09 ottobre 2003

fino al 30.X.2003 R. Victor Kastelic – Nancy Torino, Galleria Carbone.to

 
Stereotipi italo-americani in mostra nello storyboard di Kastelic. Di ritorno alla Carbone.to dopo 10 anni, il torinese che viene dallo Utah non impressiona ma emoziona. Ammiccando al pop e strizzando l’occhio al trash…

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Ronald Victor Kastelic (Salt Lake City 1964) vive e lavora a Torino dal 1987. Risale al 1991 la prima personale da Guido Carbone, seguita da Push and Pile nel 1993. Dopo un intermezzo decennale, costellato da personali a Milano, Firenze, Torino, Bruxelles e Trieste RVK torna alla galleria Carbone.to.
Nel 2002, al Salt Lake Art Center, nell’ambito della personale Cloudburst,kastelic - can opener - 2003 - olio su tela - cm 230x420 RVK aveva presentato uno sketch book composto da oltre 200 disegni. Era il prodromo alla presente mostra. Il corpus è costituito da una decina di tele realizzate soprattutto in acrilico, dalle dimensioni che variano dal quasi monumentale 230×420 cm di Nancy’s Bad Day ai vari lavori di 70×100 cm.
La partecipazione di RVK alla collettiva Neo Pop alla galleria Schroeder (Colonia 2003) spiega in gran parte la tecnica e i soggetti che predilige. Così sfilano i ricordi della “donna qualunque”, perduta fra gli stereotipi mid-cult della periferia italiana e quelli della suburbia statunitense.
In ogni caso, i lavori di RVK deluderanno chi si aspetta unakastelic - second - 2003 - acrilico su tela - cm 70x100 decisa virata: il tratto è pulito, ammicca alla grafica, e il tentativo più interessante consiste nel tentare di dare un senso alle immagini che si assommano sulla medesima tela. Nancy’s Bad Day presenta alcuni elementi caratteristici: il riferimento alla concezione “storyboard” del progetto (la scritta (continua) riportata nell’ultimo “fotogramma” della tela), l’ammiccamento al noir (specie per i numeri apposti dalla polizia scientifica a segnare i reperti d’indagine), la citazione dal fotoromanzo (non solo per l’impianto stesso della tela, ma anche per l’inserimento dei tipici ballon squadrati).
Unico dipinto del 2002, Lucky presenta ancora l’elemento noir e accentua la visione in soggettiva di Nancy, con un grosso cane nero che in primo piano la/ci guarda dritto negli occhi. In Second si esplicita l’estetica sixties, mentre in Stellina va in scena la brusca crescita di una bimba intenta a festeggiare il suo secondo compleanno: kastelic - spring special - 2003 - olio su tela - cm 140x200 traghettata a folle velocità in età adolescenziale, si ritrova sotto il flash col seno scoperto e una lattina di birra in mano. In Gun Belt e in Can Opener si mostrano due mitologie popolari: il culto delle armi e la vulgata consumistica importata in Italia, ove alla zuppa Campbell si sostituisce la Manzotin.
L’opera che pare compendiare il lavoro di RVK è però Spring Special: le insegne grafiche campeggiano, un’etichetta indica 2,99 libbre, al centro si consuma simbolicamente la carne, quella da macello (il cannone della Grande Guerra) e quella da stupro legalizzato (l’amplesso a uso dei pornofili). Un emblema di come il pop possa essere trash.

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R. Victor Kastelic, Nancy
Galleria Guido Carbone
Via dei Mille, 38 (borgo romano) – 10123 Torino
Orario: dal martedì al sabato dalle 16 alle 19.30
Biglietto: ingresso gratuito
Informazioni: tel. 0118395911; carbone@carbone.to; www.carbone.to
Catalogo bilingue (italiano e inglese) in galleria, testo di Luca Beatrice


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