06 dicembre 2001

Fino al 15.I.2002 Valerio Berruti – Saints Kids Torino, Galleria Art and Arts

 
Bambini di oggi, in atteggiamenti e abbigliamenti contemporanei, che ripetono però i movimenti e i gesti propri dell’agiografia tradizionale per l’inaugurazione di un nuovo spazio espositivo a Torino...

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A due passi da Piazza Vittorio, a Torino, è stato da poco inaugurato il nuovo spazio espositivo “Art and Arts”, con una personale di Valerio Berruti.
Valerio ha venticinque anni e vive e lavora a Verduno, nei pressi di Alba, nell’ambiente suggestivo di una chiesa sconsacrata da lui stesso ristrutturata e trasformata in studio d’arte. Il titolo di questa personale è Saints Kids e i santi bambini sono i protagonisti del suo lavoro più recente: bambini di oggi, in atteggiamenti e abbigliamenti contemporanei, che ripetono però i movimenti e i gesti propri dell’agiografia tradizionale. I lavori testimoniano un saldo legame con la tradizione, che è rivisitata, riletta e riportata all’attualità con consapevolezza e divertimento, ma sono anche e soprattutto sottilmente ironici. Valerio Berruti. Saints Kids
Sono santi del tutto secolarizzati, che guardano al proprio prossimo futuro di martirio e consacrazione con un occhio ingenuamente spaventato, e anche un po’ sarcastico. Il viso incredulo e sottilmente canzonatorio di un piccolo San Tommaso, l’atteggiamento battagliero e giocosamente atletico di una futura “megalomartire”, si presentano su tele il cui significato drammatico o il trasporto emotivo sono tutti nella composizione, nella tensione dei colori con il vuoto degli spazi bianchi, lasciati liberi, in cui il colore respira e i tratti si disegnano.
E’ possibile approfondire questo lavoro dal punto di vista della ricerca formale e tecnica, come per la ricchezza del progetto dal punto di vista di alcune teorie contemporanee che hanno da fare con la secolarizzazione e con gli effetti delle trasformazioni epocali sul nostro rapporto con la tradizione religiosa a cui, volenti o nolenti, apparteniamo (e i recenti fatti mondiali rendono il tema ancor più attuale e presente). Ma c’è anche un altro aspetto interessante. E’ il sentimento insieme dolce, sorridente e un po’ sarcastico della drammatica ridondanza di un destino sospeso, che attende, e della sua spesso incolmabile incongruità rispetto alla dimensione concreta e all’irrimediabile finitezza dell’esistenza quotidiana, filtrata dallo sguardo indulgente, ma intelligente del pittore. Valerio Berruti. Saints Kids
Pirandello aveva definito l’umorismo “il sentimento del contrario”, diverso dal comico perché non genera una risata spontanea e istintiva, destinata ad essere presto dimenticata, ma un sorriso a volte affettuosamente cinico di fronte alla caduta o alla delusione di alcune certezze o aspettative date per scontate, e che lascia il segno. Così, chi si aspettasse in questi quadri immagini sacre, raffigurazioni di individui per definizione lontani da noi per essenza, per apparenza e per dignità d’animo, magari con visi ed espressioni di una purezza drammatica e un po’ irreale, dovrà invece fare i conti con delle figure infantili, tenere e indifese, persino un po’ spaurite di fronte al sentimento di un futuro eroicamente tragico che li attende e che loro, misteriosamente, prevedono di non poter evitare.

Maria Cristina Strati
Mostra visitata il 15 novembre 2001


Valerio Berruti. Saints Kids.
Torino, ART end ARTS
via Matteo Pescatore, 9
tel-fax 011 835773
dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30
mostra dal 15 novembre al 15 gennaio 2002
catalogo: sì


[exibart]

2 Commenti

  1. A questa notizia si arriva clikkando su “Biennale di Firenze”. Dov’è finito l’articolo sulla biennale di firenze?
    C’è un errore?

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