11 maggio 1999

fino al 30 aprile 1999 La mostra è finita, andate in pace Torino, Cimiteri di corso racconigi

 
La primavera culturale di Torino si è schiusa con una mostra un po' strana (Strana? Be', solo se si dimentica che, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno di luoghi in cui nascere, mangiare, cacare, ma anche di luoghi in cui morire e riposare in pace). Alla mostra erano esposti diversi progetti architettonici: tombe, tombe… tutte tombe. Tombe vincitrici di un concorso nazionale promosso dalla Divisione Servizi Cimiteriali.

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Ma abbiamo acutamente scoperto che la scelta è stata più conservatrice di quanto le giurie vogliano far credere e si è orientata su criteri piuttosto classici. Niente salti mortali infatti, per non rimanere in tema: né eccessivo progressismo, né novità da avanguardie artistiche… per non offendere con inopportune esagerazioni le austere tombe storiche presenti in particolare al Cimitero Monumentale. A quanto pare, nella morte ancor più che nella vita, la novità deve venire a patti con le resistenze della tradizione. La morte resta una cosa seria e i loculi restano le dimore austere che sono sempre state.
D’altra parte troviamo appropriata la scelta: meglio non esagerare in nuove sperimentazioni, allucinati da mode passeggere: ciò che piace non è mai ciò che piaceva (casomai piace quello che era piaciuto), i gusti cambiano e ritornano continuamente, i concetti di “in”, “kitsch” e fuori moda sono praticamente intercambiabili da un giorno all’altro. In questo andirivieni generale è senza dubbio saggio battersi perché lo stile scelto per i loculi abbia un valore nel tempo: di fronte a certe situazioni irreversibili per natura, la vanità del cambiamento è inutile e controproducente.
Il tempo passa, le mode anche, il loculo è per sempre.

viviana mazza


Periodo: fino al 30 aprile 1999
Orario: lunedì – venerdì 09.00 – 17.00
Sede: Cimiteri c.so Racconigi, 94. Torino
Ingresso libero


[exibart]

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