23 febbraio 2013

Fino al 9.III.2013
 Ingar KRAUSS – San Salvario Torino, Velan Center

 
Un inventario di sguardi e volti per una moderna commedia dell'arte. Il popolare quartiere San Salvario di Torino palcoscenico d'elezione -

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La mostra in corso di Ingar Krauss (Berlino, 1965) da Velan, a cura di Francesca Referza, propone un ritratto di gruppo della San Salvario dei giorni nostri. Si tratta del risultato di due settimane di setting nel quartiere, in cui il fotografo tedesco ne (di)svela anima e dinamiche sociali. «Il titolo della mostra – afferma l’artista – doveva essere essenziale e spirituale. Il nome del quartiere, San Salvario, si sposa perfettamente con i ritratti che ho fatto a Torino, non solo per la sua musicalità, ma anche per il significato spirituale e di promessa che la parola porta con sé».
San Salvario, crocevia di storie, etnie e religioni si trasforma da scenografia di fondo in palcoscenico da far calcare, una ad una, alle “maschere” della società contemporanea. Ma San Salvario è anche la sede storica della Galleria Velan che, per festeggiare i suoi vent’anni di apertura, le rende omaggio con una monografica di alto livello.

Da una Torino in bianco e nero ammiccano storie di ordinaria quotidianità, sorprese dallo sguardo acuto di Krauss che, con la potenza elettiva del suo obbiettivo, ne immortala gestualità ed espressioni in un’eternità aurea, a tratti, sorprendentemente classica.
Cosmopolita e rionale al tempo stesso, la città di Krauss rivela le dinamiche di una convivenza di differenze che perde, nel fermo immagine, la sua conflittualità per elevarsi a pura forma in un istante di estrema bellezza.
Tra documento e biografia, la sua fotografia cattura, senza ombre, la realtà in cui si muove: unica interposizione tra l’occhio dell’artista ed il soggetto ritratto la presenza, ormai vintage, di una Mamiya analogica.
«Di solito – ha affermato Krauss in un’intervista di Jim Casper – quando preparo i ritratti, mi lascio guidare dall’intuizione. Scelgo persone che mi impressionano, che trovo ‘uniche’, in qualche modo. Sono persone normali, persone di tutti i giorni, il loro aspetto singolare e unico è nell’essere se stessi […] Cerco di stabilire un accordo segreto con la persona di fronte a me nel momento unico del ritratto, senza alcuna forma di linguaggio, con l’intento di creare un momento autentico di forte intensità e concentrazione».
Facendo quasi da contraltare alla mostra in Galleria Suzy Shammah di Milano, dove, riflettendo sul tempo che passa, Krauss espone una selezione di nature morte (fino al 28 febbraio), Torino diviene patria elettiva del ritratto contemporaneo, di un punto di vista profondamente umano sulla città.

Sara Panetti

mostra visitata l’8 febbraio 2013

dal 31 gennaio al 9 marzo 2013
Ingar KRAUSS – San Salvario
Velan Centro d’Arte Contemporanea
Via Saluzzo 64 – (10125) Torino
Orari: da mercoledì a sabato 15.30-19.30
Info: Tel/Fax 011 280406, info@velancenter.com, www.velancenter.com

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