10 gennaio 2003

fino al 23.II.2003 Massimo D’Azeglio e l’invenzione del paesaggio istoriato Torino, Gam

 
Dallo storicismo neoclassico al paesaggismo romantico. Si delinea così il percorso artistico di un personaggio chiave della storia e della cultura italiane. Celebrato in questa importante retrospettiva…

di

Dedicata all’opera artistica di Massimo Taparelli D’Azeglio (1798 – 1866) questa mostra è pensata con l’intenzione di documentare e valorizzare un’importante sezione della collezione storico-artistica della Gam, celebrando insieme una stagione significativa della storia dell’arte del XIX secolo attraverso una delle personalità.
Com’è noto D’Azeglio fu un personaggio poliedrico: soprattutto uomo politico e d’azione, scrittore e, come forse non tutti sanno, grande disegnatore e pittore. La mostra si presenta quindi come un doveroso omaggio ad una personalità intellettuale e artistica articolata e complessa. Che fu protagonista delle vicende storiche coeve, ma anche capace di operare in maniera precisa e decisiva all’interno dell’ambiente artistico e culturale della propria epoca.Massimo d
Come recita il suo sottotitolo – l’invenzione del paesaggio istoriato -, l’esposizione è volta ad identificare nella personalità artistica e pittorica di D’Azeglio un fecondo interprete di un momento chiave della storia dell’arte dell’ottocento: il momento in cui il neoclassicismo, dedito al genere storico, si contaminava in maniera efficace con le tendenze romantiche, caratterizzate in particolar modo da un’intensa e sintomatica fascinazione per il paesaggio.
Il tema del paesaggio istoriato, e quindi del rapporto tra genere storico e paesaggismo romantico, assume qui un significato storico e ideologico oltre che artistico . La lettura della mostra in questa chiave consente quindi l’approfondimento di aspetti connaturati a una stagione culturale ricchissima e particolarmente fertile sotto innumerevoli aspetti, le cui riflessioni filosofiche, le produzioni artistiche e culturali in genere non hanno smesso ancora oggi d’influenzare, più o meno direttamente, il mondo della cultura.
Massimo dCome si è detto – e come accadeva con la prima retrospettiva dedicata a D’Azeglio dalla Gam di Torino nel 1966 – anche questa studiatissima esposizione è volta ad aprire al pubblico il ricchissimo patrimonio del museo per quanto concerne l’opera dell’artista.
Sono esposti in tutto 116 lavori, molti dei quali appartenenti al fondo donato al museo di Torino nel 1877 dal nipote dell’artista, Emanuele D’Azeglio. Il fondo della Gam di Torino consta infatti di ben 1500 disegni a penna e acquerello raccolti in 27 album e 266 dipinti.
Alcune opere esposte provengono invece da altre importanti collezioni pubbliche nazionali. A questi si aggiungono in mostra significativi lavori provenienti collezioni private.

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www.gamtorino.it

maria cristina strati
mostra visitata il 15 novembre 2002


Massimo D’Azeglio e l’invenzione del paesaggio istoriato
A cura di Virginia Bertone
Torino, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Tel: +390115629911 – 0114429518 e-mail: daniela.matteu@comune.torino.it
Orario: 9-19 tutti i giorni, chiuso il lunedì
Catalogo con testi di Fernando Mazzocca, Georges Virlogeux, Paolo Mauri, Giulia Carpignano, Virginia Bertone e Patrizia Rosazza Ferraris



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