23 gennaio 2013

Fino al 31.I.2013 
viadellafucina anno I Percorsi collaborativi a Porta Palazzo: per un nuovo modello di residenza Torino, K-HOLE

 
Progetti, processi, strategie e programmi e una residenza anomala. Al K-HOLE di via Sant'Agostino 17 di Torino l'arte diventa un movimento urbano -

di

A seguito del grande successo riscosso per questa prima edizione, viadellafucina anno I ha riaperto i battenti al K-HOLE, il 15 gennaio scorso, per un secondo vernissage.

Tre mostre in una, tre tempi di un solo atto per un nuovo modello di residenza d’artista.

Ad accoglierci Brice Coniglio, ideatore e direttore artistico, e Nicoletta Daldanise, resident-curator, tirano le fila di un progetto ben riuscito e dalle grandi premesse.

Spazio autonomo e sperimentale per l’arte contemporanea, sito nel cuore pulsante e multietnico del Quadrilatero Romano torinese, il K-HOLE ospita l’esposizione conclusiva della residenza viadellafucina A.I.R. con tre lavori per tre coppie di artisti Maurizio Cilli (Torino, 1963) – Mary Zygouri (Grecia, 1973) con G.B.C. – gift beyond charity, Irene Pittatore (Torino, 1979) – Annelies Vaneycken (Belgio, 1976) con The Regenerators e Alessandro Gioiello (Torino, 1982) – Liliya Lifanova (Kyrgyzstan/USA, 1983) con Wishbone Ballads.

Parole chiave: collaborazione e partecipazione. Ingredienti: un artista straniero e un artista torinese al lavoro nel quartiere di Porta Palazzo. Risultato: un rinnovato format artist-in-residence per un progetto condiviso sul territorio tra artisti locali e internazionali.

Volontà comune quella di un confronto diretto tra il proprio ruolo di artisti e la comunità stessa, con l’obiettivo di una rigenerazione urbana che sia, al contempo, dialogo critico e proposta innovativa.

Emblematico a questo proposito The Regenerators, di Pittatore e Vaneycken, che presenta le riprese video del tavolo di discussione, allestito ad hoc il 24 ottobre scorso in piazza della Repubblica, nel pieno centro dell’area mercatale, per coinvolgere cittadini e addetti del settore in un dialogo serrato sull’arte contemporanea e sulle possibili strategie di riqualificazione attiva per il quartiere stesso.

Cilli e Zygouri hanno lavorato, invece, su un altro fulcro del contesto urbano torinese, tra Borgo Dora e Porta Palazzo: la Casa della Divina Provvidenza di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Dopo essersi prestati come volontari presso l’Istituto, i due artisti hanno proposto un percorso di riflessione sul tema del dono, laicamente inteso, in tempi di forte crisi culturale ed economica; significative, a tal proposito, le rispettive patrie di provenienza: Grecia e Italia.

Last but not least il cortometraggio di Gioiello e Lifanova che, coinvolgendo attori non professionisti reclutati tra le vie del quartiere, propone una rilettura in chiave contemporanea del Il canto della giustizia di Rainer Maria Rilke.

Ecco che alla Kaninchenhaus l’arte diventa sinonimo di ospitalità e condivisione, uno spazio per l’individuo e per la comunità, una casa d’artista per artisti che si configuri come punto d’arrivo per chi viene da fuori e come nuova partenza per chi vi risiede.

Kaninchenhaus – come ci racconta Brice Coniglio – è una artist-run-organization, un modo di fare arte che non abbia a che fare solo con l’arte.

Sara Panetti


mostra visitata il 15 gennaio 2013

dal 9 novembre 2012 al 31 gennaio 2013

Viadellafucina anno I

Percorsi collaborativi a Porta Palazzo: per un nuovo modello di residenza

K-HOLE, v. S. Agostino 17 – (10122) Torino

Orari: da martedì a sabato 17-24 o su appuntamento

Info: tel. 011 5229831, 327 8776799, info@kaninchenhaus.org

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui