01 marzo 2011

fino al 6.III.2011 Mario Merz Torino, Fondazione Merz

 
L’Arte Povera di Mario Merz, in un momento di povertà dell’arte, riesce a dare nuovi stimoli. Il vecchio e il nuovo si mescolano e rivivono con una mostra di dieci anni fa. Attualissima...

di

In tempi di tagli
alla cultura si fa di necessità virtù, e la mostra alla Fondazione Merz fa con
quello che ha in casa, ma lo fa bene. La mostra indaga infatti un altro aspetto
del complesso e poliedrico lavoro di Mario
Merz
(Torino, 1925-2003).

Che cos’è una casa? si sofferma sulla capacità
dell’artista di modulare i propri lavori in base ai luoghi che li hanno
ospitati. Lo spunto è una mostra che l’artista tenne nel 1999 alla Fundação de
Serralves di Porto, a cura di Vicente Todolí; in quell’occasione l’artista realizzò,
nelle eleganti sale della villa, una serie di sagome di animali che “abitavano”
gli spazi espositivi e che erano circondati e sostenuti dai famosi tavoli e
igloo, i quali diventavano abitanti silenziosi di una casa che si trasformava
in un paesaggio e in cui si manifestava una nuova natura.

Figure
primordiali che popolano lo spazio architettonico e lo sovvertono, poiché sono
in grado di espandere e fornire nuova energia al soggetto.

Mario Merz - Senza titolo - 1999 - strutture in tubolare di metallo, neon, morsetti, tecnica mista su folex
Tale ambiente è
stato ricreato in occasione della mostra attualmente visitabile negli spazi
della Fondazione. Figure nere che si stagliano su sfondi bianchi, le quali
sembrano percorrere o attraversare una linea invisibile e capaci, allo stesso
tempo, con la loro forza, di circondare e riempire il campo visivo dello
spettatore.

Come capita
spesso con i lavori di Merz, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ai
principi essenziali dell’Arte Povera, che si manifestano con il ricorso a
materiali “poveri”, che evocano le strutture originarie del linguaggio, e
all’utilizzo dell’installazione, che mette in relazione l’opera e l’ambiente
circostante. Come affermò Celant, l’Arte Povera consiste proprio “nel ridurre ai minimi termini,
nell’impoverire i segni, per ridurli ai loro archetipi
“. La mostra si
conclude con un bel video di un’intervista a Mario Merz, in cui egli stesso
spiega il proprio lavoro, le proprie convinzioni e motivazioni di uomo e
artista.

Mario Merz - Senza titolo - 1999 - tecnica mista su folex
Il percorso d’indagine
sui lavori di Merz è iniziato nel 2005 in occasione della mostra inaugurale
della Fondazione, che presentò una panoramica sulle varie forme di espressione
presenti nel lavoro dell’artista, a cui seguirono altre mostre che si
soffermavano sull’importanza della pratica del disegno e delle produzione
pittorica. Quest’ultima pone, in modo particolare, l’attenzione su come il
lavoro di Merz non potesse prescindere dalla sua volontà di reinventare e
rimettere in gioco ogni volta il proprio lavoro, connettendolo con il contesto
circostante.

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il 5 febbraio 2011


dal primo dicembre 2010 al 6 marzo 2011

Mario Merz – Che cos’è una casa?

Fondazione Merz

Via Limone, 24 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino

Orario: da martedì a domenica ore 11-19

Ingresso: intero € 5; ridotto € 3,50; gratuito ogni prima domenica del mese

Info: tel. +39 01119719437; fax +39 01119719805; info@fondazionemerz.org; www.fondazionemerz.org

[exibart]

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