06 febbraio 2002

Fino al 25.II.2002 Bartolomeo Delpero – Appunti di viaggio Torino, Società Promotrice delle Belle Arti

 
L’incontro con Delpero suggerisce che per essere un maestro dell’arte figurativa è necessario innanzitutto saper osservare, ascoltare, percepire ed accogliere un luogo, con spontaneità e naturalezza...

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La Società Promotrice delle Belle Arti ospita fino al 25 febbraio 2002 le mostre personali, una per ogni sala, di ben undici pittori appartenenti al panorama artistico piemontese. Nella sala numero sei, Bartolomeo Delpero accoglie con entusiasmo i visitatori, svelando con intenso calore aneddoti e ricordi relativi ai lavori esposti. Il colloquio con l’artista, appassionato viaggiatore e temerario ricercatore di atmosfere, si trasforma in una piacevolissima chiacchierata, intima ed informale. Ciò che colpisce è innanzi tutto il candido ma intenso entusiasmo con cui racconta del suo amore per i viaggi e per i luoghi, per la Russia in particolare.Bartolomeo Delpero – Appunti di viaggio La sua personale, proprio come il titolo ci suggerisce, è un diario di viaggio, il racconto celebrativo, forse appena un po’ nostalgico, dei numerosi viaggi intrapresi nonché di un percorso interiore lungo una vita – attraverso i colori delle emozioni e delle percezioni. L’autore ha scelto, per questa occasione, di esporre i suoi personali appunti colorati relativi ai diversi luoghi visitati e vissuti, anziché i consueti omaggi alle terre piemontesi e al suo paese natio. Ritroviamo pertanto, ad esempio, tutto il sapore del mare e delle terre siciliane in “Pesci e limoni” del 1996, alcune cronache dal Polesine (“Polesine: alluvione”) e le suggestioni di una Russia fatta di lavoratori, bambini ed istanti sospesi. Di notevole fascino appaiono, a questo proposito, i numerosi schizzi a matita e i piccoli disegni ad inchiostro; da ricordare “Taccuino di viaggio, Russia” del 1970/1971. Delpero racconta la sua predilezione nei confronti del dipingere cieli tumultuosi anziché sereni e quieti (ed ecco così svelata la passione dell’artista per l’Olanda): tale prerogativa non fa che sottolineare la sua profonda capacità di sentire le atmosfere ed i luoghi, la sua sensibilità ricercatrice di istanti preziosi e particolari, l’intensa partecipazione alla vita che lo contraddistingue. Il suo modo di dipingere è celebrazione attenta e consapevole, talvolta critica ma profondamente entusiasta quando il frangente lo giustifica.Bartolomeo Delpero – Appunti di viaggio Tra gli acquerelli, che raccontano candidamente di paesaggi naturali o di scorci nati dall’evolversi del progresso (i tralicci dell’alta tensione vengono definiti dallo stesso autore “le foreste del nostro futuro”), da ricordare “Industrie a Zaandijk”, “Inverno a Het Wiscke” e “Pescatori sul Volga”. L’incontro con Delpero suggerisce che per essere un maestro dell’arte figurativa è necessario innanzitutto saper osservare, ascoltare, percepire ed accogliere un luogo, con spontaneità e naturalezza: forse serve questo per diventare un poeta del colore. Oltre a Bartolomeo Delpero: Mario Bisoglio, Mario Cerchio, Serafino Delaurenti, Arialdo Ferraro, Giuseppe Gardino, Attilio Nebulosi, Maria Antonietta Pelle, Carlo Rivetti, Ginetta Roberto, Giorgia Turolla.

Sonia Gallesio
Mostra visitata il 3 febbraio 2002

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Bartolomeo Delpero – Appunti di viaggio
Torino, Società Promotrice delle Belle Arti, Viale Balsamo Crivelli, 11. Sala n. 6.
Tel +39 0116692545
Dal 25 gennaio al 25 febbraio 2002.
Orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.30; domenica dalle 10.00 alle 12.00; lunedì chiuso.
Ingresso: gratuito.
Accesso disabili: NO; servizi igienici: NO; lingue straniere: NO; audioguide: NO; bookshop: NO; bar: NO.


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