18 ottobre 2000

Fino al 14.I.2000 Luci in Galleria. Da Warhol al 2000. Gian Enzo Sperone. 35 anni fra Europa e America Torino, Palazzo Cavour

 
La mostra raccoglie opere esposte nelle diverse personali e collettive organizzate fra Torino, Roma e New York da G.E.Sperone, gallerista protagonista delle vicende internazionali legate all'arte contemporanea…

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Mentre a Palazzo Nervi apriva al pubblico la settima edizione di Artissima, fiera d’arte in Italia con la presenza di 137 gallerie, a Palazzo Cavour inaugurava la mostra dedicata a Gian Enzo Sperone, gallerista protagonista delle vicende internazionali artistiche più innovative.
La mostra è una selezione delle opere esposte nelle diverse personali e collettive organizzate da Sperone nelle tre gallerie di Torino, Roma e New York.
La sua attività da mercante d’arte iniziata proprio a Torino, nel ’64 all’angolo tra via Cesare Battisti e via Carlo Alberto, prosegue tutt’ora a New York e a Roma.
La mostra segue la pubblicazione del libro presentato la scorsa primavera che, come lo stesso Sperone disse ne prova la sua esistenza. Esistenza attraversata da scelte tempestive e lungimiranti, caratterizzata fin dagli inizi da curiosi incontri e coincidenze.
La mostra di Palazzo Cavour ha una doppia valenza: da un lato si delinea come una carrellata sulle principali vicende artistiche internazionali, dall’altro è un riconoscimento alla coraggiosa ed intensa attività di Sperone. La sua galleria è stata ed è luogo di ritrovo di artisti, collezionisti, amanti dell’arte, nonché di critici e direttori di musei interessati alle proposte sperimentali di Sperone. Oggi, è molto difficile ritrovare nelle gallerie d’arte queste atmosfere, come dice Bruno Panebarco nella recensione su Artissima, i galleristi non propongono ciò in cui credono sostenuti da criteri di natura artistica […] ma ciò che al momento ritengono più commerciabile.
Negli anni ’60, gli artisti della Pop Art fecero le prime esposizioni italiane proprio nella galleria di Sperone che, grazie all’amicizia con Michelangelo Pistoletto, entrò in contatto con la galleria Sonnabend di Parigi che per prima propose in Europa il nuovo Movimento americano. Ai nomi Warhol, Wesselmann, Rosenquist, Rauschenberg, Dine si alternano quelli di Pistoletto, Mondino, Pascali, Gilardi e Piacentino ai quali Sperone dedica collettive e personali. Sul finire degli anni ’60 la galleria era frequentata da tutti gli esponenti dell’Arte Povera e, nel 1969, presentò all’Italia i Minimalisti ed i Concettualisti. Lo stesso anno, Sperone inaugurò la nuova sede di Corso San Maurizio (definitivamente chiusa agli inizi degli anni ’80) che si poneva come new concept di spazio espositivo: luogo di origine industriale, pavimentato a cemento che sarebbe diventato la norma negli anni futuri perché adatto a contenere installazioni di grosse dimensioni.
L’attività di Sperone permette agli artisti americani di farsi conoscere in Europa e viceversa, così come permette a quelli italiani di partecipare a tutte le più importanti rassegne e mostre europee. Nel ’72 aprì gli spazi espositivi a New York e a Roma, dal ’75 iniziò a seguire l’affermarsi di nuovi modi espressivi: uno caratterizzato da un ritrovato interesse per la pittura, l’altro quello della Trans-avanguardia. Gli anni ’80 sono caratterizzati da un intenso lavoro della galleria newyorkese che favorì l’affermarsi di una stagione positiva, per critica e collezionismo, dell’arte italiana.
Le scelte attuali sono scelte coerenti e di continuità con il passato nonostante continui la sua costante promozione di “nuove ricerche”.
Pistoletto
A Palazzo Cavour sono raccolte le opere di oltre sessanta artisti tra cui: Aselmo, Boetti, Cannavacciuolo, Clemente, Chia, Colson, Kelley, Kounellis, Lichtenstein, Long, Merz, Mondino, Nauman, Pascoli, Paolini, Pistoletto, Quinn, Richter, Rauschenberg, Schnabel, Stella, Wegman, Warhol, Zorio. La scansione cronologica non rigorosa delle opere esposte, è tale al fine di privilegiare la proiezione verso l’attualità; in questo modo è anche verificabile ciò che Gian Enzo Sperone disse nel 1994: “non aveva ragione Duchamp quando affermava che l’opera d’arte perde la sua forza espressiva dopo trent’anni” infatti, opere di ieri si mescolano a quelle più recenti senza rischiare di sembrare meno espressive e/o superate.

Paolo Tamborrini


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Luci in Galleria. Da Warhol al 2000. Gian Enzo Sperone. 35 anni fra Europa e America. Palazzo Cavour, via Cavour n.8, 10123 Torino, tel. +39 011 530690, fax. +39 011531117, Apertura al pubblico da venerdì 6 ottobre 2000 al 14 gennaio 2001, website: http://www.regione.piemonte.it/speciali/cavour/
Orario di visita della mostra: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19,30; il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 22.00. Chiuso il lunedì.
Tariffe ingresso: ingresso Intero £ 12.000 (¤ 6,20); Ridotto £ 8.000 (¤ 4,13); Ridotto speciale £ 5.000 (¤ 2,58); Ingresso gratuito: Abbonamento Musei e Carta Musei, Pass15, disabili, bambini fino a 5 anni; Formula famiglia: bambini dai 6 ai 12 anni accompagnati da due adulti.
Catalogo: A. Minola, M.C. Mundici, F.Poli, M.T.Roberto (a cura di) con contributi di Robert Rosenblum, Harold Szeemann, Tommaso Trini, Luci in Galleria. Da Warhol al 2000. Gian Enzo Sperone. 35 anni fra Europa e America. Ed.Hopefulmonster, Torino 2000, £ 50.000 (¤ 25,82)
Accesso disabili: Si, tutte le sale del museo sono accessibili ai portatori di handicap; servizi igienici: Si; lingue straniere: NO; bookshop: NO; Bar: NO, tempo visita: 90 min.
Ciclo di video a Palazzo Cavour
Si organizzano visite guidate: itineraria +39 011 4347954.
Bibliografia:
Gian Enzo Sperone, Torino Roma New York. 35 anni di mostre tra Europa e America, Hopefulmonster Editore, Torino 2000.



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