entrambe le opere sono ispirate al mondo di Luis Buñuel, maestro del cinema surrealista: Morau fa riferimento sia all’arte del regista spagnolo, ma anche al suo vissuto personale diviso tra disciplina di stampo Gesuita e la libertà, al suo pensiero critico e politico, e alla sua passione per il tamburo di Aragona.

Sonoma, per Morau, è il suono del corpo che cade, la rabbia che gli esseri umani provano per dimostrare agli altri e a se stessi di essere vivi, di essere ancora svegli. Morau fonde l’opera, la danza e il teatro fisico, in un lavoro ricchissimo di temi e citazioni, di suggestioni etiche ed estetiche, ma anche di violenza e di dolore represso che emerge lentamente. Lo spettacolo è in scena a Bassano del Grappa, l’8 agosto, al Teatro al Castello “Tito Gobbi”, per Opera Estate Festival Veneto.

SONOMA Direction artistique Marcos Morau, Choregraphie Marcos Morau

I trent’anni di Tovaglia a Quadri

Tovaglia a Quadri, «Cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate», evento riconosciuto come un fenomeno sociale, culturale e identitario che ha costantemente esplorato e narrato l’evoluzione della propria comunità e del territorio, compie trent’anni e celebra questo anniversario con un ricco programma di iniziative.

Oltre alla cena – spettacolo, che si svolgerà dal 10 al 19 agosto nel cortile del castello di Sorci, ad Anghiari, sono stati infatti dedicati all’anniversario una pubblicazione, l’allestimento di una mostra e la condivisione dei copioni delle prime 29 opere. Scritta da Paolo Pennacchini e dal regista Andrea Merendelli, e interpretata dagli abitanti della Valtiberina, Tovaglia a Quadri ha come caratteristica saliente la scrittura drammaturgica legata alla memoria civile della collettività, con storie locali che hanno però un respiro nazionale. Alla perdita della memoria è dedicata l’edizione di quest’anno, dal titolo Spassato.

Al Castello di Sorci apre la prima Spa-Centro Benessere della vallata, concepita per un turismo orientato al benessere, alla leggerezza e al superamento dello stress. Un innovativo percorso wellness attraverso una “stanza dei vapori”, promette di indurre l’oblio dei ricordi sgradevoli, secondo la direttrice. Tuttavia, in questa stessa stanza resistono ancora i caratteri tipografici e i libri dell’antica Universitas di Sorci, pesanti volumi pieni di storia, di inchiostro e di polvere che richiamano la memoria storica. Sgomberare i libri per svuotare la testa? Può una Spa cancellare il passato?

Tovaglia a quadri ad Anghiari

Jonio Sud Barocco del Balletto del Sud

Il coreografo Fredy Franzutti firma per il suo Balletto del Sud, coreografie, scene e costumi di Jonio – Sud – Barocco, uno spettacolo accattivante e colto, un movimento in tre parti dal barocco formale al barocco dell’oltranza. Le tre parole del titolo sono generate dall’acronimo delle iniziali del nome di Johann Sebastian Bach, compositore tedesco considerato uno dei più grandi nella storia della musica, ed espongono concetti – in chiave metafisica – specifici di una posizione geografica e di una condizione storica e identitaria.

La combinazione che schiude il forziere delle immagini evocate è quella che adopera le capacità dello scrittore Vittorio Bodini e dell’attore Carmelo Bene. In chiave contemporanea il Barocco è visto dalla prospettiva che accomuna i temi e i percorsi principali della produzione creativa dei due artisti. Il balletto è in scena a Lecce, nel Chiostro dei Teatini, l’8 e 9 agosto.

Jonio, sud barocco

I sogni che camminano nel borgo

Lo spettacolo di Emanuele Conte ONIRICON, Sogni che camminano nel borgo, ispirato al mondo del sogno torna in scena, dal 6 al 16 agosto, in un nuovo allestimento pensato per il magico scenario di Apricale (IM), un appuntamento fisso con il borgo medievale dell’entroterra imperiese dove il Teatro della Tosse, da oltre trent’anni, torna ogni estate.

Omero, Virgilio, Shakespeare, Shelley, Borges, Kavafis, moltissimi sono stati gli autori che si sono avventurati nella direzione dell’onirico come in un mondo altro, dove l’anima si libera del corpo, dove tutto è possibile, salvifico come terribile, spesso inspiegabile, e nell’itinerario pensato per il borgo si viaggerà tra miti, visioni, leggende, incubi e speranze, per cancellare il confine tra chi sogna e chi è sognato. Un’epifania di scene che darà vita ogni volta ad una storia nuova, proprio come i vicoli, le strade e gli angoli più segreti di Apricale.

ONIRICON Mariella Speranza

Due commedie al debutto a Borgio Verezzi

Tra i debutti del festival di Borgio Verezzi c’è, il 6 e 7 agosto, Il raggio bianco di Sergio Pierattini con la regia di Arturo Cirillo, un “giallo sociale” con venature da thriller psicologico. Tra suoni inquietanti e luci radenti, in questo nuovo spettacolo si delineano due vite, due solitudini che si fanno compagnia da sempre: una madre e una figlia, in lotta tra loro, ritratte all’interno di uno squallido appartamento milanese, pieno di sospetti e indizi. In scena Milvia Marigliano, Linda Gennari e Raffaele Barca (produzione Teatro Nazionale di Genova). Dal 9 all’11, prima nazionale de Le fuggitive, di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, regia di Stefano Artissunch, commedia brillante ed intelligente che racconta la storia di due donne, Margot e Claudia (interpretate da Paola Quattrini e Gaia De Laurentiis) che si incontrano in una situazione curiosa: entrambe cercano di “fuggire” dalle loro vite ma per motivi diversi.

