02 dicembre 2010

fino al 21.XII.2010 Ricerca tra le righe Torino, Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia

 
Bandiere non ufficiali come rivolta silenziosa. Libri occultati in una Babele di lingue nel regno della parola. Nella storica biblioteca, Ricerca tra le righe...

di

Nel pieno fermento della protesta
studentesca contro la riforma universitaria, l’arte contemporanea si pone come
autentica critica del presente. Ricerca
tra le righe
, curato da quattro specializzande che hanno dato vita a Progetto Start, è il segno tangibile del
sapere trasformato in fare. Perché ricerca significa ancora dibattito, che è
istanza politica ed è il solo mezzo che l’essere umano possiede per costruire
la propria memoria e disegnare scenari. Ogni forma di limitazione dello studio equivale
allora alla negazione del diritto di conoscenza. E Ricerca tra le righe non può che prendere forma nel luogo che, per
antonomasia, la rappresenta. La Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia
diventa così lo spazio privilegiato dei lavori in mostra. Context specific.

Eva Frapiccini presenta Stanza,
un’intima installazione sonora e una performance. Lavorando sull’esistente,
senza cioè aggiungere ulteriori elementi, l’artista “fa parlare” i volumi della
collezione ottocentesca del filologo Arturo
Graf. Tra echi e risposte, sei attori non professionisti – gli stessi ragazzi
addetti della biblioteca – leggono brani tratti da testi storici di critica
dantesca. Prese a prestito dagli stessi scaffali, lasciando dei vuoti tra le
file di libri, le parole creano un bisbiglio costante che, in forma circolare a
ricordare la spirale babelica, ripercorre i temi affrontati da Dante nel canto
XXVI.

Ma il leitmotiv “fatti non foste a viver come bruti
sembra anche accompagnare il lucido lavoro di Aurora Meccanica. Lettere dal
Ministero della Verità
– con riferimento a 1984 di Orwell e parallelamente alla censura culturale che colpisce
con i tagli il nostro Paese – diventa il manifesto della conoscenza negata. La
ricerca occultata al moderno Ulisse si dispiega così nell’istallazione
“interpassiva”, dove cioè il visitatore è impotente nella difficoltà a leggere,
se non con un primo sguardo, i testi selezionati sul tavolo di lettura. Ariosto,
Pirandello e Tasso sono immersi nel semi-buio, un’atmosfera coercitiva rispetto
alla reale possibilità di modificare la situazione presentata.

A tratti didascalica,
l’installazione di Leslie Farina è
costituita da elementi che intendono connettere il patrimonio librario e le
nuove prospettive della ricerca. Una fitta rete di spago collega gli scaffali
colmi di volumi per raggiungere una fila di bicchieri appesi all’altezza del
visitatore, simbolo della mente umana. Contenitori dell’intelletto e della rielaborazione,
i bicchieri traboccano cera, materia plasmabile che, in stato liquido, gocciola
sui libri a pavimento, raccoglitori bianchi di nuovi pensieri.

A partire dalla Eureka Flag, bandiera di dissenso
adottata dalla cultura australiana come icona di democrazia, Alessandro Gioiello mette in scena una
protesta muta. Secondo una disposizione che evoca la croce, una serie di drappi
– alcuni rielaborati, altri inventati e realizzati artigianalmente con cuciture
precarie – diventa strumento clandestino di lotta. Le aste sono scope e
utensili, strumenti domestici che sottolineano le motivazioni e il carico
individuali di ogni battaglia collettiva.

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dal 24 novembre al 21 dicembre
2010

Ricerca tra le righe

a cura di Serena Cafagna, Silvia Cammarata, Alice Costantini, Irene Rapelli

Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia

Via Po, 17 – 10123 Torino

Orario: da lunedì a venerdì ore 9-17

Ingresso libero

Info: mob. +39 347263549; info@progettostart.com; www.progettostart.com

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