La storia si sviluppa in una notte durante la quale le due donne si incrociano lungo la strada. La commedia affronta temi come la solitudine, l’amicizia, il desiderio di libertà e la ricerca di sé, ma lo fa in modo leggero, con dialoghi ironici e momenti divertenti, tipici dello stile di Palmade, conosciuto per il suo talento comico.

Il raggio bianco di Sergio Pierattini regia Arturo Cirillo

Cilentart Fest

Iniziato il 30 luglio e fino al 13 agosto, il Cilentart Fest si rinnova in 8 comuni del Cilento trasformati in palcoscenici a cielo aperto, accogliendo oltre 20 appuntamenti, tra teatro, danza, musica e performance. Un festival che cammina, ascolta, abita i luoghi e li trasforma in incontri e visioni. Grandi nomi della scena italiana e internazionale, concerti all’alba, performance itineranti, spettacoli partecipati, arte, natura e comunità al centro di ogni gesto.

In programma il 4 agosto Stefano Massini in Alfabeto delle emozioni: «Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo?».

Segue il 6 agosto Che cos’è la felicità, con le musiche dal vivo di Luca Roccia Baldini, un viaggio emozionante, rocambolesco e pieno di ironia fra storie, personaggi, racconti e testimonianze. Il 6, ad Agropoli, in Corpi liturgici due danzatori/performer vivono nella creazione del coreografo Roberto Zappalà una contrapposizione: si ancorano alla terra/palcoscenico e tendono a (s)fuggire verso un “altrove”.

Il programma completo sul sito cilentartfest.it.

Stefano Massini

Nel parmense, Ermo Colle Palio Poetico Teatrale Musicale

La 24ma edizione di Ermo Colle, Palio Poetico Teatrale Musicale, torna in quei luoghi del territorio parmense in cui è nato e cresciuto. Il 5 agosto nel Cortile interno della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, Entròpia Teatro presenta Il corpo di Matteotti, testo e regia di Andrea Baldoffei, con Baldoffei e Matteo Vairo, liberamente ispirato al libro omonimo di Italo Arcuri. Due corpi, l’assassino, lo squadrista Amleto Poveromo, e la vittima, Giacomo Matteotti, condividono uno spazio circoscritto e soffocante, in cui rumori laceranti non impediscono di sentire l’orrore dell’atto che sta per compiersi: il momento della sepoltura del corpo di Matteotti.

Il 6 agosto al Centro Civico di Sorbolo Mammut Teatro presenta Smart Work di Gianluca Vetromilo e Armando Canzonieri, con Francesco Rizzo, il racconto di un giovane in una giornata che si divincola tra le avversità della vita non trovando il tempo per viverla. Il 7, alla Corte Laurenti di Scurano (Neviano Degli Arduini) Sartoria Caronte presenta T’amerei anche se fossi brutto liberamente ispirato a Rossana di Michele Santeramo, da Cyrano de Bergerac di E. Rostand, con Alice Giulia di Tullio, regia Ilena Falcone.

Il 10, al Castello di Corniglio Roberto Attias, autore, regista e interprete, presenta 13419 La necessità del ritorno sullo strano incontro tra un uomo e un senatore della Repubblica. L’11, a Corte Manici di Albazzano (Tizzano Val Parma) la Compagnia Lorusso/Macrì presenta Memori di e con Nicola Lorusso e Giulio Macrì. Il racconto di due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell’istante che ha stravolto il loro esistere.

Il corpo di Matteotti

Visioni in movimento dentro e fuori le Mura di Roma

Intreccia danza contemporanea, cinema e archeologia in un viaggio immersivo tra memoria e visione, corpo e paesaggio, la quarta edizione del Festival Dancescreen in the Land ideato da Fiorenza d’Alessandro e organizzato dall’Associazione Canova22, che si inaugura il 21 agosto (per proseguire fino al 18 ottobre). La mappa dei luoghi – dal lago di Bracciano alla Fornace del Canova, fino alla Roma dell’Appia Antica – diventa così una geografia poetica in cui il pubblico è chiamato a muoversi, sostare, lasciarsi coinvolgere da spettacoli, performance, installazioni, videodanza e workshop. Si comincia il 21 agosto con QUADRI 2025, della Compagnia Excursus firmata da Ricky Bonavita, si prosegue col Prequel Acqua Madre della Compagnia ResExtensa, un rito danzato al tramonto, tra mito e natura.

Il 22 agosto, nella Piazza Belvedere affacciata sul lago, sempre con la Compagnia Res Extensa va in scena Fata – La danza degli elementi, dove quattro creature mitologiche incarnano fuoco, acqua, aria e terra, in uno spettacolo evocativo tra danza e arte circense. Il 23, il Centro di produzione Porta d’Oriente – presenta Acqua Madre – Canti di onde e acque, coreografia di Elisa Barucchieri, un rito collettivo al femminile.

Il programma su canova22.com.

Compagnia ResExtensa – Acqua madre – Canti di onde e acque

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